Jack
Non si è ancora mossa e io non resisto oltre, mi avvicino a lei da dietro, le cingo la vita con le braccia e la faccio appoggiare al mio petto, abbasso la testa e appoggio la fronte sulla sua testa.
Il suo profumo mi avvolge stordendomi e la respiro come se fosse la mia fonte di vita e forse è proprio così.
Lei poggia le sue esili mani sulle mie braccia che la circondano, chiudo gli occhi perché penso voglia sciogliere la mia presa, mi sento morire.
La sento sfuggirmi e fa tremendamente male.
"Ti prego Jessie" le mormoro.
"Io non ce la faccio." Sento la mia voce tremare, non riesco a dire altro.La prego di non scansarsi da me, la prego di non parlare, perché non potrei sopportare la sua voce che mi dice addio, la prego di non lasciarmi.
Le sue mani si fermano sulle mie braccia e rimaniamo così, persi nei nostri pensieri.
Troppo presto, anche se forse così non è, sento le sue mani fare pressione sulle mie braccia.
La respiro per l'ultima volta e allento la presa, lasciandola libera di allontanarsi se vuole.
La sento muoversi e trattengo il fiato, ma lei non si sta allontanando, si è solo girata fra le mie braccia e ora poggia la sua guancia sulla mia spalla.
Lascio andare l'aria e apro gli occhi, per vedere se è vero tra le mie braccia ed eccola qui.
"Sono così arrabbiata con te" mi dice.
"Cosa? Tu saresti arrabbiata?"
Le chiedo, perplesso, tornando a stringerla a me. Forse non dovrei, non capisco più niente, so solo che fino a quando è tra le mie braccia io mi sento ancora vivo.
Appoggiando le mie labbra sui suoi capelli le lascio un lieve bacio, che penso non senta neanche, ma che per me vale tanto.
"A parte l'orribile spettacolo, che hai dato in pista da ballo..."
Alzo la testa sorpreso che stia parlando di questo.
"E il fatto che all'addio al nubilato tu te la sia portata via." Sospira tristemente.
"Ho sopporto per tutta la sera, che ti toccasse, come se fossi suo."
Alza il suo viso per far incrociare i nostri occhi.
"E non hai idea di come mi sia dovuta trattenere per non strapparle i capelli, intimandogli di non toccarti più."
Vedo i suoi occhi brillare di rabbia e ne sono compiaciuto, era gelosa, costato con me stesso.
"Cavolo, non ti levava le mani di dosso durante la cena" dice ancora scuotendo la testa, "comunque a parte tutto questo, non volevi neanche venire via con me". Mette il broncio, triste.
"Perché?"
Mi chiede e io sono senza parole. Non riesco a credere che stiamo realmente parlando di Mary che mi toccava, quando mi aspettavo di parlare del fatto che non mi risponde da due giorni o addirittura del suo fidanzato.
"Tu stai scherzando spero?"
Le dico, non nascondendo il mio stupore.
"Certo che no." Sembra seria.
"Per quanto riguarda Mary sai che ha fatto tutto lei, e ti sarai anche accorta di quanto mi desse fastidio"
Inizio a dire cercando di mantenermi calmo.
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Voglio il lieto fine!
ChickLitPuò il primo amore segnarti per sempre? Restarti dentro urlando il bisogno di essere ascoltato? Forse sì, perché quando incontri qualcuno con cui ti senti te stesso non riuscirai più a dimenticarlo. Jessie si sentiva sua e sapeva che nessuno avrebbe...