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Erano passati quattro giorni dalla festa che i suoi genitori avevano dato alla loro villa, e da allora Jimin non si era fatto più sentire.
Non una chiamata, non un messaggio.


Non che mi mancasse, ma iniziavo a preoccuparmi di aver fatto qualcosa di sbagliato e aver perso il lavoro.


Yoona aveva approfittato della mia disponibilità per occuparmi le giornate di shopping e uscite fuori; ed era proprio per questo motivo che ci ritrovavamo fuori da un locale alle undici e mezza di mercoledì sera.


Lei aveva detto che non c'era da preoccuparsi di essere le uniche poiché il locale era frequentatissimo anche nel bel mezzo della settimana.
E devo dire che rimasi stupita nel vedere che aveva effettivamente ragione.


Il tubino argentato che indossavo stava iniziando a darmi fastidio, per non parlare dei tacchi che rendevano i miei piedi deboli e indolenziti.


Ero già stufa di aspettare fuori da quel locale.
Come se qualcuno avesse ascoltato le mie preghiere per entrare, arrivò in fretta il nostro turno, e il bodyguard analizzò le nostre carte d'identità.


Fece un cenno al suo collega che ci accompagnò all'interno come aveva fatto con tutti gli invitati precedenti.
A quanto pare si trattava di una festa privata, una di quelle a cui Yoona era solita partecipare.


Non appena raggiunsi la fine del corridoio buio, una vampata di fumo e alcool invase le mie narici, facendo apparire una smorfia sul mio viso truccato.


I miei occhi si adattarono in fretta alle luci colorate della sala, e fui trascinata dalla mia amica verso dei divanetti in pelle in un angolo rialzato della stanza.


Un gruppo di ragazzi era posizionato lì, sorridenti e intenti a brindare con i loro calici pieni.
Uno dei ragazzi con i capelli marroni si alzò, e ci venne incontro non appena notò la nostra presenza.


"Hoseok!" Yoona abbracciò il ragazzo che ricambiò, e subito le rivolse un sorriso accogliente e genuino.
"Sapevo di poter contare su di te" le fece l'occhiolino e lei ridacchiò, per poi voltarsi verso di me e presentarmi.


"Lei è Sohyun" il ragazzo mi prese la mano e ne baciò il dorso, lasciandomi sorpresa da un gesto così elegante in un locale così inadatto.


"Unitevi al nostro tavolo" disse quasi urlando a causa della forte musica che risuonava nella stanza.


Ci condusse verso i divanetti e ci presentò al gruppo che sembrò studiarci entrambe.
Alzai gli occhi sorrisi gentilmente ad ognuno di loro, finché il mio sguardo non cadde su una figura maschile poco più distante.


Jimin? Oh no.
Yoona sembrò notare la tensione che invase il mio corpo e guardò nella mia stessa direzione, quasi sgranando gli occhi non appena notò la presenza del ragazzo.


Il moro non si mosse dal posto in cui era seduto, e rimase ad osservare ogni mia mossa.
Ci sedemmo e Hoseok ordinò ad un cameriere di portare altri due bicchieri riempiti di champagne.


Le conversazioni ripresero, e mentre la mia amica iniziò a parlare interessata con altri ragazzi, io non potei fare a meno di seguire con la coda dell'occhio il ragazzo.


I jeans neri che indossava assieme alla maglia dello stesso colore trasmettevano un'aura diversa da quella che aveva solitamente con la camicia.
Sembrava meno elegante e più...sexy.


Per quale motivo non aveva detto ancora una parola? I suoi amici non leggevano i giornali o guardavano i notiziari? Tutti sembravano ignorare la nostra precedente conoscenza...


Sospirai silenziosamente e terminai il bicchiere che avevo in mano velocemente, mentre sentì il suo sguardo bruciarmi la pelle dall'intensità.


Mi voltai alla mia destra verso di lui, i suoi occhi che incontrarono i miei prima di abbassarsi e studiare il resto del mio corpo.


C'era qualcosa di diverso in quello sguardo, un sentimento che non riuscivo a comprendere mentre notai la sua espressione irrigidirsi.


Prima che potessi notare qualcos'altro una mano si aggrappò al mio braccio sinistro e mi trascinò con se.


"Dai andiamo a ballare" Yoona esclamò con un pieno sorriso, mentre il suo corpo si muoveva già a ritmo della musica.

𝐓𝐎𝐗𝐈𝐂 𝐋𝐈𝐏𝐒 - 𝐏. 𝐉𝐦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora