Zulema's P.O.V.
"Hmm..continua"
La voce della bionda mi guidava mentre la mia lingua le percorreva il ventre. Le sue mani stringevano le ciocche dei miei capelli e io la sentivo inarcarsi sotto al mio peso.
Con l'orlo delle sue mutande tra i denti, spostai il mio sguardo sul suo. Continuo a rimanere stupefatta da quanto cazzo sia bella la mia ragazza."Non ti azzardare a fare la dolce adesso"
Ridacchiai per la sua astuzia, che aveva chiaramente notato il mio ennesimo momento di realizzazione in cui mi innamorai nuovamente di lei. Le stampai un altro bacio sulla pancia e continuai il mio viaggio verso la sua intimità impaziente.
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Sentivo le palpebre troppo pesanti per aprirsi attaccati dai raggi del sole. Sapevo che avrei dovuto chiudere quelle maledette tende. La mia mente si spostò verso il tocco caldo sul mio ventre. Il braccio di Macarena mi stringeva a sé, un sorriso mi crebbe sulla bocca. Con delicatezza mi voltai, trovandola lì come un piccolo cucciolo addormentato. Questa donna mi ha sotto il suo incantesimo, e io non posso fare altro che restarne vittima con tutta la mia volontà. La amo da morire.
La mia mano le spostò lentamente le ciocche bionde dal viso, un sospiro leggero le lasciò le labbra e le immagini della sera precedente mi tornarono in mente portando calore in tutto il mio corpo. Io e Macarena eravamo capaci di fare l'amore tutta la notte, sembravamo batterie ricaricabili capaci di ricominciare dopo brevi pause. Percorsi la sua clavicola con la punta del dito, memorizzando ogni centimetro del suo corpo. Passai alla spalla e al suo fianco, accompagnata dal suo respiro calmo che le faceva sollevare il petto in un ritmo capace di cullarmi. I miei occhi passarono su tutto il suo corpo completamente nudo..e mio.
"I miei occhi sono qui, profe"
Eccola lì, la sua voce da piccolo ghiro. Imbarazzata alzai lo sguardo incontrando i suoi occhi verdi.
"Non resisto"
Si chinò baciandomi sulle labbra, e io ne approfittai chiedendo accesso con la mia lingua. In poco tempo Macarena era a cavalconi su di me, e potevo sentire ogni angolo della sua pelle sulla mia. Le nostre lingue lottavano, e i suoi fianchi cercavano piacere accompagnati dalle mie mani.
"Non...non vuoi un po' di colazione?"
Cercai di chiederle tra baci.
"Sei tu la mia colazione"
"M-maca"
"Uf..sei una guastafeste, lo sai?"
La bionda sbuffò allontanandosi da me, non prima che le dessi una pacca sul sedere facendola ridere. Indossai la mia T-shirt e andai al piano di sotto per preparare qualche pancake.
"..come profumi sempre così?"
Le braccia della bionda mi stringevano da dietro mentre mi impegnavo a non far bruciare il contenuto nella padella.
"Avevi dubbi?"
Iniziò a tracciarmi baci sul collo. Macarena sembrava dieci volte più vogliosa del solito, ultimamente. E mi andava più che bene.
Mangiammo insieme al tavolo, scambiandoci occhiate e sorrisi maliziosi, finché non finimmo e lei si alzò afferrandolo il piatto nonostante la mia insistenza.
"Ho una cosa da proporti.."
Mi avvicinai al suo corpo coperto soltanto da un abito da notte troppo corto, tracciando le mie dita sulle sue cosce.

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Ma Io Voglio Te
RomanceZURENA AU- Zulema Zahir, capo di una delle imprese più conosciute di Madrid, comincia il suo percorso in qualità d'insegnante nell' European School of Economics della città. Macarena è invece l'alunna modello che tutti desiderano, con piani precisi...