Capitolo 48

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DYLAN

Glass House Stripped - Morgan Saint

Care, inutili strade che per comune ipocrisia vengono dette solitarie. Sono proprio quelle dove non si va mai da soli.
ACHILLE CAMPANILE

"Non serve che mi ringrazi Belle. Elizabeth non aveva il diritto di sparlare di te in quel modo"

Oh, certo lo stronzo si sta divertendo un sacco a parlare con la mia sventurata come se non ci fossi.

Incrocio le braccia al petto mentre sono appoggiato sull'auto di Belle con aria spavalda. Ho azzeccato nel mettere solo indumenti neri, rispecchiano il mio umore in questo momento: infuriato.

"Invece sì che ti devo ringraziare e lo farò anche meglio"

Non vede l'ora di sapere come, tranquilla.

E che cazzo, doveva mettere quel fottuto vestito proprio oggi? Ray la sta letteralmente mangiando con gli occhi. E come biasimarlo. Quel vestito sembra essere stato creato apposta per risaltare la sua bellezza. Per fortuna che non abbiamo gli stessi corsi, sennò avrei ucciso tutti i bastardi che provavano soltanto a guardarla.

"Isabelle non c'è bisogno" la ribecca, mettendole una mano sulla spalla.

Toglile quella fottuta mano dal corpo, stronzo.

Belle guarda verso la mia direzione con preoccupazione e io la incenerisco con lo sguardo.

Questa situazione sta diventando una merda. Ho bisogno che sappiano che è mia.

"No, sul serio. Vieni da noi domani pomeriggio e ti offro il tè che mi avevi chiesto" insiste, sorridendogli maliarda.

"Non posso proprio dirti di no" ribatte, sorridendole a sua volta.

Come se al pezzo di merda dispiacesse. Stronzo.

"Ora devo proprio andare. Ci vediamo domani" lo avvisa lei, scostandosi da Ray e avvicinandosi a me.

"A domani" la saluta, poi posa lo sguardo su di me e fa un sorriso tirato. "Dylan"

Faccio un cenno con la testa in segno di saluto, mentre continuo a guardarlo con cattiveria. Se ne va verso la sua macchina fino a lasciarci soli.

"Non mi dirai mai perché gli hai procurato un occhio nero, vero?" domanda Belle, rovistando nel borsone per cercare le chiavi.

"Ha fatto degli apprezzamenti su di te che mi hanno fatto incazzare" taglio corto, osservando il parcheggio ancora pieno.

Perché cazzo mi sento osservato? Sono teso a tal punto da diventare pazzo. Non che non lo sia già. Sono fuori di testa da anni.

"Ah" risponde Belle, senza parole.

Punto gli occhi su di lei che nel frattempo si è appoggiata al cofano della macchina per rovesciare il contenuto della borsa. Osservo con insistenza la schiena nuda delimitata solo da alcuni fili del vestito blu corallo, che le fascia il busto a perfezione e ricade morbido dalla vita fino a poco più giù di metà coscia. I capelli color caramello ricadono sulla sua schiena con delicatezza. Ha un'aria così innocente e sexy da farmi morire.

Come trovo la forza di controllarmi?

"Eccole" esulta alzando le chiavi, come una bambina quando trova le caramelle che le sono state nascoste.

"Salta a bordo, Mr. Occhi Limpidi" mi ordina, intanto che apre la porta al posto della guida.

La imito e mi siedo al mio posto.

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