Ogni sguardo [In revisione]

41.

Dove sono? Perché sono qui? Non ricordo nulla. Queste domande tormentano Nicole. Ricorda solo delle mani che la prendono in braccio, un profumo conosciuto, qualcuno che l'ha soccorsa... Un angelo. Ma soccorsa da cosa?...
Giusto! Il suo incidente. Ha avuto un incidente. Ma quindi sono morta?! O mio dio, no, no, noooo! La mia vita non può finire così, voglio tornare sulla terra fatemi uscire da qui... si dice.

Qualcosa distolse la sua attenzione da quei pensieri. Una figura davanti a lei, la stanza bianca che la circonda inizia a prendere forma.
Alle sue spalle si forma un piccolo comodino grigio con due cassetti chiusi, si avvicina e ne apre uno, il primo più in alto. Il suo "corpo" si è mosso da solo, meccanicamente, qualcosa le dice di sbirciare in quel cassetto e... Tira fuori il libro della giungla.

Pensava di averlo perso e non rivederlo mai più, quello è il libro che leggeva ogni sera suo nonno a lei e a... No. Non è possibile, questo libro è sigillato nella sua stanza, Nicole si volta e raggiunge di nuovo il centro della stanza che man mano inizia a prendere la forma di una T, gli oggetti iniziano a materializzarsi piano piano e poi sempre più veloce, affianco al comodino appare il letto col quercia, le coperte sono perfette stirate, sembra che sia stato appena rifatto, vede l'inconfondibile armadio blu con gli adesivi di Spiderman appiccicati su un lato, non ha il coraggio di avvicinarsi per controllare se al suo interno ci sono dei vestiti, vede le tende blu che con il sole fanno risplendere la stanza, la camera prende forma.

Crede di impazzire. Erano mesi che non entrava in quella stanza... Nella stanza di Liam, da quando lui è morto la camera è stata chiusa, nessuno ha toccato niente, tutto è rimasto come era, come Liam l'ha lasciato quando è uscito di casa e non è più tornato.

La chiave della sua stanza è stata messa in un posto sicuro, dentro uno scrigno riposto in una delle tante scatole in magazzino, dove non va mai nessuno.

E ora lei è al centro di questa stanza con la porta chiusa, ma come è entrat... Giusto, sono morta! Pensa. Non sa se le fa più paura il pensiero di sapere che probabilmente è morta o il pensiero di sapere dove è finita. È il paradiso? È l'inferno? O è un altro posto ancora sconosciuto agli umani? È tormentata da domande di cui non sa neanche una risposta e non ha nessuno a cui chiederlo.

Continua a girare su su stessa, forse facendosi girare la testa talmente cadrà a terra e in sogno qualcuno saprà darmi risposta

<<Ti prego dimmi dove sono, come faccio a uscire da qui, non voglio essere tormentata da tutto questo, sono all'inferno vero? Questa è una punizione perché mi ritieni responsabile di aver ucciso Liam? Vero? >> dice Nicole parlando al vuoto e alzando la testa perrivolgermsi all'alto. Ora che è qui sinceramente non sa più a chirivolgersi, non è mai stata una che crede in Dio, o perlomeno crede che esista qualcuno o qualcosa quissu ma non sa bene cosa.

<<Urla quanto vuoi ma qui non può sentirti nessuno>>dice una voce alle sue spalle, probabilmente è seduta sul letto a giudicare dalla provenienza e dallo scricchiolare del letto, la voce cupa e inorridita, tremendamente maschile, Nicole si sente di impazzire.

Si volta di scatto, spalanca gli occhi, i capelli le ricadono sul viso quasi a coprirle gli occhi ma non ha la forza di alzare le braccia per tirarli indietro.

Sente la bocca asciutta e il suo cuore sembra un tamburo, pensa di star per avere un infarto, non può essere vero, o forse lo è, non sa se essere tremendamente spaventata o tremendamente felice. Liam. Liam è seduto sul letto proprio davanti a lei, la sua inconfondibile voce, è seduto sul letto proprio nella stessa posizione di quando era... Vivo.

Quando lei andavo da lui e si raccontavano le sventure del giorno, proprio quando non aveva voglia di parlare con nessuno e lui rimaneva lì in silenzio a guardarla e con gli occhi parlavano, senza dire una parola lui la capiva, quando bastava un abbraccio per farle passare tutto.