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!In questo capitolo ci sono scene spinte, chi è sensibile può tranquillamente saltare fino al segnale (🔞)!
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La serratura a scatto della porta del bagno si chiuse, risuonando con un breve e rapido click nella stanza intera.


Le labbra di Jimin viaggiarono dal mio volto fino alla clavicola, succhiando lievemente non appena riusciva a trovare un punto che gli facesse particolarmente piacere toccare.


Entrambe le mie mani erano allacciate dietro al suo collo per aiutarmi a tenermi saldamente a lui, mentre tenevo la testa inclinata indietro con gli occhi chiusi.


Il fatto che l'unico rumore in tutto il bagno fossero solo il mio ansimare e le sue lamentele quando si rendeva conto di aver raggiunto il bordo del mio abbigliamento, animava ancora di più entrambi.


Portai le mie dita tra i suoi capelli scombinandoli leggermente e giocando arrotolando le ciocche che mi capitava di afferrare.


Una delle sue mani scivolò dalla mia schiena al fondoschiena, stringendo distrattamente non appena trovò il contatto con la parte soffice.
Mugugnai e lui alzò lo sguardo, ghignando non appena i miei occhi incontrarono i suoi.


"Lo so che ti piace" sussurrò a pochi centimetri dal mio volto per poi attaccare di nuovo le mie labbra con le sue carnose e dominate da puro desiderio.


Il rumore di una porta cigolare attirò l'attenzione di entrambi, facendo voltare il ragazzo davanti a me verso quella che era la stanza dall'altra parte della nostra porta chiusa.


Qualcuno era entrato in bagno.
Ed era proprio il momento peggiore per farlo.
Jimin si voltò di nuovo verso di me e il sorriso compiaciuto si fece più evidente sul suo volto.


Inspirai profondamente il più silenziosamente possibile, ma mi si bloccò il respiro non appena sentì la sua mano spostarsi sulla mia coscia nuda, posizionata tra me e lui.


Fissai il mio sguardo nel suo e fece lentamente muovere il palmo lungo la pelle che stava sotto il vestito, fino a raggiungere l'orlo della mia biancheria intima.


"Non ti consiglio di fare rumore," si avvicinò al mio orecchio e sussurrò, mentre le sue dita passarono sotto il pizzo che mi copriva, "potrebbero sentirci."


La sua voce roca mi provocò innumerevoli brividi che viaggiarono lungo la mia spina dorsale, e chiusi gli occhi non appena lo sentì vicino alla mia apertura.


Mentre continuò ad agire mi morsi il labbro per evitare che qualsiasi verso potesse uscirne, ma fallì non appena aggiunse un'altra delle sue dita.


Strinsi le labbra di nuovo e appoggiai la testa nell'incavo del suo collo, serrando gli occhi e trattenendomi il più possibile non appena aumentò la velocità.


"Shh baby," si leccò le labbra e sorrise, rimuovendo inaspettatamente la sua mano da dove stava lavorando.


Alzai lo sguardo immediatamente, corrugando la fronte e incontrando la sua espressione divertita e soddisfatta.


"J-Jimin cosa—" balbettai in un sussurro ancora ansimante, e gli afferrai il braccio che si stava sempre più allontanando da me.


"Considerala una punizione per avermi fatto soffrire mentre ti divertivi con gli altri ragazzi" ghignò e si avvicinò ancora un volta per premere le sue labbra contro le mie, questa volta mordendo il mio labbro inferiore prima di lasciarmi senza fiato.



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"Oh finalmente ti ho trovata!" Yoona si avvicinò velocemente a me con sguardo esasperato mentre i suoi tacchi le impedirono di essere completamente stabile.


"In realtà ti stavo cercando io per prima," risposi alzando un sopracciglio e puntando al centro della pista, mentre lei rimase a fissarmi per qualche secondo ancora prima di parlare di nuovo.


"Aspetta un secondo—" spostò il suo sguardo di scatto verso il ragazzo che aveva visto arrivare con me e che era adesso seduto al tavolino con tutti gli altri, "—non ci credo," si coprì la bocca con una mano mentre i suoi occhi diventarono del doppio della dimensione che avevano solitamente.


"Cosa?" Chiesi confusa mentre il mio sguardo si soffermò per un istante sul moro sorridente e completamente assorto dalla conversazione dei suoi amici.


"Non me lo sarei mai aspettata da te" rispose scioccata e ridacchiò sempre con la mano che le copriva la bocca.
Si guardò intorno ed incrociò le braccia, facendo tintinnare i numerosi braccialetti che portava.


"Ma di cosa stai parlando?" iniziai a sudare freddo non appena i suoi occhi brillanti finirono di nuovo su di me.


"Hai il volto che sta andando a fuoco e l'orlo del tuo vestito era più alto di quanto dovesse essere," si morse il labbro divertita e alzò un sopracciglio non appena notò il mio nervosismo, "ma ovviamente il fatto che tu e Jimin siate arrivati contemporaneamente, è solo un caso."


Deglutì pesantemente e abbassai lo sguardo, rimanendo in silenzio per qualche secondo prima di scuotere il capo.
"Non é come sembra"


"Ma certo," ridacchiò di nuovo e annuì comprensiva, "e io sono nata ieri."


La guardai non sapendo cosa dire e alzai le spalle, mordendomi il labbro non appena roteò gli occhi.




"Deve essere proprio un bel tipo perché ti faccia infrangere le tue stesse regole."



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𝐓𝐎𝐗𝐈𝐂 𝐋𝐈𝐏𝐒 - 𝐏. 𝐉𝐦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora