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8 OTTOBRE

<<Allora? Come ti è sembrata Nicole?>> chiede Axel a suo fratello, mentre prende una tazza, nel frattempo prende anche un coltello per tagliare il salame e inizia a farsi un panino.

<<È... carina>> risponde Jace scegliendo le parole con cura.

<<È molto più che carina>> puntualizza Axel.

Axel di solito a colazione beve solo un po' di latte ma questa mattina si è svegliato con una gran fame.
In verità ha anche sonno, la notte precedente non è riuscito a trovare una posizione comoda sul letto e l'idea di aver avuto Nicole Deveraux in casa gli faceva venire le farfalle nello stomaco. È un ragazzo particolare, i suoi gusti nel mangiare sono molto selettivi e il caffè ad esempio è una di quelle bevande che non gli piace. Un giorno aveva provato a prenderlo solo perché ne aveva un grande bisogno, ma ne era rimasto schifato.

Aveva già sentito parlare di Nicole ancor prima di averla incontrata, era il primo giorno di scuola e lui non conosceva nessuno, ma le voci su di lei correvano più del vento. Sa che ha perso suo cugino in un brutto incidente ma più di ogni altra cosa si è soffermato sulle voci della sua bellezza. I ragazzi della squadra di basket la chiamano "la barbie" , dicevano che è di una bellezza unica, e avevano ragione. Ma hanno dimenticato di dire anche quanto è gentile e unica la sua personalità. Axel in un primo momento non l'aveva riconosciuta, quando si erano scontrati, la ragazza corrispondeva alla descrizione. Possibile che mi fossi scontrato proprio con lei? Si era chiesto. Si. Ne aveva avuto la certezza quando lei gli aveva detto il suo nome.

Jace non ha mai raccontato ad Axel dell'incontro di sguardi che ha avuto con Nicole. Se glielo deve dire, questo è il momento giusto. Sta escogitando già il discorso nella sua mente quando nota il sorriso di Axel mentre parla di lei, è felice e innamorato.

Non se la sente più di spezzargli il cuore in quel modo. Non ci sono parole giuste per descrivere la situazione, può solo stare zitto e reprimere i suoi sentimenti.

Axel taglia un'altra fetta di salame facendo attenzione a non tagliarsi con la lama appuntita del coltello e da un morso al panino che ha appena finito di preparare. <<Cazzo il latte!>> esclama Axel accorgendosi di aver dimenticato il latte a bollire sul fuoco.

Prende i guanti per non bruciarsi e posa la pentola su tavolino, poi riversa tutto nella tazza. <<Ti è sembrata simpatica?>> chiede ancora eccitato perché suo fratello l'ha conosciuta.

<<Abbastanza>> risponde Jace. Cerca di parlare il più vagamente possibile.

Fra di loro c'è un momento di silenzio, Jace è lì in piedi davanti ad Axel che fa avidamente colazione, invece Jace non ha fame, lo stomaco gli si è chiuso e gli viene da vomitare al solo pensiero che entrambi si sono innamorati della stessa ragazza. Non vuole dividere Nicole con lui, la vuole tutta per sé, lei è la sua Nicole.

È egoista come pensiero, ma è la verità.

Jace però non vuole fare del male al fratellino di cui si è sempre preso cura, no. Non lo farà. Lascerà decidere a Nicole con chi dei due vuole stare.

<<Questo è il mio profumo?>> chiede Jace che ha notato già da un po' questo particolare odore.

<<Si>> risponde Axel.

<<Chi ti ha dato il permesso di prenderlo?>> chiede Jace scontroso, suo fratello non risponde e si rende conto di esser stato troppo aggressivo.
<<Sai che mi da fastidio quando tocchi le mie cose senza chiederlo>> dice Jace. Axel non risponde, sapeva già che gli avrebbe dato fastidio.

Ogni sguardo [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora