Chapter 31

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Two months later

Maca's P.O.V.

"E adesso le alunne dell'ultimo anno!"

L'applauso della folla fece sì che un'altra ondata d'ansia mi scombussolasse lo stomaco. Aggiustai la mia divisa e presi un altro respiro. La mano di Rizos raggiunse la mia, così la strinsi offrendole un sorriso. Anche lei, accanto a me e a Yolanda, rimaneva dietro la quinte con le spalle dritte, pronta a percorrere quel palco con gli occhi di una centinaia di persone addosso.

Sembrava il secondo giusto per fare un passo verso Sandoval che rimaneva ad intrattenere il pubblico, ma la mia mente stava da tutt'altra parte. Pensavo ai miei anni in quell'università, a come abbia stretto con le mie migliori amiche, alle storie con Valbuena, quelle con Fabio, il ballo...Zulema.
Mi aveva lasciata via messaggio, un messaggio strano. Sembrava che anche tramite un testo scritto si percepisse la sua esigenza, il suo bisogno di scappare un po' dalla trappola che stavamo vivendo. All'inizio ammetto di averle scritto le cose più brutte che mi potessero saltare per la testa, perché mi apparve solo menefreghista da parte sua..un modo per stare bene da sola e levarsi dalle spalle ciò che avevamo costruito, forse perché ormai era davvero troppo pesante. Poi, però, dopo ore insonni a rigirarmi tra le coperte, avevo capito la mente di Zulema in quel momento. Quello in qui aveva accettato l'offerta di lavoro ad Oviedo. Sperava di allontanarsi per un po', perché starmi vicina senza avermi la torturava..ed ero stata io menefreghista a non accorgermene prima. Ancora adesso, mente mi laureavo, quasi sudavo chiedendomi se fosse questo il motivo del suo ennesimo addio tremendo. E se avesse deciso di mollare tutto, una volta per tutte?..
Abbassai gli occhi prendendo un altro respiro. Le mie unghia affondavano sui miei palmi cercando di trattenere la mia testa dal vagare oltre. Questa sarebbe stata la mia giornata, non avrei appesantito il mio stato in altre maniere se non con qualche bicchiere e qualche ballo con gli altri compagni.

"Grazie per averci accompagnati e aver dato un esempio perfetto del nostro insegnamento nell'università"

Sandoval allungò le sue braccia verso di noi, dandoci finalmente la possibilità di avanzare sul palco. Qualche secondo e gli applausi inondarono nuovamente le mie orecchie. Mi voltai per incontrare di nuovo i volti entusiasti delle mie amiche. Venne chiamato il mio nome, come se fossi su un podio mi trovai lì sopra con quel cappellino buffo sulla testa e un sorriso commosso sulle labbra. Mi diedero il documento che strinsi prima che mi scattassero la foto. Lì guardai nel pubblico notando mio padre con le lacrime agli occhi e mia madre con i suoi fazzoletti tra le mani. Román applaudiva orgoglioso in piedi. La mia famiglia era arrivata qui per me, ed era lì a celebrare i miei traguardi. Li osservai dandogli un cenno, le prime lacrime si fecero strada sulle mie guance. Sembrava tutto perfetto, e forse lo era davvero, credevo.
Stavo per tornare a sedermi su una di quelle sedioline di plastica, finché il mio sguardo non cadde sulla fila di dietro, dove gli occhi orientali della donna che amavo mi aspettavano con ansia.

Socchiusi le labbra per l'enorme sorpresa che mi ritrovai davanti. Il sogno che aspettavo era lì per me. Tipica attitudine esperta, mani nelle tasche. Era tornata per me, per darci il lieto fine che meritavamo..e cazzo se ne avevo bisogno. Ora ero diventata una cascata senza freni, il mio viso era paffuto e rosso e non me ne frega nulla. Mi voltai verso Sandoval stringendogli la mano e mi sedetti. Guardandola di nuovo, notai il sorriso che aveva sul viso a causa della mia reazione. Strinsi le labbra guardando il palco di legno, cercando di nascondere la mia voglia tremenda di scendere e stringerla a me. Mancavano pochi minuti e sarebbe successo. Me e Zulema, ufficialmente insieme davanti agli occhi del mondo.

Sbattevo le mani per congratulare entrambe Rizos e Yolanda, che, come me, si erano meritate quella vittoria ed osservavano elettrizzate le loro famiglie tra la folla. Yolanda aveva notato Zulema alzata nell'ultima fila, e aveva cercato di gettarmi un'occhiata impressionata alla quale avevo risposto ridendo.

Ma Io Voglio TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora