In macchina regnava il silenzio mentre all'esterno si scatenava una tempesta a cui non assistivo da almeno una decina d'anni.Imbottigliati nel traffico a causa di un'incidente sull'autostrada diretta all'aereoporto, ascoltavamo la radio che annunciava il meteo di fine settimana altrettanto tormentato da piogge e venti forti.
"Giornata poco gradevole da passare in pieno centro oggi," commentò l'autista, sovrastando con la sua voce rauca quella della donna alla radio, "ma perfetta per partire, proprio come lei aveva anticipato mr. Park,"
Il ragazzo seduto al mio fianco si limitò a rispondere con un rapido sorriso attraverso lo specchietto prima di voltarsi ad osservare fuori dal finestrino.
Diedi un'occhiata veloce alla parte posteriore dell'auto che sembrava più una limousine di un taxi, soffermandomi sul posacenere non completamente pulito posto al centro.
Ero più che sicura che si trattasse di un'auto privata unicamente a disposizione della famiglia Park, eppure non avevo mai visto nessuno di loro fumare o portare un pacchetto di sigarette nelle tasche.
Ma ero altrettanto sicura che se volessero sarebbero stati capaci di nascondermi qualsiasi cosa, cosa che sapevo stavano già facendo.
O almeno, cosa che Jimin stava già facendo.Da più di mezz'ora nella mia mente la parola "fidanzamento" assieme alla voce della segretaria si stava ripetendo infinitamente, senza dare tregua ai mille dubbi che già si erano insinuati profondamente.
Forse Jimin stava cercando di nascondere una vera relazione attraverso quella finta che aveva con me, magari per proteggere l'immagine della sua vera ragazza.
No, assurdo. Altrimenti non passerebbe parte del suo tempo libero a chiedermi favori anche inadeguati per qualcuno di seriamente impegnato.
Oppure la segretaria si era sbagliata, aveva creduto troppo presto ad un pettegolezzo della stampa non confermato dal diretto interessato.
Però, anche questa possibilità mi sembrava troppo imprecisa. Infondo ogni dipendente si basa solo su informazioni definite dal proprio capo.
Comunque sapevo che c'era qualcosa di non vero in quel complimento.
Jimin non mi aveva mai parlato di fidanzamento, e anche se negli ultimi due mesi avevamo passato molto più tempo a fare uscite normali rispetto agli inizi, non poteva assolutamente trattarsi di una proposta seria.Mentre pensavo profondamente a come portare alla luce il discorso, sentii qualcosa di morbido e caldo posarsi sulla mia gamba scoperta a causa del vestito che indossavo.
Abbassai lo sguardo e lo rialzai di scatto, incrociando gli occhi scuri e brillanti del moro affianco a me.
Sul suo volto rilassato non c'era segno di alcuna emozione apparte malizia.Si morse il labbro inferiore avvicinando pericolosamente il volto al mio, fermandosi a pochi centimetri dal mio orecchio sinistro sussurrando qualcosa dopo essersi assicurato che l'autista non guardasse nello specchietto retrovisore.
"Questo vestito ti sta molto bene," disse mentre rimasi immobile cercando di non reagire in alcun modo al suo tocco, "ma starebbe ancora meglio sul pavimento, dopo essere stato sfilato da me personalmente,"
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𝐓𝐎𝐗𝐈𝐂 𝐋𝐈𝐏𝐒 - 𝐏. 𝐉𝐦
Fanfiction«sarei disposta a fare di tutto pur di trovare un lavoro» «di tutto?» -- He's your boss. He's a fuckboy. And you're his slut. -ˋˏ✄┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈ © all right reserved {Park Jimin/Bangtan Boys}