Capitolo 42

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Jessie

Eccoci pronte davanti allo specchio.

Mia è bellissima, indossa un vestitino rosso che le risalta il suo fisico perfetto.

"Sei un sogno" la guardo con affetto.

"Anche tu, amica mia."

Mi risponde lei, mentre osserva la mia immagino riflessa nello specchio.

Indosso un vestito dorato che scivola morbido sul mio corpo.

"Sei così sexy, che ti salterei addosso perfino io."

Scoppio a ridere seguita da lei.

"Mia la limousine è arrivata."

Le dico posando il telefono in cui ho letto il messaggio dell'autista.

"Sono pronta, andiamo."

Mi risponde lei, felice.

Una volta in auto, apro una delle bottiglie di champagne, che avevo chiesto di farci trovare, e porgo un calice pieno a Mia e l'altro lo prendo per me.

"Allora amica mia stasera ti voglio senza freni. Iniziamo la festaaa" urlo seguita da lei e beviamo tutto in un fiato. Continuiamo a brindare alla sposa man mano che passiamo a prendere il resto delle ragazze, compresa Mary, purtroppo. Siamo circa una decina di amiche, paraticamente, da una vita.

Ci stiamo divertendo, prima di arrivare al ristorante sono già brilla e guardandomi intorno non credo di essere l'unica.

La serata sta andando come avevo sperato, Mia è felice e io comincio a rilassarmi, ci tenevo che andasse tutto bene.

Finito di mangiare risaliamo in auto per recarci a ballare, vedo Mia ridere di tutto e capisco che è andata, sorrido, incitando le altre a urlare viva la sposa, mentre lei saltella facendoci scoppiare tutte a ridere.

Arrivate al locale non resisto e prima di andare a ballare invio un messaggio a Jack.

"Mi manchi."

Credo sia la prima volta che mi lascio andare in questo modo con lui, non credo di avergli mai mandato un messaggio come se stessimo insieme. Il cuore comincia a battermi e l'insicurezza di aver sbagliato si fa strada dentro di me.

Sto per posare il telefono nuovamente in borsa, quando sento una notifica. È lui. La apro velocemente.

"Anche tu, da morire."

L'inquietudine scompare dal mio cuore, sorrido felice e gli scrivo.

"Sono ubriaca."

Lo vedo scrivere e ben presto mi arriva una faccina arrabbiata seguita da:

"stai attenta. Ricorda che sei mia, solamente, MIA!"

Gli mando un bacio e poso il telefono.

Raggiungo le ragazze in mezzo alla pista, faccio indossare a Mia una veletta da sposa, mentre porgo alle ragazze dei cerchietti da diavolette.

I ragazzi intorno a noi ci invitano a ballare, siamo ovviamente al centro dell'attenzione di tutti, ma ci stiamo divertendo tantissimo e quindi va bene così.

"Ragazze vado a prendere qualcosa da bere, tenetela d'occhio." Indico Mia, che ormai non è molto cosciente di quello che fa.

Vado al bar a prendere una birra e poi decido di sedermi un attimo, per riprendere fiato.

Ho cercato di evitare Mary per tutta la sera, ma ora la vedo venirmi incontro con un cocktail in mano, si siede accanto a me.

"Jessie, giusto?" Si gira dalla mia parte.

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