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Stavo indossando il vestito più attillato che avessi mai provato, e non potevo non definirmi sorpresa dalla sensazione confortevole che stavo provando. Si era stato piuttosto difficile da infilare, ma grazie alle mie abilità ora mi sembrava quasi di indossare una tuta.

Mentre finii di applicare il rossetto sentii il mio cellulare squillare dall'altra parte della stanza, facendomi camminare per la prima volta da quando mi ero messa i tacchi argentati. Ecco, le scarpe sapevo già che mi avrebbero provocato dei piccoli dolori che sarebbero comparsi solo il giorno dopo.


Lessi velocemente il nome in grande sullo schermo e alzai un sopracciglio sorpresa dalla chiamata. Posai il trucco ancora aperto in bilico sul tavolino in vetro e trascinai il dito sullo schermo per rispondere.


"Pronto?" chiesi voltandomi verso la porta per controllare che non fosse ancora venuto a chiamarmi il ragazzo con cui avevo un impegno.



"Bene, allora non sei morta," dal tono ironico capì di aver commesso un grande errore nel non aver chiamato la mia amica per informarla della mia partenza. Prima che potessi rispondere ci pensò lei a continuare la conversazione, "quindi te ne vai alle Jeju e non mi dici nemmeno che sei con il tuo, adesso ufficialmente, ragazzo,"



"Ecco si, volevo dirtelo ma—"
"Eri troppo impegnata a scopartelo per ricordarti che hai anche un'amica al di fuori della tua vita sentimentale?" sentenziò ironicamente, annullando il rimprovero con una breve risata dall'altra parte della linea.



"Ti scuso solo perché se non lo facessi non riusciresti a dormire sta notte," continuò poi, e sospirai scuotendo il capo prima di risponderle veramente.



"Non penserai mica di meritarti una notte insonne," scherzai afferrando il rossetto sul mobile e incastrando il cellulare tra il mio orecchio sinistro e la spalla.
Avevo ancora qualche minuto prima di vedere Jimin apparire sulla soglia della porta, e non volevo certo uscire con il trucco a metà.


"Però al tuo ragazzo si che gliele dedichi le notti," aggiunse ridendo e aprí la bocca per replicare, ma continuò prima che potessi formulare una lamentela compiuta, "scommetto che ti ha portata lì dopo averti prelevato con la forza da casa tua,"


Strinsi le labbra leggermente, prima di riprendere il telefono tra le mani e voltarmi per appoggiarmi con la schiena al mobile.
"Non è come pensi," iniziai a giustificare la situazione, ma lasciai la frase in sospeso sperando non avrebbe iniziato con una delle sue solite prediche.


"E invece mi sembra proprio così," commentò, e sapevo che se in quel momento fosse stata davanti a me avrebbe scosso con disapprovazione evidente sul suo volto, "devi stare molto attenta con lui, non é uno di cui ti puoi fidare senza problemi,"


Nel momento in cui pronunciò le ultime parole una figura in abito elegante apparve sulla soglia della stanza, squadrandomi da capo a piedi e fissando poi lo sguardo nel mio, un sorrisetto familiare che rese le labbra più curve del solito.


Era vestito con uno smoking nero la cui parte superiore lasciava intravedere solo il colletto della camicia bianca contornato dalla cravatta dello stesso colore dell'abito. I capelli acconciati in modo tale da scoprire la fronte erano tanto ordinati da sembrare incollati l'uno con l'altro.


"...Sohyun? Mi stai ascoltando?" La voce della mia amica mi tirò fuori dallo stato di trance in cui ero caduta per qualche secondo e distolsi lo sguardo dal ragazzo, notando comunque come si avvicinasse con la coda dell'occhio.


"Scusa, stavo finendo di truccarmi e dovevo rimanere concentrata," risposi voltandomi e chiudendo il rossetto mentre una mano scivolò sul mio fianco stringendo la presa dopo qualche secondo.


In pochi istanti mi ritrovai faccia a faccia con Jimin, le nostre labbra a pochi centimetri mentre dall'altra parte del telefono Yoona cercava di capire cosa stessi facendo.
"Stasera esci?" chiese dopo qualche secondo di silenzio, e io annuí istintivamente prima di risponderle.


"Una festa elegante diciamo," spiegai in poche parole, sentendomi le guance andare a fuoco a causa dello sguardo intenso del ragazzo davanti a me.


"Credi che sia una buona idea?" continuò con evidente preoccupazione nella sua voce, mentre notai la fronte di Jimin corrugarsi leggermente, ero sicura che avesse sentito le parole della mia amica.


"Mi spiace Yoona ma ora devo andare," decisi di concludere la conversazione che era già andata troppo oltre, "ti richiamo io più tardi," la salutai e riattaccai, rivolgendo un mezzo sorriso al ragazzo che era rimasto impassibile da quando aveva sentito le parole al telefono.


"Perché non pensa che sia una buona idea?" chiese improvvisamente, domanda al quale reagí con un'espressione sorpresa e imbarazzata allo stesso tempo.


"Lo dice solo perché pensa che possa sentirmi a disagio con persone di livello sociale superiore al mio," cercai di recuperare una delle scuse più credibili, portando le mie mani attorno al suo collo per renderlo meno teso.


Inizialmente sembrò esitare, ma poi sospirò e posò entrambe le mani sui miei fianchi, avvicinandosi ancora di più al mio volto per lasciarmi un bacio casto sulle labbra.
"Non ti porterei mai in posti che potrebbero metterti a disagio,"



"Ti stai comportando così bene con me per ottenere qualcosa?" chiesi alzando un sopracciglio e finalmente palesando il suo atteggiamento meno arrogante e più gentile delle ultime ore.


"Oh no," scosse il capo e fece qualche passo indietro, voltandosi verso l'uscita per indicare che era arrivato il tempo di uscire, "non ho bisogno di comportarmi in un certo modo per ottenere quello che voglio."






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Buone vacanze a tutti quelli che hanno finito la scuola oggi, e in bocca al lupo per chi ha ancora gli ultimi esami domani :))

𝐓𝐎𝐗𝐈𝐂 𝐋𝐈𝐏𝐒 - 𝐏. 𝐉𝐦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora