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Jace reprime i suoi sentimenti, adora il fratello, è una delle poche persone a cui vuole bene, anzi l'unica.

Quello che prova per Nicole è un altro sentimento... Amore, ma non può esprimerlo, non finché il fratello sarà innamorato di lei.

Si chiede più volte se lei ricordi il loro sguardo incrociato il primo giorno di scuola, ma lo pensa solo, non lo dice ad alta voce, la proteggerà ad ogni costo, lo fa sentire diverso.

Il suo sorriso l'ha affascinato sin da subito, le sue fossette lo fanno sorridere e la sua voglia di vivere, la felicità e l'amore che mette in tutto ciò che fa lo fa sentire... Vivo.

Tutto ciò lo trova meraviglioso perché si sono visti soltanto due volte, ma lui, nonostante ciò, in quel poco tempo è riuscito a capire molte cose di lei.

Del suo sguardo ad esempio, il primo giorno di scuola quando ha accompagnato il fratello, ha capito che è infinito e che nonostante sembri una ragazza timida e riservata i suoi occhi fanno un gran casino.

Il colore blu fa pensare al mare, a un mare mosso, il suo sorriso, quando a casa sua ha preso fra le mani la rosa dei suoi genitori, quel sorriso trasmette mille emozioni.

Le fossette... Quelle le ha quasi sempre, le basta incurvare leggermente la bocca per farle apparire. Invece la sua voglia di vivere è sempre dentro di sé.

Fin dal primo momento ogni parte del suo corpo, del suo viso trasmetteva emozioni, alcune volte è agitazione, come quando era davanti alla porta di casa sua e si sono rivolti uno sguardo per la seconda volta, altre volte è passione, quando si sono guardati negli occhi, altre ancora, invece è terrore.

Il terrore di essersi sbagliati su una persona come quando l'ha quasi cacciata sgarbatamente da casa sua, quando è diventato freddo per l'arrivo di Axel.

È viva, ha talmente tanta voglia di vivere che la trasmette anche agli altri. Invece a proposito di Axel... Deve fare qualcosa per lui, è suo fratello, la persona che gli è sempre rimasta accanto, non vuole pugnalarlo così.

Al contrario, prende la palla in balzo per cercare di capire se Nicole prova qualcosa per lui, anche se ne dubita fortemente e sa già la risposta.

Lei è seduta sul sofà strappato, si guarda intorno spaesata e si vede che non riesce a trovare una posizione comoda sul divano.

Nicole si solleva, evidentemente le è passato il sonno e da distesa le stava facendo male tutto il corpo su quell'orrendo divano. Appena si mette diritta Jace, che sta camminando per la stanza si avvicina a lei e le si siede affianco.

Ha l'impressione di sprofondare quando si va a sedere, non aveva fatto caso che il telo che ricopre il divano è molto più in alto rispetto al materasso, perciò affonda finché non trova il materasso. È proprio scomodo.

<<Allora>> inizia a dire Jace. Poi si ferma a riflettere su quello che vuole dire <<Ti piace Axel?>> tutti i suoi neuroni impazziscono, come se volessero schiaffeggiarlo. Non è questo quello che voleva dire, o perlomeno non avrebbe voluto dirlo così esplicitamente.

<<Si è un buon amico, se intendi questo. O forse volevi dire qualcos'altro?>> risponde Nicole con occhietti vispi e curiosi.

<<Si>> dice Jace cercando di rimediare al suo errore <<Più o meno>>

<<Più o meno? Spiegati meglio>> dice Nicole approfondendo l’argomento. Sta cercando di scoprire il più possibile, forse ora riuscirà a capire se i sospetti suoi e di Sophie sono corretti. È l’occasione giusta.

<<Voglio dire... Lo vedi solo come un amico? >> chiede Jace. In realtà cerca di far sembrare la sua domanda sempre meno una domanda e più un'affermazione.

Non vuole dirle esplicitamente cosa prova Axel se prima non è sicuro di quello che prova lei. Ma ora che si è ficcato in quel casino non sa come uscirne.

<<Si>> dice Nicole e prova a tagliare a corto il discorso.

Ma una parte di lei, forse quella più irrequieta decide di andare avanti e di prendere la palla in balzo anche per scoprire i sentimenti di Jace. Prima ripensa al loro primo incontro: da lontano era riuscita a vedere i suoi occhi verdi, si erano guardati come due innamorati. In quel momento si era sentita un vampiro, come se così tanto lontana poteva lo stesso vedere benissimo quelle sfumature particolari.

Poi a casa sua quando aveva risentito la stessa emozione della settimana prima e un filo di vento le aveva sfiorato il viso e le aveva fatto venire un brivido mentre si guardavano di nuovo negli occhi.

Quando lui si era scusato per averci messo tanto per aprire la porta e lei fu colta da un grande imbarazzo, ripensando che prima si era affacciata alla sua finestra per sbirciare, (anche se poi non era riuscita a vedere niente perché era troppo alta).

Ripensa a quando lui l'aveva quasi cacciata dal suo salotto e a lei era preso un... Non sa spiegare bene cosa. Come un buco nel petto. Nel cuore. Prova angoscia, e non vuole andarsene nonostante ciò, vuole rimanere lì con lui.

Insomma è come se si conoscessero da una vita. Lei ha capito come è, sicuramente ci sono ancora molte cose da scoprire su di lui, ma sa anche di conoscerlo abbastanza da potersi fidare..

<<Perché queste domande?>> chiede Nicole.

<<Curiosità>> risponde Jace. Poi abbassa la testa, cerca di non guardarla in viso, specialmente negli occhi, se lo facesse probabilmente non riuscirebbe a resistere e le direbbe tutta la verità. Senza neanche accorgersene le sue mani hanno scompigliato i capelli.

Lei cerca di vedere cosa sta facendo, se sta piangendo. Sta seduto a testa bassa con le mani fra i capelli, sembra nervoso e non capisce cosa gli prenda. Ad un certo punto si alza dal divano e inizia a passeggiare di nuovo.

<<Jace>> dice Nicole cercando il suo sguardo <<Che ti prende? Devi dirmi qualcosa?>>.

Jace si ferma, rimanendo immobile di spalle a Nicole.

Lei vede solo il movimento delle sue spalle che si alzano e si abbassano per i respiri che si stanno facendo più profondi.

È sempre stata una ragazza sveglia, fa ipotesi sulle cose che le capitano e si da da sola delle spiegazioni, in quel caso pensa che quando una persona respira profondamente o sta per morire o è in ansia per qualcosa.

Non sembra che Jace stia per morire perciò opta per la sua seconda ipotesi. Da lì deduce che visto che parlano di quell'argomento può essere perché lui ricorda del loro primo incontro, che non è stato a casa sua.

Ma non ne è certa, deve averne la prova, deve riuscire a farlo parlare.

<<Ricordi il nostro primo incontro? >> azzarda Nicole.

Ogni sguardo [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora