25 SETTEMBRE
Quando Nicole rientra in casa dopo essere uscita per fare una passeggiata per schiarirsi le idee, inutile dire che c'è una gran confusione e rimpiange la casa silenziosa e vuota di Jace di qualche giorno prima.
Franca, la mamma sta finendo di sistemare le ultime cose in cucina, può sentire il rumore dei piatti e l'odore della cena sui fornelli.
Giulio, suo padre, invece è seduto sul divano e sta, ininterrottamente, cliccando sui tasti del telecomando senza riuscire a trovare un canale che gli piaccia. Lo saluta con la mano e lui ricambia con un lieve sorriso.
Si dirige verso la sua camera quando all'improvviso sente una voce familiare provenire dalla stanza del fratello, l'inconfondibile voce sottile che sente ogni giorno, quella della sua migliore amica.
<<Sophie che sorpresa!>> apre la porta di scatto senza preoccuparsi di bussare, va ad abbracciarla, lei ricambia e le lancia un'occhiata timida con le sopracciglia alte, sa cosa vuole dire. È uno dei loro segnali in codice, significa che è ansiosa di sapere <<Ti spiace se te la rubo un secondo>> dice Nicole rivolgendosi al fratello
<<Tranquilla tanto io stavo per andare a farmi un bagno>>
Le ragazze si dirigono verso la stanza di Nicole, appena chiusa la porta Sophie tira fuori tutta la gioia che ha in corpo che prima è riuscita a trattenere di fronte al fratello di Nicole, la prende per le mani e la fa sedere sul letto vicino a lei.
Sophie negli ultimi giorni non era andata a scuola perché non aveva studiato per delle verifiche e stava aspettando che si vedessero di persona, non voleva dirle nulla per messaggio.
<<Racconta racconta>> dice Sophie.
Come posso iniziare, pensa Nicole, come le dico che il mio piano semplice e infallibile è fallito. Non ci sono parole giuste per descrivere la situazione.
<<Non sono riuscita a parlargli>> s'interrompe per qualche secondo per qualche secondo.
<<Jace mi ha scoperta, i particolari te li spiegherò dopo per ora è sufficiente sapere che ha fatto molta attenzione, come gli aveva ordinato Axel>> Nicole non capisce perché non vuole più parlarle e anche se volesse ora è lei a non volerlo più. È partito senza neanche salutarla e ora il fratello fa di tutto per farle evitare di parlare con lui, gli occhi di Sophie ripieni di gioia si spengono, non può credere alle sue orecchie. <<Sto male>> conclude Nicole con le lacrime agli occhi. Sophie la abbraccia e per qualche istante il dolore se ne va.<<La cena è pronta! >> sentono la mamma gridare dal piano di sotto e Nicole dice a Sophie di iniziare a scendere, lei arriverà fra qualche minuto.
Si accarezza la mano e appena si avvicina alla porta per uscire, i suoi grandi occhi neri è come se le parlassero e volessero dirle: “ti lascio sola, starai bene o scoppierai in un grande pianto?” Ma non è questa l'intenzione di Nicole, appena la porta si richiude si alza dal letto e infila le mani sotto il materasso, tira fuori il suo diario.
Caro diario
Eccomi qui. Finalmente a casa, sono uscita solo per qualche ora ma mi sembra passata una settimana. Ho cercato di rilassarmi e svagarmi dopo l'accaduto dell'altro giorno, ma non ci sono riuscita. Non riesco a non pensare al fatto che Axel potrebbe essere arrabbiato con me. Forse una parte di me ha sempre saputo che il giorno in cui avrebbe scoperto tutto si sarebbe arrabbiato, ma la parte brutta è che non so se sa veramente la verità o se semplicemente si è allontanato per questioni sue personali. Mi piacerebbe sapere la verità.Nicole chiude subito il suo diario quando per le scale sente i passi pesanti del papà, lo infila sotto le lenzuola – il posto più veloce in cui nasconderlo - e affonda la testa sul cuscino. Entra in modalità attrice e socchiude gli occhi per far finta di essere mezza addormentata.
<<Tesoro è pronto, sono venuto a controllare che fosse tutto a posto>>
<<Sì tranquillo. Mi sono un attimo appisolata>> In effetti è tardi e un certo profumino sulla tavola si sente.
C'è di tutto, è un po' che non viene qualcuno a cena a casa sua. Questa sera Sophie si è fermata e Franca si è data da fare, se ci si mette può essere un'ottima cuoca, è l’eccezione della famiglia.
<<Mi passi un pezzo di torta?>> Nicole non riesce più a stare a tavola, attenta a trattenere le lacrime.
Per fortuna solo Sophie vede che non sta per niente bene, contrariamente a quanto ha affermato poco prima alla famiglia, sta male con tutto e con tutti, non sente più quella casa sua, si guarda intorno e vede solo persone con cui non ha realmente condiviso i suoi sentimenti.
Ai suoi ha detto di star bene, a Sophie non ha raccontato tutta la storia su Jace – anche se ha intenzione di farlo dopo - a Jace non ha detto dell'odio che ultimamente prova per il fratello, a suo fratello non dice praticamente più nulla e Axel non le parla più.
La sua vita è stata risollevata dalla stessa persona dalla quale è stata rasa al suolo, è circondata da bugie, messe in scena.
Guarda la casa e vede solo il posto vuoto di Liam a tavola, i buchi sui muri dei quadri spiccati, la sua camera completamente vuota. Non può resistere un minuto di più, ha bisogni di sfogarsi, di stare da sola e sentirsi a casa.
Il problema è che non vuole stare completamente da sola, perché la sua casa in questo momento è una persona, Jace.
Si alza da tavola fingendo di non avere più fame e di aver bisogno di una bella dormita e se ne va in camera. Prima va da Sophie, la saluta e poi augura la buonanotte a tutti, è la prima ad alzarsi da tavola e gli altri stanno ancora finendo di mangiare e parlare, ma un altro secondo in più e sarebbe potuta scoppiare a piangere.
In quel momento lì, il suo istinto le dice di aprire la finestra e scappare, scappare e andare di corsa da Jace, ma purtroppo ha il coprifuoco, visto che fuori è tutto tremendamente buio esclude anche l'idea di sgattaiolare e andare a piedi.
Guarda il cielo, quest'oggi, è strano, diversamente dalle altre sere questa volta c'è solo un puntino luminoso, una piccola stella vicino allo spicchietto di Luna, la Stella Polare.
Rimane lì a fissarla per un po' con la finestra semi aperta, sente il venticello della notte che le attraversa il viso, i capelli si muovono leggermente, per un attimo si sente come Rapunzel: intrappolata nella sua torre senza via d'uscita, è anche intrappolata in se stessa.
Il sonno si fa sentire, gli occhi, si stanno chiudendo da soli, con un passo si butta sul letto e chiude gli occhi solo per 5 minuti, promette di tornare a guardare la sua Stella polare, ma ovviamente non è così, è troppo stanca e al suo corpo solo 5 minuti di riposo non bastano.
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Ogni sguardo [In revisione]
ChickLitAppena scesa dalla macchina della sua migliore amica, davanti scuola, Nicole si concede qualche secondo per godere della fresca aria di libertà intorno a lei. All'improvviso i suoi occhi incrociano quelli di un ragazzo che, in mezzo alla folla di st...