Capitolo 20

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Jessie

Per fortuna avevano fatto una pausa e quindi non avevano notato la nostra assenza.

Mi siedo sul divano seguita dagli altri testimoni.

"Certo, Mia che questa è stata proprio una bella sorpresa" si lamenta la sorella di Tom massaggiandosi i piedi.

"Già", mormoro sofferente mentre mi tolgo quelle scarpe infernali per indossare le mie adorate converse. Anche Mia è distrutta.

"Beh, è un po' dura, ma saremo bellissimi" i suoi occhi sognanti mi fanno sorridere e allora mi alzo e l'abbraccio.

"Tu sarai sicuramente bellissima" e le do' un pizzico sulla guancia.

"Ehi! Non rovinare il mio faccino".

Sorrido. Mia mi prende per mano "forza andiamo a mangiare." Urla per farsi sentire da tutti.

Insieme entriamo nella sala da pranzo.

Questa casa è bellissima, questa stanza per esempio oltre ad avere mobili molto pregiati ed eleganti ha tutta una parete in vetro che dà sul giardino, ti senti immersa nel verde.

Mi è sempre piaciuta questa casa è una villa molto antica e per questo piena di storia, l'unica nota negativa è la madre della mia amica che con la sua freddezza non mi ha mai fatta sentire a mio agio.

"Allora Jessie che è successo con mio fratello? E non mi dire niente, perché vi ho visto ballare eravate fuoco insieme."

Mi fermo di colpo, la guardo sentendomi in colpa.

"Mia io..."

"Ti prego Jessie siamo amiche so che non vuoi parlare di questo perché è mio fratello ma magari proprio io posso aiutarti a chiarire."

Guardo Mia con gli occhi pieni di lacrime, le prendo le mani tra le mie.

"Vorrei tanto poter parlare con te" le dico, mentre cerco le parole veniamo interrotte proprio da Jack.

"Ehi, ecco le mie ragazze."

Mia rimane scioccata da quelle parole e io scuoto la testa come a dirle che non è proprio come pensa lei. Non appena lui vede la mia espressione si arrabbia e mi si avvicina.

"Piccola Logan" mi dice sfiorandomi la guancia, con la sua grande mano è così bello mi incanto a guardarlo, dimenticandomi di non essere soli.

Mia si allontana un po' da noi, facendo finta di aggiustare qualcosa in tavola, io mi appoggio sulla sua mano calda chiudendo per un attimo gli occhi, lo sento sospirare

"Sei così bella, mi dispiace tanto" dice con voce malinconica. Apro gli occhi e lo guardo, lo guardo veramente e vedo il suo di dolore. Alzo la mano per ricambiare il gesto, ma sentiamo urlare sua madre con la cameriera mentre si avvicina e allora mi scosto subito da lui.

Mi allontano, non mi sento emotivamente pronta a subire i suoi sguardi di fuoco per essere stata colta in flagrante vicino a suo figlio.

Jack abbassa la mano sconfitto e sospira frustrato, mi guarda ed esce dalla stanza.

Mia mi si fa nuovamente vicina e mi abbraccia, ha già capito tutto è davvero un'ottima amica.

Mentre siamo abbracciate entrano gli altri ospiti.

Tom viene verso di noi con il telefono in mano lamentandosi.

"Mia è il catering dice che non hanno aragoste sufficienti."

"Cosa?" Urla lei furiosa e gli strappa il telefono di mano, sorrido non vorrei essere al posto del fornitore.

Scelgo un posto del tavolo che mi permetta di vedere fuori, magari così mi rilasserò.

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