Jack
"Ma oggi non c'è nulla che vada per il verso giusto" mi lamento.
Al mio risveglio la macchinetta del caffè non funzionava, quindi niente caffè del buongiorno. Già solo questo basta a rovinare una giornata, ma no pure l'auto ha deciso di non partire e ho dovuto chiamare il taxi per recarmi in ufficio.
Finalmente arrivo in ufficio, e giusto oggi ho una serie infinita di riunioni, importanti tra l'altro, e non riesco proprio a concentrarmi. Sono stanco nervoso e vorrei solo uscire velocemente da questa stanza per chiudermi in casa per le prossime due settimane.
Invece eccomi qui ad ascoltare colleghi, clienti, fornitori che parlano mentre l'unica cosa che gira nella testa è che oggi arriva lei.
Mia se lo è lasciata scappare ieri sera a telefono, e da quel momento ho realizzato che la rivedrò a breve, e non credo di essere affatto pronto.
Stanotte l'ho sognata, era un sogno diverso dal solito, questa volta l'ho immaginata aspettarmi a casa mia; nostra; dopo una giornata di lavoro, intenta a cucinare qualcosa per la cena. L'ho immaginata sorridermi come se fossi la cosa più importante per lei, e posarmi un dolce bacio sulle labbra, con negli occhi la promessa che dopo sarebbe stata mia.
Ecco l'ho immagina mia, ed è stato emozionante, eccitante e desiderabile. Noi nel nostro letto che facciamo l'amore, il poterla tenere stretta tutta la notte.
Sospiro.
Ma la realtà è un'altra e ci sono ripiombato al mio risveglio ed è stato come ricevere un pugno in pieno stomaco.
Lei non è mia e forse non lo sarà mai.
Stringo la matita che ho in mano rompendola, sono al limite, e per fortuna sento concludere la riunione. Mi alzo e praticamente scappo via.
Per fortuna la mia auto non aveva nulla di grave e quindi almeno questo problema è stato risolto, ma ne ho uno ben peggiore, mia madre mi ha invitato a mangiare a casa sua, ho cercato in tutti i modi di dirle di no, ma purtroppo mia madre non accetta mai un no come risposta.
Mi godo gli ultimi minuti di tranquillità sulla mia auto, quando vedo spuntare all'angolo, casa dei miei.
Posteggio nel vialetto, stringo lo sterzo e mi dico che finirà presto e che poi forse potrò rilassarmi.
Scendo dall'auto e mestamente mi dirigo dentro casa. Mia madre mi accoglie calorosamente
"Ciao figlio mio" dice abbracciandomi.
"Ciao mamma" rispondo, la guardo preoccupato credo che sotto questo invito ci sia qualcosa, ed ecco che mi illumino, e per Mary vuole parlarmi di lei per convincermi ad uscirci, e mi maledico per non aver trovato una scusa migliore per non venire oggi.
La guardo condurmi nella sala da pranzo e penso che non cederò non voglio uscire con lei, farò di tutto per convincerla e spero Mia mi possa aiutare.
Finiamo di pranzare dopo aver parlato tutto il tempo di lavoro con mio padre, e capisco che non posso più rimandare lo scontro con mia madre. Approfitto del fatto che i miei parlano tra loro per cambiare stanza e chiamare Mia.
Noto subito che c'è qualcosa di strano nella sua voce ed inoltre sembra voler chiudere velocemente la chiamata, mi domando un attimo il perché e l'occhio mi cade sull'ora e capisco che Mia è con Jessie.
Cazzo, è arrivata, non resisto e chiedo conferma a mia sorella.
"Sei con Jessie vero? E' arrivata?"
"Sì" mi risponde Mia, penso stia continuando a parlare ma non la sento non sento altro, mi rendo conto che di questa giornata mi interessava sapere solo quando sarebbe stata a pochi metri da me.
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Voglio il lieto fine!
ChickLitPuò il primo amore segnarti per sempre? Restarti dentro urlando il bisogno di essere ascoltato? Forse sì, perché quando incontri qualcuno con cui ti senti te stesso non riuscirai più a dimenticarlo. Jessie si sentiva sua e sapeva che nessuno avrebbe...