Zulema's P.O.V.
"L'ultimo"
Helena insisteva, afferrandomi il bicchiere per farlo riempire un'altra volta. Non ero sicura di quanti ne avessi bevuti, non ero neanche sicura di come fossi arrivata a farmi convincere così facilmente da lei. Volevo soltanto che finisse tutto al più presto e avere il tempo per guardare il cellulare. Non aveva vibrato o suonato, stranamente, ma morivo dalla voglia di ricevere la buonanotte della biondina, con la sicurezza che l'avrei vista l'indomani.
"Dopo questo vado, Helena"
Le risposi, prendendo il drink dalla sua mano, una volta che tornò con un sorriso elettrizzato sul viso.
"Cos'è tutta questa fretta?"
"Non giocare con me. Ho una vita, ti ricordo"
Le risposi bruscamente. Ormai non esisteva del pentimento nel modo in cui la trattavo. Aveva già fatto abbastanza, soltanto per sentirsi meglio con sé stessa.
"Rilassati, Zulema...avrai tempo per Macarena"
"Non dovrei essere qui a perdere tempo con te, questo è il problema"
"Perdere tempo? È un drink con un'amica"
"Mi prendi in giro?"
Le chiesi, sorseggiando la vodka, sentendola scorrere nella mia gola come fuoco.
"Il tuo comportamento ti sembra quello di una cazzo di amica?"
Le sussurrai. Mi chinai sul tavolo in modo da farmi sentire meglio. La musica in quel locale non era solo pessima, ma stava per farmi esplodere la testa.
"Sei sola, Helena, e io non posso aiutarti"
Le dissi. Alzai le sopracciglia, cercando di farle capire che quella fosse la verità, nessun'altra. Mi veniva dietro da almeno quattro anni, la sua insistenza aveva raggiunto un culmine che non mi permetteva più di vederla sotto la stessa luce di prima. Non era neanche più innocente quanto la ragazza poco ribelle che conoscevo, mi aveva fatto del male per i suoi fini.
Cercò di mostrarsi impassibile davanti alle mie parole, ma ci riuscì scarsamente. Sapevo quando stesse per piangere, perché non sarebbe stata la prima volta che lo faceva davanti a me. Spesso bussava alla mia porta con gli occhi bagnati, senza spiegarsi si scagliava sulle mie braccia, e io mi sentivo intrappolata..senza scelta. Mi chiedevo se ne avesse mai avuto abbastanza anche lei. Perché lo era, è abbastanza. Il nostro periodo è finito tanto tempo fa, tutti i suoi tentativi, ormai, non facevano altro che farmi cambiare l'immagine di lei che avevo una volta."E pensi di poterti aiutare con una ragazzina che ha vent'anni in meno di te?"
Mi dispiaceva vederla ancora impegnata a ferirmi, perché sapeva bene che non ci fosse nessun' altra via d'uscita. Non lo accettava. Strinsi le labbra e sospirai. Per un attimo pensai di lasciarmi cadere su quella sedia, perdendo il filo di quel discorso un'altra volta ancora, ma non lo feci. Ero con Macarena, e tutto questo doveva finire.
Decisi di allungare lentamente la mia mano e prendere la sua, che rimaneva incastrata con l'altra sul suo petto."Vai avanti, per favore"
Quasi la supplicai con occhi teneri, perché non le volevo male. Non potevo. È stata un capitolo della mia vita..ma un capitolo ormai chiuso.
Helena abbassò lo sguardo, sfilando le sue dita dalle mie e iniziando a giocherellare con le sue unghia."Guardami"
Lo fece, mi osservò proprio quando una lacrima le scese sul viso.
"Puoi minacciarmi, puoi ferirmi..ma non cambierà niente. Sta a te voltare pagina"
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Ma Io Voglio Te
RomanceZURENA AU- Zulema Zahir, capo di una delle imprese più conosciute di Madrid, comincia il suo percorso in qualità d'insegnante nell' European School of Economics della città. Macarena è invece l'alunna modello che tutti desiderano, con piani precisi...