Capitolo 26

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BELLE

Feel So Close - Calvin Harris

Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontrerai mai.
Quelli persi, andati, spiritati, fottuti.
Quelli con l'anima in fiamme.
CHARLES BUKOWSKI

"Vai piano deficiente" urla Charlotte spaventata dal rombo incessante dell'auto di Harry.

Sono in macchina con Harry, Charlotte, Dylan e Martin e ci stiamo dirigendo verso l'indirizzo del locale che mi ha mandato Elizabeth questo pomeriggio. Harry e Charlotte non fanno altro che litigare da quando hanno messo piede in questa macchina e credo che stanno facendo venire il mal di testa a tutti, non solo a me.

"L'avevo detto che dovevo guidare io" sussurra Dylan al mio orecchio, facendomi sentire il suo fiato caldo sulla pelle scossa da brividi.

Provo ad ignorare la reazione del mio corpo e mi lascio travolgere da un momento di ilarità che colpisce entrambi.

"Sto andando a ottanta all'ora Char, se rallento ancora finisce che perdo Ray" l'ammonisce spazientito, togliendo lo sguardo dalla strada per guardarla qualche istante.

"Non mi interessa se perdi d'occhio l'auto di Ray! Io ci tengo alla mia vita" controbatte fulminandolo con gli occhi; Charlotte incrocia le braccia al petto e guarda fuori dal finestrino, imbronciata.

"Spero che tu beva tanto questa sera, così al ritorno guido alla velocità che mi pare" le augura risoluto, per poi parcheggiare la macchina nel parcheggio del locale, che è già pieno di auto.

Odio stare con troppa gente attorno, odio i locali e la musica troppo alta, e odio Elizabeth per avermi invitata.

Dylan apre la porta e scende con nonchalance dall'auto; imito il suo gesto ma con qualche difficoltà a causa del vestito che mi sono messa.

Siccome non è la solita festa della confraternita, Martin mi ha consigliato di mettere qualcosa di più formale e non ho potuto far altro se non ascoltare il suo suggerimento.

Quindi ho scelto di mettere un vestito di pizzo nero lungo fino al ginocchio, con le maniche lunghe e di un velluto molto trasparente. Poiché in questi ultimi mesi sono dimagrita un po', mi sta leggermente largo, perciò ho deciso di mettere una cintura in vita cosicché valorizzi le mie forme.

"Vuoi farmi diventare pazzo vero?" domanda Dylan, una volta uscita dalla macchina, squadrandomi dalla testa ai piedi.

Prima non aveva visto che vestito mi fossi messa, dal momento che lui era già in macchina con Harry ad aspettarci, ma devo ammettere che sono contenta che quest'abito abbia fatto effetto su di lui; sono comunque un po' a disagio, ma non eccessivamente perché questa volta il mio orgoglio femminile batte anche la timidezza.

"Chi ha detto che voglio far impazzire te?" lo sfido con un sorriso stampato sulle labbra, alzando un sopracciglio con una sfrontatezza che non mi appartiene.

Il suo viso muta completamente espressione e ne assume una più decisa e beffarda.

Due anime che si fanno la guerra a vicenda e non riescono ad accettare che l'amore è l'unica cosa che le potrebbe salvare dall'oscurità.

"Mi stai provocando per caso?" domanda avvicinandosi a me con le mani nelle tasche dei jeans blu.

Mi sovrasta con la sua imponente altezza eppure non lascio che devasti le poche certezze che non mi hanno ancora abbandonata.

Mi avvicino a mia volta, scontrando i nostri corpi carichi di passione e desiderio. "Vuoi che ti provochi?"

"Sono stato molto premuroso con te da quando sei arrivata" sfila le mani dai jeans e le posa con possessività sui miei fianchi, facendo scontrare i nostri addomi e facendomi arrivare il suo profumo al vetiver prepotente alle narici. Sento il desiderio crescere nel suo corpo e questa volta le mie sicurezze vacillano. "Ma vuoi vedere cosa succede quando vengo provocato?" si sporge sulle mie labbra, facendomi tremare dall'eccitazione.

Noi Sott'acqua 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora