Chapter 47(🦋)

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Maca's P.O.V.

Le sue mani ad avvolgermi i fianchi, il suo respiro, il suo profumo alla vaniglia e alla sigaretta, le sue labbra calde su tutto il mio collo, e intanto mi sorprendevo di come avessi resistito a tutto questo per tre mesi.

"Ya, Zule..togliti il completo"

"Calla"

Disse mordendomi la spalla, mentre era ancora infilata tra le mie gambe e il mio corpo sbatteva violentamente sulla scrivania di quel camerino dove improvvisamente mancava l'aria. Le mie mani cercavano un modo per aggrapparsi allo specchio alle mie spalle, ancora ornato di mille parrucche attaccate e qualche sticker degli studenti di primo. Sembrava stessimo già nel mezzo di una serata di sesso, mentre stava ancora cercando di levarmi quella gonna. Io rimanevo preda dei suoi ordini, quando Zulema era chiaramente senza controllo e pronta a farmi sua non c'era altro da dire, niente da aggiungere, niente con cui oppormi, perché non ne avevo mai la minima intenzione.

Mi era mancata...e così tanto che i nostri corpi non facevano neanche un po' di fatica nel mostrarlo. Si erano chiamati come calamite per le ultime settimane, percorrendo con attenzione il filo che divide la provocazione dalla verità che non avevamo il coraggio di gridarci contro. Forse perché infondo ci divertiva, perché era così che ci eravamo conosciute, così che eravamo finite per amarci davvero.
Le mie dita strinsero i suoi capelli una volta che scese sul mio ventre, mentre le sue l'aiutarono ad allargare quella cravatta che sembrava toglierle il fiato. La lanciò verso un angolo della camera per poi liberare il primo bottone della camicia. Si muoveva in continuazione senza darmi tregua, così cercai di aiutarla portando le mani sul tessuto bianco. Lì sembrò tornare in sé. Mentre sbottonavo lentamente, le sue pupille puntarono le mie e il suo respiro portava il suo petto a muoversi con più lentezza.

"Que..non guardarmi così"

Le dissi, portandola a sorridere. Le tolsi prima la giacca che portava, poi le sfilai la camicia, rivelando la sua pelle colore latte e il suo reggiseno quasi sportivo. Non era una tipa da intimo troppo femminile, non lo era mai stata. Nel frattempo continuava con quello sguardo malizioso sul mio viso, tanto che non osavo ricambiare..continuavo a strofinare il palmo della mia mano sul suo torace, poi sul suo ventre. È bella. È proprio bella e nessuno ancora aveva avuto la più piccola possibilità di superarla. Aveva qualcosa di unico. Poi mi chiedevo come potesse amare me.

Come mai me?

Ricordo quando ci facemmo questa domanda a vicenda, a Segovia, tra le lenzuola, e nessuna delle due era stata capace di dare una risposta logica, se non una frase troppo amorosa..perché troppo innamorate. Se penso di nuovo a quel giorno, mi rendo conto di quanto sia cambiato tutto il nostro percorso. Abbiamo avuto mille ostacoli a causa dell'origine della nostra realzione. Siamo arrivate a detestarci, deluderci, ma amarci così tanto soprattutto per i nostri difetti. Quindi sì, era cambiato tanto, ma anche poco quando ci si riferisce a ciò che ancora ci unisce come dal primo giorno. Io e Zulema, io e Zulema ancora più innamorate. Era sempre stato quello.

"Stai fissando, profe"

Ripetei, senza incontrare i suoi occhi e sollevandomi per stampare un bacio sulla sua clavicola. Dopo che lo feci sentii la sua mano afferrarmi i capelli, forzandomi a ritornare nella mia posizione precedente, schiena sullo specchio e le mie mani pronte a sorreggermi per lo tsunami che mi avrebbe creato dentro. Non aveva intenzione di fare la sentimentale, né di cedersi, aveva chiaramente voglia di farmi realizzare per l'ennesima volta che fossi solo per lei, e che solo lei fosse lì per me, a farmi sentire come solo lei ne era capace.

"Non ti stupire, rubia"

Sussurrò, inginocchiandosi lentamente tra le mie gambe e posando le mani sulla pelle blu, sfilando finalmente quella maledetta gonna. Ero in mutande davanti a quegli occhi orientali e tremavo. Cercai di sollevarmi meglio sui gomiti, ma il bacio che lasciò sulla mia intimità mi rese difficile persino aprire gli occhi.

Ma Io Voglio TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora