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                        15 DICEMBRE

Axel dopo aver mandato un messaggio a suo fratello in cui lo avvisa che tornerà in Spagna, sale su un taxi e va all'aeroporto.

Non è stato difficile prendere le sue cose e partire al primo volo visto che ha dormito in hotel nelle ultime notti e che le valigie sono già fatte. Si guarda intorno.

Da una parte c'è una ragazza, di circa l'età sua forse, che saluta i genitori, probabilmente sta partendo per una vacanza da sola oppure sta andando in qualche college.

Più in là un ragazzo saluta la sua ragazza, o forse vista la loro età saluta la moglie, con un bacio.

Però ci sono anche tante altre persone sole come lui che si dirigono verso il check-in senza rivolgere uno sguardo o parlare con nessuno. Per un secondo, un solo secondo, desidera di avere suo fratello vicino a lui, hanno sempre viaggiato insieme non si sono mai separati e questo gli fa male.

Ora sta partendo senza neanche avergli detto "ciao" di persona. O forse "addio". Ma no, non è un addio, anche se la rabbia dentro di lui sta diminuendo se lui non volesse tornare mai, Jace prima o poi andrà a cercarlo.

Può essere testardo, presuntuoso e egoista quanto vuole, ma morirebbe per salvare suo fratello, entrambi morirebbero. E questo Axel lo sa bene.

Sale sull'aereo e si fa una bella dormita, recupera una parte del sonno che ha perso nei giorni precedenti, quando nello scomodo letto dell'hotel non era riuscito a dormire per le troppe emozioni che correvano dentro di lui, o forse per il materasso che era troppo duro. O entrambe le cose.

<<Prossima fermata Spagna, prepararsi all'atterraggio>> urla la voce dall'auto parlante. Axel apre gli occhi e inizia a prepararsi per scendere.

Quando arriva davanti la scuola è felice come il primo giorno, solo che ora, contrariamente a allora non c'è sua zia che lo incoraggia, adesso sa già cosa lo aspetta.

Ogni sguardo [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora