Non appena la porta dell'attico fu aperta dal ragazzo davanti a me mi precipitai al suo interno, ignorandolo completamente mentre camminai spedita verso la camera da letto.
Lanciai la borsa sul letto e sbuffai furiosa, chiudendomi in bagno prima di appoggiarmi al bancone in marmo e coprirmi gli occhi dalla disperazione.
Come avevo fatto a cacciarmi in un tale guaio?
Non parlavo solo del fidanzamento e del lavoro, ma sopratutto di quello che si era inaspettatamente sviluppato.Mi sentivo così...combattuta.
Da un lato mi sentivo come se questo annuncio potesse solo farmi del bene, in parte ponendo riconoscenza a quello che provavo per lui.
Dall'altro temevo che prendesse tutto questo come un business, nonostante avrebbe cambiato le vite di entrambi in modo totale.Sembrava così sincero ultimamente quando si preoccupava di me...i suoi atteggiamenti sembravano genuini...
Alzai il capo e mi fissai allo specchio per qualche secondo prima di aprire il rubinetto per lasciare scorrere l'acqua.
Volevo trovare un modo per soffocare tutti i pensieri che mi offuscavano la mente, ma nemmeno una distrazione rumorosa poteva essere tanto efficace.Dopo qualche minuto di totale silenzio rigirai la chiave nella serratura e uscì dal bagno, andando a sedermi sul letto e rimanendoci senza muovere un muscolo.
Non alzai nemmeno lo sguardo quando sentì dei passi lenti farsi sempre più forti.Il materasso si inclinò di poco non appena Jimin si sedette a pochi centimetri da me, e non tentai nemmeno di aumentare la distanza tra entrambi.
"Mi dispiace," disse dopo un po', lasciandomi quasi colpita dal sentirlo pronunciare parole tanto complicate per lui, "non ci ho pensato molto prima di prendere questa decisione, e sicuramente avrei dovuto parlartene prima,"
Rimasi in silenzio con lo sguardo sulle mie mani, ma lo alzai non appena il ragazzo al mio fianco posò una delle sue mani sulle mie.
"Però voglio che tu sappia una cosa," lo vidi deglutire nervosamente e mordersi il labbro inferiore prima di continuare, "non l'ho fatto per lavoro,"Per un attimo rimasi impassibile, non volendo capire quello che aveva appena rivelato.
Jimin sembrò cogliere i miei dubbi e si affrettò a spiegare meglio, "quando non ti ho al mio fianco mi sento incompleto, non riesco a non pensare a te quando non sei con me,""Desidero averti vicino in ogni momento della giornata, anche se si tratta di mangiare, dormire o semplicemente guardarci," confessò abbassando lo sguardo e sorridendo come se un ricordo in particolare gli fosse passato per la mente, "sei la prima a cui penso quando mi chiedono che progetti ho per il futuro,"
Rimasi in silenzio cercando di elaborare le frasi con cui si era appena scusato, alzando lo sguardo solo dopo aver deglutito nervosamente.
Il suo sguardo era incerto ma fisso nel mio, probabilmente pronto a non essere perdonato nonostante le sue dolci parole. Ma io ovviamente, non potevo non essere rimasta emozionata dal suo convincente discorso.
Lasciai scorrere la mia mano destra sulla morbida coperta del letto sotto di noi, posandola sopra la sua bollente, espirando rumorosamente prima di avvicinarmi con il volto al suo e posare le labbra sulle sue.
La delicatezza che fece trasparire attraverso il suo ricambio provocò più sensazioni di quante ne avessi mai avute precedentemente, costringendomi ad allontanarmi prima del previsto a causa della mancanza d'aria improvvisa.
Come posso essere già a corto d'aria?
Chiusi gli occhi per qualche secondo prima di sentire una leggera risata provenire dalle labbra che fino a poco prima erano impegnate con le mie.Corrugai la fronte rimanendo confusa dal suo improvviso atteggiamento, socchiudendo leggermente gli occhi prima di alzare un sopracciglio.
"Cosa c'è di divertente?"Scosse il capo ma rimase in silenzio, tornando con lo sguardo su di me non appena riuscì a smettere di ridere.
Si lasciò andare, sdraiandosi sul materasso con le mani dietro il capo mentre mi rivolse un'occhiata ancora una volta a me incomprensibile."Se non me lo dici—"
"Sei completamente rossa in faccia," disse prima che potessi finire di minacciarlo, facendomi sbuffare nonostante entrambe le mie mani cercarono di coprire le guance."E questo ti fa ridere?" chiesi con un tono leggermente offeso, osservando mentre distolse lo sguardo e chiuse gli occhi annuendo.
"Lo trovo carino ed...eccitante,"Non appena mormorò la frase sgranai gli occhi, ringraziandolo mentalmente per averli tenuti chiusi poiché mi imbarazzava mostrare il mio sconcertante stato.
Senza trovare altre parole da aggiungere ruotai il busto dall'altra parte e cercai di inspirare profondamente.
Riprendi il controllo—
Due mani si posarono improvvisamente sulle spalle, il respiro caldo e un paio di labbra soffici entrarono a contatto con la pelle del collo esposta."Il modo in cui reagisci al mio tocco..." lasciò una lunga scia di baci umidi fino ad arrivare alla mandibola, "...il fatto che solo io possa farti certe cose e provocarti certe sensazioni..."
"...è quanto basta per accendere il mio desiderio di averti."
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𝐓𝐎𝐗𝐈𝐂 𝐋𝐈𝐏𝐒 - 𝐏. 𝐉𝐦
Fanfiction«sarei disposta a fare di tutto pur di trovare un lavoro» «di tutto?» -- He's your boss. He's a fuckboy. And you're his slut. -ˋˏ✄┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈ © all right reserved {Park Jimin/Bangtan Boys}