23 SETTEMBRE
Ok ce la posso fare, pensa Nicole appena sveglia. Oggi è l'ultimo giorno senza telefono e tutte le comodità che avevamo prima torneranno, insomma oggi finisce il mio progetto.
Di nuovo si è svegliata prestissimo, fa la solita routine: doccia, vestiti e un po’ di correttore sulle occhiaie, spazzola e via si parte.
Ormai si può quasi dire che si è abituata ad andare a scuola a piedi, ma le manca la quotidianità.
Scende in fretta le scale, da un bacio al fratello e esce, dalla porta gli fa un cenno di saluto con la mano, questa mattina si sente allegra, non ha tempo di fare colazione perciò si fermerà qualche minuto in un bar per mangiare qualcosa.
Entra, si volta alla sua destra e nel tavolo tondo all'angolo del bar vede Sophie e Kendal, un loro compagno di classe. Prende un cornetto al cioccolato, un caffè e li raggiunge.
<<Buongiorno Sophie, Kendal>> posa la colazione sul tavolo e da un bacio alla sua amica.
<<Cosa ti è successo Nicole, questa mattina ti vedo più allegra, molto più allegra>> nota Sophie.
Si, è molto allegra e sicuramente se ne sarà accorto tutto il bar visto che è entrata quasi saltellando e con gli occhi che sorridevano.
<<No niente tutto normale come sempre>> risponde a Sophie facendole cenno per farle capire che non è vero. C'è qualcosa ma non può parlarne davanti a Kendal.
E’ talmente entusiasta di raccontare la notizia alla sua amica che per un momento pensa di dire tutto davanti a lui. Può fidarsi? E’ davvero pronta a rischiare? Ci riflette qualche secondo e giunge a una conclusione: no.
Non può mettere tutto in ballo e rischiare che Kendal racconti a qualcuno del suo piano. Nessuno deve saperlo. Per fortuna Sophie capisce al volo
<<Kendal saresti così gentile da prenderci due ciambelle? Una con il cioccolato per me e una con la panna per Nicole>>lui senza esitare si alza. Si vede che Sophie non vede l'ora di sapere cosa ha in mente
<<Raccontami>><<Ho trovato il modo di contattare Axel>> inzia, poi si volta verso la cassa per accettarsi che il loro amico fosse ancora lì, dopo qualche secondo continua <<È da quando ho iniziato il progetto che ci sto pensando, oggi andrò a casa di Jace e visto che lui non vuole aiutarmi me la sbrigheró da sola>> Si interrompe e guarda di nuovo la posizione di Kendal con il terrore che tornasse da un momento all'altro <<Quando lui sarà distratto farò in modo di prendergli il telefono e chiamerò Axel, vedendo il numero del fratello, a meno che non ha litigato anche con lui, dovrà per forza rispondere e io cercherò di capire dov'è, perché se ne è andato così e perché non risponde alle mie chiamate>> conclude.
<<Sei un genio amica mia>> dice Sophie dandole il cinque e sorridendo.
<<Ragazze ecco a voi, di cosa parlavate? >> Kendal non sospetta nulla, non è mai stato tanto sveglio. C’è un momento di tensione in cui nessuna delle due sa cosa rispondere, si guardano.
<<Di trucchi, ci chiedevamo quale fosse più carino>> dice improvvisamente e genialmente Sophie tirando fuori dalla sua borsa due rossetti, uno rosa e uno rosso.
<<Quello rosa mi sembra più adatto>> dice Kendall esprimendo la sua opinione.
Nicole non ama molto le ciambelle, ma per reggere la scena ne mangia un po’, ogni morso lo manda giù a forza, ma Sophie, grande amante del cibo e vedendola in difficoltà stacca metà ciambella e l'aiuta a finirla.
Raccolgono le loro cose e si dirigono a scuola.
Il tempo cambia, il cielo diventa cupo e le nuvole nere, minacciano pioggia. Nicole spera che non piova altrimenti sarebbe un problema arrivare da Jace senza la comodità della macchina. Ha sempre amato questo tempo triste, le mette allegria, le piace restare seduta davanti alla finestra a guardare la poggia che scende violentemente e che picchietta sul vetro mentre scrive nel suo diario.
Ama stare sotto le coperte, al caldo, quando fuori la pioggia scatena l’inferno, si sente protetta. Nell'estate invece non ci vede niente di buono: la sabbia che entra ovunque e che non riesce a togliersi di dosso, se non con una lunga doccia, il caldo stressante che non la fa dormire la notte...
<<Nicole che stai guardando?>> chiede Sophie risvegliandola dai suoi pensieri. Era rimasta a fissare le sue scarpe mentre continuava a camminare.
Per tutto il viaggio è stata in silenzio, non si è neanche accorta di quanta strada avesse fatto, sono già a scuola, la prima ora è matematica.
Va nel suo armadietto e prende i libri. Si siede nel posto affianco a quello a cui è solito sedersi Axel, rimane a fissare il posto per qualche secondo finché un ragazzo non vi si siede, rovina l'atmosfera buttando i libri sul banco, facendo rumore e sedendosi al suo posto.
Cosa fai quel posto è occupato, alzati immediatamente! Avrebbe voluto urlargli Nicole.
<<Nicole alla lavagna>> la chiama la professoressa.
Non le è mai stata simpatica la dolce ragazza dai capelli biondi, ci sono tante altre persone che può chiamare invece trova sempre un pretesto per lei. Le chiede di fare un'esercizio per casa, ovviamente quello che non le è uscito.
Nicole prende il gesso e rimane con la mano alzata rivolta con la faccia verso la lavagna. Non sa cosa scrivere, il suo cervello cerca di elaborare le informazioni il più veloce possibile, si pente di non aver copiato quell'esercizio prima di entrare in aula.
Aspetta un suggerimento alle sue spalle, ma la classe è completamente in silenzio, impaurita dalla prof e anche un solo soffio di vento in quel momento si sarebbe sentito.
E’ impossibile che qualcuno riuscisse a suggerirle o addirittura che qualcuno ci provasse, nessuno avrebbe rischiato di farsi mettere un'insufficienza dalla professoressa.
L'unica è Sophie che avrebbe rischiato per lei, ma sfortunatamente è una capra peggio di lei.
<<Non sei capace? Il tempo sta scadendo>> mette ansia la professoressa.
Si sente il suo fiato sul collo che le dice di sbrigarsi, anche se è a diversi centimetri di distanza. Scrive quello che per lei ha più senso, anche se sa già di aver sbagliato.
Non vola una mosca quando il gesso picchietta sulla lavagna. La prof la rimanda a posto con un 2, dicendole di doverlo recuperare. Le prime ore, a parte quella di matematica, sono volate, ora rimane solo l'ora di italiano e poi Nicole finalmente può andare da Jace, per la strada avrebbe ripassato il piano, deve essere tutto perfetto.
La signorina Jones riconsegna i telefoni, ovviamente avrebbero potuto usarli solo da oggi alle 5, l'orario della scadenza di tutto, per ora sono spenti nelle loro mani. Solo i più onesti avrebbero rispettato l'orario, ovviamente visto che il progetto è una creazione di Nicole, lei lo avrebbe fatto senza dubbio.
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Ogni sguardo [In revisione]
ChickLitAppena scesa dalla macchina della sua migliore amica, davanti scuola, Nicole si concede qualche secondo per godere della fresca aria di libertà intorno a lei. All'improvviso i suoi occhi incrociano quelli di un ragazzo che, in mezzo alla folla di st...