Capitolo 38

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Jessie

Mi sveglio accoccolata a Jack, e sono semplicemente, totalmente, felice.

Nessun pentimento è stato tutto giusto. Il momento, i miei sentimenti ma soprattutto la persona, sono certa che con nessun altro mi sarei sentita così bene.
Ricorderò per sempre questa notte, la sua dolcezza i nostri fiati uniti, lo sento ancora dentro di me è un brivido mi scuote tutta, ne è valsa la pena di aspettare tutti questi anni.

"Buongiorno."

Lo sento sussurrare tra i miei capelli e mi accorgo che, con il dito stavo tracciando dei cerchi sui suoi addominali.

"Buongiorno" rispondo e alzo lo sguardo verso di lui.

Le mie guance si colorano di rosso quando i nostri sguardi s'incontrano. Le sue iridi azzurre rispondono come acqua marina.

"Non vergognarti piccola è stato perfetto."

"Già, è stato perfetto."

Ripeto guardandolo con amore, lui mi sorride, solleva la sua mano destra per accarezzare la mia guancia e istintivamente mi avvicino a lui, fino a quando le nostre labbra non sono nuovamente unite.

Ci sfioriamo leggermente ma, come sempre tra noi, al contatto dei nostri corpi non riusciamo a trattenerci e ben presto il bacio diviene più profondo.

Salgo su di lui e lo sento chiedermi sulle labbra.

"Come ti senti piccola?"

Tra un bacio e l'altro ci penso un attimo, o almeno ci provo perché il mio cervello è già in tilt, e mi sento bene anzi benissimo mi suggerisce la mia mente annebbiata.

Lo strofinare dei nostri corpi nudi mi accende e non resisto più, scendo a baciare il suo collo mentre lo accarezzo.

"Ti prego Jessie, rispondi, non penso di poter resistere molto."

Sento la sua voce uscire come un lamento, mi blocco un attimo per guardarlo negli occhi confusa.

Intuendo che non ho proprio capito la sua domanda, aggiunge:

"intendo fisicamente, senti dolore."

"Ohhh" che idiota che sono, forse un po', ma concentrarmi sulla mia femminilità mi fa pensare al fatto che sono sopra di lui e un languore mi avvolge e sento che devo soddisfarlo, lo guardo in attesa di una mia risposta, mi abbasso leggermente e mi avvicino al suo orecchio.

"Forse un po', ma sento più dolore al pensiero di non soddisfare questa voglia che ho di te."

Gli lecco il lobo, e lo sento gemere, mentre con le mani mi afferra per i fianchi spingendomi verso di lui.

"Ti capisco, anche io ho una voglia dolorosa da soddisfare."

Mi dice roco poco prima di spingermi sul materasso accanto a lui. Lo vedo appoggiarsi al braccio piegato.

"Jessie, potresti guardarmi?"

"Hmmm"

mi lamento non penso di volermi muovere o forse non sono in grado di farlo.

"Dai piccola."

Lo accontento voltando il capo verso di lui, mentre per il resto rimango ferma nella stessa posizione.

Lo vedo sorridermi mentre una luce più intensa del solito gli illumina lo sguardo.

"Tu non hai idea di cosa questa notte ha significato per me."

Inizia a dire con sguardo serio, allungo una mano per posarla sulla sua guancia e lui vi poggia sopra la sua.

Per la seconda volta noto il tatuaggio sul suo polso e non resisto.

"Cosa significa?" Gli chiedo, lo vedo guardarmi interrogativo.

"Ho visto che hai un tatuaggio qui"
gli accarezzo il polso. "Cosa significa?"

"Vuoi vederlo da vicino?"

"Sì."

Avvicina il polso al mio viso, guardo attentamente l'inchiostro nero che colora la sua pelle e capisco essere due lettere J con un'ancora.

Riconoscendo le nostre iniziali sento un'emozione riscaldare il mio cuore, mi trattengo non vorrei aver frainteso.

"Sono le nostre iniziali e l'ancora rappresenta la salvezza" gli sento dire, mentre i miei occhi si inumidiscono.

"Perché solo tu puoi riempire la mia vita rendendola migliore, così pensavo che fosse e così ancora di più oggi penso che sia."

Una lacrima mi solca la guancia, perché sono contenta di sapere che lui mi pensava a tal punto di incidere la mia iniziale sul suo corpo e sono felice perché, anche per me, lui è sempre stato il mio porto sicuro.

Si avvicina a me e con un bacio toglie via la lacrima che non ero riuscita a trattenere.

"Quando lo hai fatto?" Gli chiedo con un filo di voce.

"Il giorno dopo averti lasciata" mi dice con sofferenza.

"Non volevo dimenticare la sensazione di casa che tu mi dai".

Lo guardo fisso negli occhi.

"Non so, per te, cosa abbia significato, ma io sono contenta di aver condiviso questo momento con te."

Non mi trattengo dal dire.

"Che sei e sarai sempre la persona più importante per me."

Un'altra lacrima scende sul mio viso ma, questa volta, é di gioia.

"Ho sperato con tutto il cuore di poter condividere la mia prima volta con te".

Appoggia la sua fronte sulla mia, e i nostri occhi si uniscono.

"Mi hai fatto sentire completo, permettendomi di unirmi a te. Da sempre ritengo tu sia la mia metà."

Ci guardiamo per un tempo infinito, condividendo l'emozione che abbiamo nel cuore, per poi avvicinare lentamente le nostre labbra in un bacio lento pieno di promesse.

Non so se sia normale ma vorrei fare l'amore ancora una volta, ma lui si stacca, ridendo nell'udire le mie proteste, lo guardo con il broncio.

"Lo faccio per te, piccola, hai bisogno di riprenderti un po', e poi giuro" dice baciandomi a stampo "che starò sempre dentro di te."

Gli colpisco la spalla.

"Almeno finché tu lo vorrai. Hmmm sei così calda e..."

"Okay, okay visto che devo riprendermi smettila altrimenti ti salto addosso."

Lo sento ridere di gusto ed è un suono meraviglioso.

"Forza tirati su e andiamo a fare un bel bagno."

Lo vedo alzarsi dal letto e controvoglia lo seguo, e mio dio! È uno spettacolo da vedere completamente nudo.

Mi vergogno un po' all'idea di essere nuda anche io, ma quando si gira e mi guarda come se volesse mangiarmi, mi sento accendere e mi sembra tutto giusto.

Gira il rubinetto dell'acqua e mi invita ad entrare dentro, mentre lui si inginocchia vicino alla vasca.

Mi guarda come ipnotizzato e anche se vorrei coprirmi, rimango ferma in attesa di qualunque cosa lui voglia fare.

Voglio il lieto fine!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora