Jessie
Dopo aver osservato per un po' il punto in cui l'auto di Jack è sparita, torno nel locale, mi lascio cadere sulla sedia.
La testa mi gira, non può essere continuo a pensare ci sarà una spiegazione logica.
Non è possibile che lo stesso uomo che ha fatto l'amore con me con così tanto ardore, ora sia venuto a prendere un'altra, soprattutto lei, e poi davanti ai miei occhi.
Rivedo la scena di lei che lo bacia e corro in bagno a vomitare. Mi sciacquo il viso, devo resistere fino a casa, penso, è tutto un equivoco ne sono certa.
Cerco di convincermi, ma il mio cuore non è d'accordo con la mia testa mentre lo sento stringersi sempre più.
Mi guardo allo specchio e vedo il mio viso stravolto, smettila Jessie, sento la mia coscienza, conosci quell'uomo ieri era sincero, non avrebbe potuto prenderti in giro così, non a te.
Ma lo ha già fatto.
No ti sbagli ti ha spiegato cosa era accaduto, ora torni a ballare e a divertirti e domani parli con lui, ma sta tranquilla ci sarà sicuramente qualcosa sotto a tutta questa brutta storia.
Torno al tavolo e cerco il mio telefono, nessuna chiamata, provo a chiamarlo io, ma niente non risponde.
Sarà impegnato a scopare, penso, ma subito mi riprendo, no no e no.
Non voglio farmi fregare da quella, gli concederò il beneficio del dubbio, ho speso troppo tempo e dolore in questa storia per lasciarmi andare allo sconforto per quello che ho visto.
Con il cuore ancora un po' dolorante decido allora di tornare a ballare e a divertirmi, sicuramente tutto si risolverà mi dico.
Vedo un ragazzo avvicinarsi a me "sei bellissima."
"Grazie" gli sorrido e lascio che balli con me, lascio che le sue attenzioni mi aiutino a dimenticarmi del ghigno di Mary.
Ha fine serata, sono ubriaca ed esausta e così anche le mie amiche, non ho più pensato a quello che è successo ed ora sorrido a vedere Mia completamente ubriaca che dorme su un divano, quando glielo racconterò domani mattina morirà dalla vergogna.
Chiamo il nostro autista per farci riaccompagnare a casa.
Una volta chiuso con lui noto che non ho nessuna chiamata o messaggio, il dolore torna a farsi sentire, ma cerco di non farvi caso, come ho fatto per tutto il resto della serata.
Però almeno una cavolo di chiamata poteva farla, sbuffo infastidita.
Osservo il telefono e non resisto premo il tasto avvia e lo chiamo di nuovo, ma niente.
Che combini Jack?
Riposo il telefono, e aiuto Mia ad alzarsi per raggiungere la limousine.
Finalmente siamo a casa di Mia e grazie all'aiuto dell'autista la faccio stendere sul suo letto.
Rimaste sole la cambio per poi fare lo stesso con me.
Mi trascino in bagno e vedo nel mio riflesso che tutta la felicità della mattina è stata sostituita dal dolore.
Perché non mi chiami?
Perché non mi rispondi?
Continuo a ripetermi che domani si aggiusterà tutto, perche parlerò con lui, e mi spiegherà tutto.
Sento le lacrime pizzicati gli occhi ma non piangerò, non questa volta.
Mi stendo vicino alla mia amica e lascio che il sonno attenui il mio dolore.
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Voglio il lieto fine!
ChickLitPuò il primo amore segnarti per sempre? Restarti dentro urlando il bisogno di essere ascoltato? Forse sì, perché quando incontri qualcuno con cui ti senti te stesso non riuscirai più a dimenticarlo. Jessie si sentiva sua e sapeva che nessuno avrebbe...