Maca's P.O.V.
Non avevo mai sentito la voce di Zulema così. La rabbia, il nervosismo, l'agitazione che si percepiva mi fecero capire che lo sapeva. Sapeva del bacio che Fabio mi aveva dato. Dico così perché era stato proprio lui a baciarmi in un attimo, senza che avessi neanche il tempo di guardarlo negli occhi. Mi chiedo se sia stata lei a vedere il ragazzo poggiare spudoratamente le sue labbra sulle mie. Se però avesse visto l'intera scena, si sarebbe anche accorta di come lo avevo spinto indietro subito dopo, incazzandomi per l'indecenza del suo gesto. Gli avevo gridato in faccia pregandolo di non farlo mai più, camminando via da lui. Ero stata chiara riguardo le mie intenzioni con lui, ero stata chiarissima riguardo il fatto che fosse un suo vantaggio che potesse accompagnarmi a casa alcune sere, come amico. Anche Yolanda mi aveva detto più volte di prendere distanza da Fabio, sapendo ormai di me e Zulema, e che altrimenti avrebbe fatto qualcosa di cui mi sarei pentita. Ed eccomi qua, con il cellulare all'orecchio e le mani che mi tremano.
Ecco cosa mi porta essere troppo buona con chi ho intorno. Il terrore di ciò che possa aver provato la mora mi fece esitare a risponderle."Sono a casa"
"Allora scendi. Sto passando"
E con quello chiuse. Era imbestialita. Lanciai il cellulare sul divanetto. Grazie al cielo nessuna delle mie amiche si trovava a casa, mi ero divisa da loro dopo che Fabio si era offerto di accompagnarmi. Sospirai e passai per lo specchio assicurandomi di rimanere decente, nonostante quasi sudassi e tremassi per l'ansia. Mi sentivo terribilmente in colpa dopo aver sentito soltanto il suo tono di voce, confrontarla sarebbe stato ancora peggio. Cinque minuti dopo scesi le scale, percorsi due vichi ritrovandomi al nostro. Zulema era di spalle con una sigaretta in mano, quando mi sentii si voltò. Mi guardò, le sue labbra si muovevano in continuazione come se stessero lottando per non far uscire qualche insulto cattivo. Deglutì più volte, facendo tiri troppo frettolosi. Era più nervosa di me, perciò mi ci avvicinai, ma lei si allontanò immediatamente.
"Zulema.."
"Lo hai baciato"
"Mi fai spiegare?"
"Che cazzo c'è da spiegare?...ti ho avvisata mille volte, ma non ti è fregato nulla apparentemente"
Sputò spalancando gli occhi. Mi irritava vederla così.. soprattutto ora, che era per causa mia.
"Chi te l'ha detto?"
Non mi rispose, anzi, tornò a darmi le spalle. Le poggiai una mano sulla schiena, ma si spostò bruscamente.
"Saray, Saray ti ha vista sbaciucchiarti con quell'imbecille"
Scossi la testa, capendo che non avrebbe inteso facilmente ciò che era successo.
"Zulema, mi guardi?"
"No, non ci riesco Macarena..."
Le sue parole mi fecero ammutolire.
"Abbiamo fatto bene a non ufficializzare tutto quello che c'è..c'era tra noi due"
Disse, indicando lentamente me e lei.
"Potevo evitare di perdere tempo però"
Continuò, sorridendo con sé stessa. Era chiaramente ferita. Quando voleva mostrarsi meno vulnerabile diventava super orgogliosa. Super mossa Zahir.
"Mi ascolti?!"
Le urlai contro, consapevole che avrebbe continuato a punire quello che avevamo costruito. Finalmente mi guardò, scrollò le spalle, come da portarmi ad aggiungere quel misero dettaglio che forse, forse avrebbe potuto aggiustare le cose.

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Ma Io Voglio Te
RomanceZURENA AU- Zulema Zahir, capo di una delle imprese più conosciute di Madrid, comincia il suo percorso in qualità d'insegnante nell' European School of Economics della città. Macarena è invece l'alunna modello che tutti desiderano, con piani precisi...