Zulema's P.O.V.
La vedevo mentre vagava per gli scaffali di un negozio di vestiti in cui ero stata praticamente forzata ad entrare, dopo che la bionda aveva insistito per venti minuti tra le lenzuola. Diceva avesse bisogno di fare shopping, che non lo faceva ormai da tempo, precisamente da quando avevamo rotto. E la cosa divertente era che non avevamo veramente affrontato il discorso della nostra relazione, neanche sapevo se fossimo di nuovo in una relazione, ma apparentemente non c'era stato il bisogno. Si era svegliata nel mio letto ed era fuggita a prepararmi una colazione abbondante per poi cercare di convincermi a raggiungerla qui, proprio in uno dei negozi che non avrei mai visitato senza una ragazza come lei al mio fianco, con le sue ossessione per i vestiti attillati e i collanti aderenti.
"Hm..y este?"
Mi chiese, portando un ennesimo vestito blu sul corpo.
"Te l'ho già detto, guapa. Devi spogliarti e indossarlo, altrimenti non posso giudicarlo"
Sbuffò e scosse la testa. Mi divertita flirtare con lei, anche quando non c'era la necessità di farlo.
"Seguimi nel camerino, allora"
Rimasi stupita, il mio sopracciglio si sollevò mentre cercavo di capire se fosse seria. Lo era, la vidi sculettare verso quelle piccole quattro mura e chiudere la tendina alle sue spalle. Le commesse apparivano occupate con altri clienti, investigai ogni angolo di quel negozio chiedendomi se si trattasse di una buona idea, ma non avrei resistito a lungo con il pensiero che mi aspettasse lì.
Risi tra me e me, portando una mano sul viso mentre poggiavo su uno degli scaffali. Mi guardai di nuovo intorno, poi non persi altro tempo inutile. La raggiunsi quasi in punta di piedi. Aprii la tendina trovandola in intimo a pochi centimetri da me. La chiusi dietro di me con lentezza, senza staccare gli occhi dal suo corpo lievemente abbronzato. Mi faceva impazzire il modo in cui facesse finta che non fossi lì. Come il suo corpo continuasse a muovere e piegare quel vestito per provarlo, ma il ghigno sulle sue labbra dicesse tutt'altro. Le spostai i suoi capelli biondi dal collo, poi ci strofinai la punta del naso, mentre il suo profumo faceva il resto. Dopo aver sorriso timidamente, Macarena afferrò il vestito dai suoi piedi per farlo arrivare alle spalle. Ora la guardavo con le mie mani nelle tasche, chiedendomi come fosse possibile che avesse deciso nuovamente di cadere tra le mie braccia."Smettila con quello sguardo e chiudimi la cerniera"
Rise..ed io scossi la testa, alzandole la cerniera mentre teneva i suoi capelli alzati.
"Joder, tenías razón, ti sta una meraviglia cariño"
"Che ti prende stamattina?"
Continuò ridacchiando, lasciando scivolare le mani sui suoi fianchi. Dopo due minuti ad osservarsi forse convinta o forse no, tolse via l'indumento e indossò nuovamente il suo paio di jeans con la sua camicia bianca. Incapace di starle lontano, poggiai il mio corpo al suo, percorrendo il suo ventre con le punta delle dita, dirigendomi sempre più giù. Le stampai un bacio sul collo, e cercai di morderla, ma la sua voce mi fermò.
"Quando ti ho chiesto di seguirmi non intendevo fare l'amore nel camerino, Zulema"
La sua mano poggiò sulla mia, ancora troppo felice di star raggiungendo l'inizio di quegli slip.
"No?"
Sussurrai sul suo collo, cercando di liberarmi dalla sua presa, ma non volle saperne. Invece, portò il mio dito tra le sue labbra facendolo convertire in un vero e proprio lecca-lecca. Rimasi ipnotizzata dalla sua bocca, finché non terminò la tortura con uno schiocco.
"No"
Sussurrò. Si voltò, mi diede un bacio casto, e uscì da quello spazio minuscolo con il vestito tra le mani, probabilmente ridendosela da sola mentre il mio ventre era ancora in fiamme.

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Ma Io Voglio Te
RomanceZURENA AU- Zulema Zahir, capo di una delle imprese più conosciute di Madrid, comincia il suo percorso in qualità d'insegnante nell' European School of Economics della città. Macarena è invece l'alunna modello che tutti desiderano, con piani precisi...