Three months later
Maca's P.O.V.
Erano passati tre mesi da quando avevo deciso di iniziare a lavorare con Zulema. Tre mesi da quando finivo con documenti tra le mani concentrandomi nelle ore del mattino. Tre mesi in cui seguivo le istruzioni di Saray e la mia ragazza per dare il mio meglio nel settore. In cui avevo vissuto in casa con lei, tre mesi passati tra uscite fuori, spesso anche con i miei, o tra pomeriggi sotto il sole caldo estivo che batteva sulla sabbia di Valencia. Mi aveva spiegato chiaramente che un lavoro come il suo avesse continuamente bisogno di programmazione ed attenzione, per questo l'estate non era mai considerato un periodo di pausa per la sua mente perfezionista. Anche quando tornavamo dalla spiaggia dopo le otto di sera preferiva chiudersi per un paio d'ore nel suo studio e chiamare Saray per dedicarsi agli ultimi documenti. Era difficile distrarla dal suo mondo, a volte ci riuscivo perché avevo una voglia matta di spendere la serata con lei al mio fianco, o perché avevo davvero bisogno di sentire la sua pelle contro la mia. Ecco, in quelle occasioni sapevo di poterla convincere sempre. Finivo per bussare alla sua porta in intimo e vederla chiudere il suo computer, portare gli occhiali sulla testa e stringere le labbra. Poi finiva per chiedermi di raggiungerla e sedermi sulle sue gambe. Il resto veniva fantasticamente da sé, com'era sempre successo. Il sesso con Zulema non potrà mai smettere di essere soddisfacente, è ormai sicuro per me dopo tutto questo tempo insieme. L'unico problema era che ormai quelle circostanze erano più che rare. Più ore alla scrivania che a letto.
Più usuali erano, invece, le serate in cui non avevo neanche la voglia di chiederle come stesse andando il lavoro. Sapevo fosse ansiosa per i nuovi programmi universitari che stava pianificando con Miranda ogni settimana. Nel giro di pochi giorni avrebbe occupato il posto da insegnante e, come sempre, doveva avere tutte le carte in regola. D'altro lato era capitato ormai troppe volte che mi sentissi ignorata da lei per la sua ossessione con il lavoro. Quando mi fece sapere della proposta di Miranda mesi prima l'avevo previsto perché la conosco. So che quando fa qualcosa la deve fare con la precisione più dettagliata del mondo, altrimenti pensa che non ne valga la pena. Tuttavia, pareva che quella dedizione nei miei confronti di mesi prima stesse quasi diventando trasparente..e questo mi terrorizzava tantissimo. Non ero disposta a lasciarla così distratta, e spesso finivamo per litigare a riguardo. Questa era una di quelle sere. Stringeva le labbra con le sue dita dopo aver cercato di giustificare un'ennesima volta l'importanza di quelle ore davanti al PC mentre la mia voce le gridava contro. Le mani posarono sui suoi fianchi e io non volevo guardarla nel viso. Rimanevo poggiata sul marmo della sua cucina che ormai conoscevo a memoria.
"Macarena, stai ingrandendo la questione"
"Ah sì?.. è almeno la decima volta che facciamo questo cazzo di discorso, Zulema. Mi pare normale che diventi più grande se non lo affrontiamo, no?"
"L'abbiamo affrontato mille volte"
Sospirò e io la guardai incredula. Che finale aveva mai avuto questo discorso? Nessuno. Era sempre una frase cattiva contro l'altra, mai una conclusione che potesse dare pace.
"Sei incredibile..davvero"
Sbuffai cercando di recarmi in bagno, ma si mise davanti a me bloccandomi il passaggio.
"Non fare così"
"Che cazzo vuoi che faccia?..mi scoppia la testa"
"Maca.."
La guardai, ma ovviamente non disse nient'altro. Abbassai lo sguardo sentendo le lacrime negli occhi. Ormai sembrava una cosa abituale e a dirla tutta..iniziava a distruggermi.
"Se ci tieni non chiuderti in quella maledetta camera"
Le dissi decisa. Vidi la sua mascella sforzarsi. Davvero le costava così tanto?

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Ma Io Voglio Te
RomanceZURENA AU- Zulema Zahir, capo di una delle imprese più conosciute di Madrid, comincia il suo percorso in qualità d'insegnante nell' European School of Economics della città. Macarena è invece l'alunna modello che tutti desiderano, con piani precisi...