Chapter 26

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Zulema's P.O.V.

Qualcosa a cui non ero stata abituata per anni era osservare le lenzuola al mio fianco sollevarsi ed abbassarsi nel ritmo più lieve del mondo. Il mio sguardo si posò sul corpo snello accanto al mio, liscio, lievemente abbronzato. Occhi rilassati e labbra socchiuse che rilasciavano il respiro più delicato mai sentito. M'incantai, come succedeva sempre realizzando che una ragazza come lei avesse scelto me.
La sua gamba destra s'intrecciava con le mie e il calore delle nostre pelli non si distingueva più. Ripensai alla nostra ennesima nottata d'amore e sembrava tutto così normale adesso. Sembrava tutto come doveva essere. Ogni giorno passato con lei mi portava a rifiutare l'idea di viverla nascosta dal resto del mondo. Non potrei che esserne grata, ma quello che avevo in mano, quello che avevo raggiunto con sforzo sarebbe andato a puttane se avessi fatto il minimo passo avanti. Il pensiero mi portò a sospirare e poggiare una mano sulla fronte. Non era la prima volta che la mia mente vagasse sulla questione, ma più spesso succedeva, più il senso di colpa mi mangiava gli organi.

"Amor...che hai?"

La voce addormentata della bionda mi fece voltare sorridendo.

"Buongiorno"

Le sussurrai mentre lei si stiracchiava tra le lenzuola che le coprivano poche zone del corpo. Mi sollevai poggiando un palmo sotto la mia testa e mi persi in un altro momento che forse avrei fatto fatica a vivere quanto avrei voluto.

"Buongiorno...tutto okay?"

Mi chiese.

"Sto bene..tu come hai dormito?"

"Come mai in vita mia"

Sospirò. Mi chinai stampandole un bacio sulle labbra, la mia mano scivolò sul suo fianco riscaldato e poi sulla sua schiena magra. Esplorai ogni centimetro di quella pelle sentendola mia. Ci separammo facendo combaciare le nostre fronti.

"Perché hai scelto me?"

Sussurrò scorrendo il dito sul mio mento, poi sulla mia clavicola.

"Potrei chiederti la stessa cosa"

Si lasciò cadere sul cuscino, occhi sul soffitto e le dita che giocavano ora con la mia mano.

"Non è la stessa cosa...insomma, tu sei tu..sei Zulema Zahir, quella che tutto il mondo conosce come la stronza più bella che esista"

"Sì, ma non è il motivo per cui stai con me..o almeno spero"

La sentii ridacchiare. Mi guardò con occhi stanchi iniziando a toccare i miei capelli.

"È vero, ma di certo ha aiutato..io non so cosa tu abbia visto in me"

"Allora spero che riuscirai a vederti con i miei occhi, un giorno"

Le stampai un altro bacio gustandola brevemente.

"Sei poetica"

Ridacchiò.

"Dovresti smetterla di sottovalutarti per una volta, Maca...non ti manca nulla. Accettalo e basta"

Continuai seria. La strinsi facendola avvicinare al mio corpo e ci abbracciamo per qualche minuto. Finii per sdraiarmi sul cuscino con il suo capo poggiato sul mio petto.
Di seguito poggiò il mento sul mio corpo osservandomi con attenzione.

"Que"

Chiesi sentendomi timida.

"I tuoi genitori abitano qui, vero?"

Sollevai gli occhi, poco stupita dalla domanda. Sapevo sarebbe arrivata una richiesta così. Volevo direttamente evitare che potesse uscirne qualcosa, volevo saltarla e basta.

Ma Io Voglio TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora