Sophie esce dall'ospedale continuando a riguardare i fogli degli accertamenti che le hanno fatto, per poi gettarli nel primo cassonetto che incrocia.
Fortunatamente non è niente di serio, i medici dicono che può essere stata qualche sostanza strana nell'esperimento.
Prende il telefono per chiamare Nicole per sapere se lei ha qualche ipotesi su quello che è successo, ma poi lo rimette nella tasca dei pantaloni e decide di farlo più tardi, ora ha altre cose di cui occuparsi.
Prende il primo autobus diretto a scuola, visto che la sua auto è rimasta lì.
Guarda pazientemente il telefono mentre freme e spera che l'autobus acceleri, perchè deve organizzare il ballo. Qualche giorno prima si era proposta per il compito dell'organizzazione del ballo di questo mese ed era stata scelta.
Ogni mese alla EF Academy si fa un ballo e ogni volta il tema è scelto dall'organizzatrice che in questo caso è lei. Gli altri volontari la staranno sicuramente aspettando, almeno che, per via dell'incidente successo qualche ora prima, abbiano pensato che lei non sarebbe venuta e sono tornati a casa.
Finalmente l'autobus la scende e fa una breve corsetta per percorrere i pochi metri che la separano dalla scuola senza preoccuparsi se la fatica può provocare qualche effetto e far tornare la tosse.
Piomba dentro e entra subito in palestra dove tutti hanno già preso la scala e tutte le cose principali che possono servire per preparare tutto per il ballo.
Sophie li fa radunare tutti in cerchio, sono forse una decina e gli espone per la prima volta le idee che ha lei per il ballo, anche se essendo l'organizzatrice ha il diritto di scegliere da sola, senza avere il consenso di nessuno, la condivide comunque con tutti, per vedere se qualcuno ha qualcosa di meglio da offrire.
<<Quindi, per voi va bene? Che ne pensate?>> chiede Sophie quando ha finito di esprimere la sue idee sul tema degli anni 80.
<<Io lo trovo fantastico!>> esclama una ragazza mora, Sophie non ricorda come si chiama, ma le fa un sorriso per dirle che ha apprezzato il suo commento.
<<Anche io! >> esclama un'altra ragazza.
<<Si anche per me è un'ottima idea>> dice un ragazzo vicino a lei.
<<Perfetto mettiamoci all'opera allora>> dice Sophie, poi si alza da terra e gli altri la seguono.
Ognuno fa quello che è più bravo a fare o quello che gli ha ordinato di fare lei, una ragazza sale su una scala e inizia a sistemare delle piccole casse per la musica, incastonandole nel legno o dove può, la musica deve essere la cosa principale della serata, un altro ragazzo, invece, inizia a sistemare il palco per la presentazione di Sophie.
Visto che è lei l'organizzatrice, secondo il regolamento della scuola tocca a lei aprire il ballo con un bel discorso, poi potrà godersi la festa ma qualsiasi problema deve essere reperibile.
E' un'esperienza che voleva provare già da tanto, se le piacerà lo rifarà anche il mese successivo. Ora che tutti sanno cosa fare si allontana di qualche metro dalla confusione per chiamare Nicole.
<<Nicole, dove sei? Io sono uscita dall'ospedale per fortuna niente di grave, tu invece, tutto ok? Ho visto che non mi hai chiamata e non hai lasciato nessun messaggio, non è da te, richiamami per favore>> Sophie lascia questo messaggio alla segreteria di Nicole, si morde il labbro e si rimprovera per non poter andare a cercare la sua amica e vedere che stia bene, prima ha fatto un bel temporale e lei non l'ha riaccompagnata a casa come invece fa ogni giorno, teme che sia successo qualcosa.
Ma almeno per un altro paio di ore non potrà uscire dalla scuola, se lascierà gli altri a lavorare mentre lei detta legge e dice loro cosa fare per poi andarsene non la vedranno più come prima, invece le piace essere guardata così, come quando prima tutti sono stati entusiasti della sua idea, insomma le piace stare al centro dell'attenzione.
STAI LEGGENDO
Ogni sguardo [In revisione]
ChickLitAppena scesa dalla macchina della sua migliore amica, davanti scuola, Nicole si concede qualche secondo per godere della fresca aria di libertà intorno a lei. All'improvviso i suoi occhi incrociano quelli di un ragazzo che, in mezzo alla folla di st...