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"vieni qui"
Mi fece posto affianco a lui sul divanetto in pelle nero.
Nella stanza c'erano tre divanetti e sugli altri ci erano seduti due ragazzi vestiti in un abito simile allo smoking che portava il ragazzo che già conoscevo, e dedussi che avessero la stessa età di Jimin.


Sul tavolino in vetro vi erano posati un paio di portaceneri pieni di scarti e tre bicchieri riempiti con quello che dovrebbe essere alcool.


"Lei chi é?" chiese quello con i capelli marroni al ragazzo seduto al mio fianco, senza curarsi della mia presenza.


Jimin mi guardò e poi posò un braccio attorno alle mie spalle, "la mia nuova dipendente" sorrise compiaciuto al suo amico.


Quella situazione non mi convinceva.
Non mi era mai piaciuto giudicare prima ancora di aver iniziato ma la troppa confidenza e il luogo non mi ispiravano, anzi mi mettevano particolarmente a disagio.


"È carina" mi osservò attentamente l'altro facendomi arrossire.
"Taehyung, lavora per me" gli fece notare Jimin diventando improvvisamente serio.

"E le altre?" chiese il castano afferrando il bicchiere con il liquido verde e rubandone un sorso.


"Non erano abbastanza brave," scrollò le spalle il vent'enne al mio fianco, "vedremo di cosa é capace Sohyun" mi guardò e sorrise maliziosamente.


"sai pure il suo nome vedo" uno dei suoi amici sottolineò questo particolare a cui non avevo fatto caso subito.


Non ricordavo di avergli detto il mio nome, anzi ne ero certa...come faceva a saperlo?
Magari lo aveva chiesto a Minhyun?
Ma ricordavo molto bene, lui era uscito dal bar prima di me il giorno prima.


"So sempre il nome delle più belle," sorrise ancora ai due ragazzi nella stanza.


Sgranai gli occhi per l'improvviso complimento e sentì le mie guance infiammarsi, probabilmente ero già diventata rossa come un pomodoro.


"Bene, ora vado," continuò uno di loro, "mi aspettano in un altro locale" riposò il bicchiere sul tavolino e si alzò sistemandosi la giacca.


"Tae perché non vai con Jungkook?" disse Jimin al biondo, "vorrei rimanere solo con lei" gli fece l'occhiolino, al quale corrugai subito dopo la fronte, "per parlare di—"sembrò pensarci un attimo su "—affari" posò nuovamente lo sguardo su di me per la millesima volta in dieci minuti.


I due si scambiarono un ultimo sorriso compiaciuto ed uscirono dalla stanza lasciandomi così sola con colui che avrei dovuto chiamare capo.


Prese il suo bicchiere e bevette, per poi alzarsi e andare vicino al tavolo sul lato della stanza.
"Come mai cerchi così disperatamente un lavoro?" chiese prendendo un bicchiere e versando lo stesso liquido che conteneva il suo.


"Devo aiutare i miei genitori," si avvicinò di nuovo a me e mi porse il bicchiere, "hanno bisogno di soldi" risposi mentre con un cenno con la mano rifiutai il bicchiere, "non bevo" scossi il capo, mimando un sorriso per non sembrare scortese.


"non é forte," aggiunse poi insistendo, "e poi uno ogni tanto non fa male" mi sorrise facendo l'occhiolino.
Deglutì più forte del dovuto e mi convinsi ad accettare il drink.


Afferrai il bicchiere e mi sforzai di berlo.
Non appena l'alcool attraversò la mia gola un bruciore la invase, facendomi quasi tossire.


"Ti ci abituerai" cercò di rassicurarmi Jimin mentre si accomodò sul divanetto su cui era seduto prima il ragazzo il cui nome penso fosse Jungkook.


"comunque—" bevette ancora e poi posò il bicchiere sul tavolino di vetro ai suoi piedi, "—posso garantirti un anticipo" si appoggiò completamente sullo schienale guardando le luci scure sul soffitto.


Alzai entrambe le sopracciglia, sorpresa dalla sua insolita generosa offerta.
Un anticipo avrebbe risolto gran parte dei miei problemi e sicuramente avrebbe fornito agevolazioni alla mia famiglia.


"Grazie" risposi semplicemente con un sorriso mentre le mie dita avvolsero saldamente il bicchiere di vetro ghiacciato, sentendo il freddo entrare a contatto con le punte delle dita.


"Ad una condizione,"
Con quella frase bloccò il mio entusiasmo di colpo.
"Quando ne avrò bisogno dovrai renderti disponibile," si voltò verso di me con uno sguardo indecifrabile che mi studiò attentamente.



"Quando ti cerco devi rispondere, in qualunque posto tu sia al momento."

𝐓𝐎𝐗𝐈𝐂 𝐋𝐈𝐏𝐒 - 𝐏. 𝐉𝐦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora