Il locale si stava lentamente svuotando con il passare delle ore e cominciai a sentire la stanchezza invadere il mio corpo.Yoona era tremendamente ubriaca e non sarebbe mai riuscita ricondurci a casa con la sua macchina, perciò iniziai a sperare di trovare qualche taxi disponibile a quest'ora della notte.
Quando uscimmo dall'ingresso del locale in gruppo, una folata di vento gelido ci sorprese facendomi stringere ancora di più il cappotto sulle mie spalle.
"Bene, è arrivato il momento per noi di tornare a casa!" esclamò la mia amica prendendomi per un braccio e sbracciandosi per salutare con la mano mentre tutti ci guardarono divertiti.
"Non credo sia un'ottima idea lasciarvi guidare," si avvicinò Hoseok alla ragazza al mio fianco e le sequestrò le chiavi della macchina che stava sventolando.
"Sono d'accordo," annuì e iniziai a frugare nella mia borsa nel tentativo di trovare il cellulare, "chiamerò un taxi."
"Non ne troverai a quest'ora," uno degli altri ragazzi con i capelli scuri incrociò le braccia e scosse la testa, facendo annuire tutti gli altri all'unisono.
"Ma almeno uno ci sarà-" provai ad insistere con un minimo di speranza ma quel ragazzo scosse la testa di nuovo.
"È inutile."
Mi morsi il labbro e sbuffai, lasciando cadere le mie braccia lungo i fianchi e guardando la mia amica che mi guardava quasi perplessa mentre aspettava il da farsi.
"Non c'è problema, posso riaccompagnarvi io" ci propose Hoseok, indicando con lo sguardo una macchina che lampeggiò non tanto lontana da dove ci trovavamo.
Osservai l'automobile leggermente ristretta rispetto a quella della mia amica, e corrugai la fronte non appena realizzai che conteneva meno posti di quanti noi fossimo.
"Ma non ci stiamo tutti-" iniziai ad obiettare ma venni subito interrotta da una mano che mi coprí la bocca per impedirmi di parlare.
"Sohyun potrebbe andare con Jimin," la voce della ragazza attirò l'attenzione di tutti, compreso quella del ragazzo nominato che fin'ora era stato particolarmente impegnato ad utilizzare il suo cellulare.
Mi voltai verso di lei e la fulminai con lo sguardo, ma ovviamente non se ne preoccupò più di tanto e andò avanti con la sua proposta.
"Oh no, non ce n'è bisogno-"
"Non c'è problema," la voce roca che non si era ancora sentita rispose, e tutti si voltarono verso il ragazzo da cui proveniva.
Si infilò il cellulare in tasca e incrociò le braccia al petto, facendo stringere le maniche della giacca di pelle che indossava attorno ai suoi muscoli nascosti.
In realtà avrei dovuto seguire Yoona per andare a casa sua e dormire con lei, e andare con Jimin voleva dire rimanere fuori casa fino ad un'orario decente al mattino.
Ma quando incontrai gli occhi del ragazzo moro ebbi quasi timore di rifiutare la sua generositá, cosi annuí debolmente e rivolsi nuovamente il mio sguardo ad Hoseok, che afferrò per un polso Yoona per aiutarla a rimanere in piedi il tempo di raggiungere la macchina.
"È stato un piacere conoscerti Sohyun," mi salutò il ragazzo che teneva stretta la mia amica e s'incamminò verso l'auto assieme agli altri, "spero di rivederti presto."
Ricambiai il saluto con un sorriso e feci un cenno a tutti gli altri, seguendoli con lo sguardo finché non furono saliti in macchina.
Un'altro brivido mi percorse la schiena, e questa volta non si trattava del freddo notturno che mi circondava.
Il silenzio che si era creato mi fece realizzare di essere rimasta in compagnia di un'unico ragazzo."Allora andiamo," disse come se avesse letto la mia mente prima che potessi voltarmi, e lo vidi muoversi nel senso opposto da cui i ragazzi erano spariti.
Sospirai silenziosamente e mi affrettai a raggiungere il suo fianco, facendo attenzione a lasciare una distanza di sicurezza tra entrambi.
L'unico rumore udibile erano i miei tacchi che sbattevano contro il cemento e mi morsi il labbro nervosamente, pensando a quanto questo silenzio mettesse disagio solo a me e non a lui.
Con un rapido gesto tirò fuori da una delle sue tasche le chiavi della macchina e premette il bottone, facendola lampeggiare e sbloccandola.
Aprí la portiera ed entrai, mentre lui rimase ancora qualche secondo fuori per togliersi la giacca e lanciandola sui sedili posteriori.Entrò in macchina e richiuse la portiera, per poi accendere il motore e iniziare a maneggiare il volante per uscire dal parcheggio.
Esitai ancora qualche minuti prima di rompere il silenzio per fargli una domanda che mi ronzava in testa già da un po'.
Non appena aprì bocca per parlare venni interrotta da un Jimin che non distolse lo sguardo dalla strada."Ti porto a casa mia," disse con un tono casuale mentre corrugai la fronte confusa.
Come faceva a sapere-"Non vuoi dormire con me?" chiese passandosi la lingua sulle labbra ed una delle sue mani si mosse dal volante per posarsi sulla mia gamba spoglia.
"S-si," balbettai distogliendo l'attenzione sulla sua mano calda a contatto con la mia pelle, ma sgranai gli occhi e scossi la testa non appena realizzai quello che avevo appena ammesso, "cioè, n-no."
Jimin ridacchiò e si voltò un attimo, permettendomi di vedere le sue iridi scure e agghiaccianti penetrarmi l'anima.
"Sei così bella quando arrossisci per me."
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𝐓𝐎𝐗𝐈𝐂 𝐋𝐈𝐏𝐒 - 𝐏. 𝐉𝐦
Fanfiction«sarei disposta a fare di tutto pur di trovare un lavoro» «di tutto?» -- He's your boss. He's a fuckboy. And you're his slut. -ˋˏ✄┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈┈ © all right reserved {Park Jimin/Bangtan Boys}