<<Eccolo qui, il bassetto con gli occhiali alla Harry Potter >> ridacchia il bullo. Se ne sta in piedi con aria superiore davanti a Axel e Williams.
<<Lo lasci in pace?! >> sbotta Axel. Questo è il momento giusto, è ora di difendere il suo amico e di riuscire a persuadere il bullo, spera di riuscire a convincerlo a non prendere più in giro nessuno ma lui sa, che un bullo rimane pur sempre un bullo e fargli cambiare idea è difficile, ma spera almeno di riuscire a non fargli prendere più in giro Williams, chissà forse la prossima persona che attaccherà sarà più tosta e gli terrà testa.
<<Tu non ti intromettere>> ringhia il bullo allargando le gambe come in segno di possesso di territorio.
<<Devi lasciarlo in pace, devi imparare a conoscerlo è una persona fantastica>> insiste Axel.
<<Seriamente? Ma da che parte stai? >> chiede il bullo, sta iniziando ad alterarsi.
<<Dalla sua>> risponde Axel facendo cenno con la testa verso Williams che non ha ancora detto una parola, probabilmente se fosse stato per lui se ne sarebbe stato zitto e buono senza rispondere alla sua provocazione.
<<Come volete>> dice, per un attimo Axel pensa di esserci riuscito con quelle poche parole e che finalmente lascierà in pace il suo amico ma mentre sta facendo il saluto con la mano aggiunge <<ciao sfigato>>.
Quando il bullo è abbastanza lontano Williams finalmente trova il coraggio di parlare:<<ti ringrazio per avermi difeso ma purtroppo sono destinato ad essere preso in giro fino alla fine di questa scuola>>.
<<Non dire così>> prova a rassicurarlo Axel. Quelle parole gli fanno ribollire il sangue. Non è giusto che lui si sottometta a lui in quel modo, perché non reagisce? Non ha detto neanche una parola per tutta la conversazione solo quando si è allontanato ha parlato.
<<Probabilmente quando rientreremo in camera troveremo un altro biglietto>>. Quella è la goccia che fa traboccare il vaso.
Si volta e con passo svelto raggiunge il bullo, nel frattempo si rende conto di non aver mai chiesto a Williams se ha mai provato a esporre il suo problema al preside, forse lui risolverà tutto, ma ormai è troppo tardi, la rabbia dentro Axel aumenta, il tradimento di Nicole e Jace lo ha toccato troppo e ora si sente sensibile a tutto, anche nelle cose che non lo riguardano a pieno.
<<Adesso davvero basta!>> Dice Axel con il tono più calmo che riesce ad avere in quel momento, non vuole sembrare un pazzo, lo prende per una mano e lo gira a sé, poi vedendo gli altri studenti li vicino che iniziano a guardarlo allenta la presa. Vorrebbe tanto gridare:il bullo è lui! Non sono io!
Ma riserva questo pensiero per sé.<<Come scusa? >> chiede il bullo con superiorità. Poi da un'occhiata al polso rosso che Axel gli ha stretto.
<<Ho detto:basta>> ripete Axel scandendo bene tutte le lettere. <<ti piacerebbe se lo facessero a te? >> chiede <<sai cosa mi ricordi? Uno scoiattolo. Gli scoiattoli sono piccoli e insignificanti>> dice Axel. In realtà ama gli scoiattoli. <<forse i tuoi non ti danno abbastanza attenzioni, tuo padre non ti ha mai calcolato e tua madre era troppo impegnata con il suo lavoro e le sue cose per pensare a te, suo figlio. È per questo che te la prendi con quelli più deboli di te, per stare al centro dell'attenzione e sentirti importante e apprezzato da qualcuno>> conclude Axel.
Poi lo guarda e chiude la bocca, pensa di aver detto già troppo. Le cose sui suoi genitori l'hanno ferito e l'hanno fatto tornare al giorno in cui sono morti.
Sicuramente il bullo ha recepito il messaggio e dalla sua espressione capisce che forse le cose che ha detto sono vere.
Si sente quasi in colpa, non pensava che potesse essere ferito così tanto, non pensava che un bullo come lui potesse arrivare quasi a dover ricacciare indentro le lacrime che riempiono i suoi occhi per non rovinarsi la reputazione.
Il bullo senza rispondere e senza fare nessun cenno col capo si volta e se ne va a testa bassa.
Axel e Williams dopo circa un'oretta tornano in camera loro.<<Non ci posso credere guarda cosa c'è qui per terra! >> esclama Williams indicando una busta bianca per terra.
<<Strano>> dice Axel.
<<Pensavo che quello che avevo detto l'avesse colpito, evidentemente mi sbagliavo>> dice raccogliendo e aprendo la busta da per terra. Legge ad alta voce la sola parola che c'è scritta:
Scusa
<<Wow! Axel non so come ringraziarti! È merito tuo! Il bullo non è un tipo che ama scusarsi, lo hai sottomesso!>> esclama Williams ringranzolo più e più volte <<ora che il mio "problema" è risolto>> inizia Williams pronunciando la parola problema mentre con le mani fa le virgolette <<Ti va di raccontarmi cosa ti è successo? Sono molto felice che tu sia tornato ma pensavo che ormai avessi raggiunto la tua Nicole. Le hai dato il ciondolo? >> conclude Williams.
<<Non è la mia Nicole, è di mio fratello, comunque no non gliel'ho dato>> dice Axel.
Non gli dice di averlo buttato dove non può essere recuperato. Ci ha messo tanto per farlo, o perlomeno così c'è scritto nel biglietto che gli ha lasciato e lui lo ha gettato via così. Infondo non è un'informazione di vitale importanza.
Continua con il suo racconto spiegando all'amico tutto quello che è successo, poi in conclusione vedendo la faccia sconvolta dell'amico chiede:<<Ti va di vederci un film? >> poco dopo aggiunge <<magari non un romantico>> non vuole che Williams gli faccia domande, ma aveva veramente bisogno di raccontare a qualcuno quello che gli è successo.
Williams con la testa annuisce e va a prendere le cassette per decidere insieme cosa guardare.
STAI LEGGENDO
Ogni sguardo [In revisione]
Literatura KobiecaAppena scesa dalla macchina della sua migliore amica, davanti scuola, Nicole si concede qualche secondo per godere della fresca aria di libertà intorno a lei. All'improvviso i suoi occhi incrociano quelli di un ragazzo che, in mezzo alla folla di st...