Jessie
Fuggo da quella casa subito dopo di Jack, mi spiace tanto per Mia, ma questa serata, è stata veramente pesante, non ne potevo più di sua madre, di Mary attaccata a Jack e di fingere.
Ora c'è un solo posto dove vorrei essere. Accendo l'auto e vado dritta da lui.
Cerco il telefono, per mandare un messaggio a mia madre, ma non lo trovo da nessuna parte, ma dove sarà finito quell'aggeggio.
Oh, mi colpisco la fronte, ora ricordo di averlo posato sul comò quando ho cambiato borsa, evidentemente non l'ho ripreso.Pazienza, mi arrendo, le manderò un messaggio dal telefono di Jack, questo farà partire l'interrogatorio ma non mi importa, nulla potrà impedirmi di stare con lui stasera.
Sono stufa di ragionare, di trattenermi, voglio vivere questo momento con lui, al dopo ci penserò quando arriverà.
Non mi importa se è solo un sogno, se tutto finirà con il mio cuore in frantumi.
Non voglio più avere rimpianti, avrei dovuto chiedere di più dieci anni fa, forse non saremmo a questo punto oggi, e certamente non lascerò che, adesso, una sciacquetta o quella odiosa di sua madre mi possano impedire di provare tutto quello che solo lui riesce a farmi sentire.
Era così un tempo ed è così ora, il mio corpo reagisce solo a lui, sono stata scritta per lui e ne sono felice, perché lui per me è eccezionale.
Arrivo al suo palazzo piena di coraggio, posteggio, scendo e mi avvio emozionata.
Felicemente noto che la mia stella funziona ancora visto che qualcuno ha lasciato aperto il portone. In ascensore comincio ad agitarmi: chissà come la prenderà? Speriamo non gli dia fastidio e due giorni che vengo senza invito.
Nonostante le sue rassicurazioni su cosa significo per lui mi sento insicura.
Provo a suonare, con il cuore che mi batte forte, ma non risponde nessuno. E ora? Mi guardo intorno.
Ho due scelte: andare via o restare.
Non sono arrivata fino a qua per andare via. Decido di sedermi sui gradini, lo aspetterò.Il tempo passa è la mia ansia cresce, e se avesse cambiato idea su di noi? Se sua madre fosse riuscita a separarci? È già accaduto e potrebbe ricapitare.
Appoggio la testa al muro quasi sconfitta, più penso queste cose più lo vorrei qui adesso. Vorrei baciarlo, vorrei... Dove cavolo sei Jack? "vieni da me" sussurro e invece niente.
Credo sia, ormai, passata mezz'ora mi stringo le braccia per darmi conforto. Forse doveva andare così. Forse non doveva scegliere me infondo non sono mai stata la scelta migliore.
Mi lascio andare alla delusione quando sento il rumore dell'ascensore. È strano come quel bip possa significare speranza.
Decido di restare, lì, seduta mentre il mio cuore batte sempre più forte, l'ansia cresce insieme al desiderio di poterlo rivedere.
Guardo i numeri cambiare trattenendo il fiato, al rumore del campanello che indica il piano mi giro, non voglio che legga subito il bisogno che ho di lui nei miei occhi.
Le porte si aprono, sento, subito, nell'aria il suo profumo, resto in silenzio in attesa di un suo passo
Lo sento sospirare e sedersi vicino a me.
"Ciao." Mi dice.
"Ciao." Gli rispondo.
"Perché hai perso così tanto tempo?"
Gli chiedo."Dov'è il tuo cellulare?" Mi chiede lui.
"L'ho dimenticato a casa."
"A casa tua."
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Voglio il lieto fine!
ChickLitPuò il primo amore segnarti per sempre? Restarti dentro urlando il bisogno di essere ascoltato? Forse sì, perché quando incontri qualcuno con cui ti senti te stesso non riuscirai più a dimenticarlo. Jessie si sentiva sua e sapeva che nessuno avrebbe...