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                       28 DICEMBRE

Le 8 meno 5. Quella è l'ora che fa la sveglia sul comodino quando Nicole vi getta un'occhiata mentre cerca la spazzola. Si da una breve pettinata. Lo zaino? Si chiede. Si affaccia alla ringhiera della scalinata e urla: <<Mamma hai visto il mio zaino? >> Nessuna risposta. <<Papà? >> dice sentendosi molto sola, nella casa non c'è nessun altro rumore e la sua voce rimbomba come nel vuoto.

<<Papà è già uscito tesoro>> le risponde la mamma dalla cucina.

<<Hai visto il mio zaino? >> ripete di nuovo Nicole.

<<No>> risponde secca Franca.

<<Sophie arriverà a momenti mi aiuti a cercarlo?>> in realtà non è sicura che la sua amica verrà prenderla questa mattina, ma lo spera, non l'ha mai lasciata a piedi, anche se fra loro c'è stato qualche bisticcio. In realtà questa volta non c'è stato nessun bisticcio, non hanno avuto il tempo di litigare visto che Nicole è scappata via dopo aver salvato Olivia.

<<Tesoro sono impegnata, do un'occhiata alla svelta qui in cucina tu continua a cercare>> le risponde la mamma. Come immaginava Nicole. In cucina? Come faceva il suo zaino a stare in cucina? Avrebbe preferito che le avesse detto la verità:non le va di aiutarla a cercarlo.

Nicole annuisce consapevole che la madre non l'avrebbe vista e torna di nuovo in camera sua. Devo mettere in ordine questa camera, si dice.
Guarda più attentamente.

Il campanello suona e Nicole tirando un sospiro di sollievo per non dover prendere l'autobus trova il suo zaino dietro l'angolo della scrivania. Prima di uscire dalla stanza e scendere al piano di sotto si guarda intorno e si promette di nuovo di metterla apposto appena avrà un po' di tempo.

<<Io vado! >> grida Nicole prima di aprire la porta.

<<Hai trovato lo zaino? >> chiede la mamma.

<<Si>> risponde secca Nicole, poi le fa un cenno di saluto con la mano che Franca ricambia e gira la maniglia.

<<Sophie>> dice Nicole trovandosi a pochi passi da lei. La sua amica dai capelli marroni, gli occhi allungati e dai vestiti particolari la guarda fissa negli occhi. Porta una maglietta a maniche lunghe, l'aria è molto fredda quella mattina, con il colletto alto e un paio di pantaloni neri. Al collo ha una splendita collana che si intona con la maglietta.

<<Nicole>> dice Sophie distogliendo lo sguardo.

Il viaggio è molto strano e stancante nonostante nessuna delle due non stesse facendo nessuno sforzo. Nessuna delle due rivolge una parola all'altra per tutto il viaggio. Nicole appoggia la testa contro il vetro e rimane a guardare la strada - che ormai sa a memoria - per arrivare a scuola.

Sophie invece tiene le mani sul volante e gli occhi fissi sulla strada, la sua concentrazione è rivolta tutta sulla strada, come non mai, non vuole pensare.

Appena scendono dalla macchina Dylan le raggiunge. Nicole pensa che forse si erano messi d'accordo per parlarle, forse è per questo che Sophie non le ha rivolto una sola parola per tutto il viaggio.

<<Ciao>> dice secco <<possiamo parlare? >>. Sophie annuisce con la testa.

<<So già cosa vuoi dire>> lo interrompe <<cosa volete dire>> si corregge. <<avrei dovuto avvertirvi di quello che avevo intenzione di fare con Olivia ma vi prego, credetemi, non è stata una cosa che avevo programmato già da tempo, l'ho deciso all'ultimo secondo>>. Poi rivolgendosi a Dylan dice:<< da quando ti sei allontanato da noi sono successe molte cose che ti prometto che appena avremmo il tempo di parlare con calma ti spiegherò, ma per questo non ero in me nei giorni precedenti e non mi sono resa conto che quello che volevamo fare era una brutta cosa.>> guarda prima Sophie e poi Dylan <<mi dispiace, mi scuso con entrambi>> conclude.

<<Accettiamo le tue scuse Nicole>> dice Sophie sinceramente con un grande sorriso sul viso.

Nicole rimane sorpresa, credeva che il primo a porgerle le scuse sarebbe stato Dylan, in fondo lui non è stato coinvolto emotivamente quindi non gliene doveva importare più di tanto, invece è stata lei che ha rischiato di essere umiliata davanti tutta la scuola per mettere in atto il piano, infondo è lei quella che Olivia voleva umiliare.

Invece Sophie ha accettato le scuse per parte di entrambi.

Dylan per un po' rimane in silenzio, poi si mette le mani in tasca e parla:<<In realtà non era di questo che volevo parlarvi>> inizia <<non ve l'ho detto prima perché volevo trovare il momento giusto, e penso sia questo visto che siamo tutti riuniti>> si volta verso Sophie. <<Volevo scusarmi per tutto quello di cui ti ho accusata quando beh... Sai. Ho parlato con il ragazzo che ti ha baciata e mi ha detto che era ubriaco e che tu l'hai scansato subito, scusa se non ti ho creduto>>.

<<Oh finalmente! >> esclama Sophie interrompendo il discorso di Dylan che ancora non è finito.

<<Ero arrabbiato>> dice.

<<Ti ci sono voluti mesi per smaltire quella rabbia>> dice Sophie con tono provocatorio.

Nicole per un secondo crede che ricomincieranno a litigare di nuovo, anche se ancora non hanno fatto pace, o forse se l'hanno fatta sono passati solo pochi secondi. Ma Dylan non ci fa caso e si volta verso di lei.

<<Nicole volevo scusarmi anche con te, sono stato ingiusto, non ti ho parlato per molto tempo credendo che tu c'entrassi qualcosa, ma mi sbagliavo>>. La ragazza annuisce e gli da una pacca sulla spalla.

<<Quindi?>> chiede dopo qualche secondo.

<<Quindi siamo di nuovo tutti insieme. Amici come una volta. >> dice Sophie. Ma Nicole nota nel loro gruppo la mancanza di qualcuno, qualcuno che ogni tanto gli faceva compagnia. Liam. Ma scaccia quel pensiero subito.

Ogni sguardo [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora