Chapter 50

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Zulema's P.O.V.

Quel pomeriggio io e Macarena facemmo l'amore come mai era successo prima. Rimanemmo tra le lenzuola per ben due ore e mezza prima di stancarci e cadere stremate una accanto all'altra. Ebbene sì, dopo un mese di pianificazione e indecisione, ero riuscita a chiederle di sposarmi. Miranda, Saray, Rizos, Yolanda..erano tutte al corrente della mia scelta. Mi avevano supportata quanto potessero, sia via messaggio che passando per lo studio dandomi qualche consiglio. L'idea di proporre davanti alla classe non era stata di certo un'opzione per cui avevo optato autonomamente, eppure aveva funzionato come non mi sarei mai aspettata. Insomma, nulla della sua reazione era qualcosa che mi sarei potuta immaginare. I suoi occhi, la sua voce spezzata, e tutto ciò che contenessero quegli sguardi tra gli applausi dei miei alunni. Per una come me, era stato alquanto imbarazzante chiedere ai miei studenti di fare parte del mio piccolo progetto misterioso, ma non avevo esitato ad appoggiarmi ed esultare quando lo avevo proposto con gli occhi bassi e le mani che giocavano con una penna.

Sentire quel suo era stata una nuova rivelazione per la nuova Zulema. Non potevo credere di essere stata così fortunata, non potevo credere che avesse scelto me per sempre. Mentre pianificavo la proposta, pensavo a quanto fossi elettrizzata e ansiosa nello stesso momento. Chiedevo a Saray se stessi facendo una cazzata, se fosse troppo presto per una ragazza come Macarena. Lei sapeva che fosse la prima volta per me in una relazione, in cui ero arrivata alla convinzione di voler spendere il resto della mia vita con quella persona. Mi aveva guardata, mi aveva abbracciata e mi aveva detto di star zitta e continuare a progettare la pazzia che avevo in testa. Io non avevo disobbedito o detto il contrario, perché anche se ero insicura per il minimo rischio di rifiuto, volevo mettere tutta me stessa in quella decisione. Lo volevo fare perché in quell'anno e mezzo Macarena era diventata letteralmente la mia unica certezza. Niente in vita mia era così profondo e puro come l'amore che provassi nei suoi confronti. E non avere dubbi riguardo ad una questione così, avere un amore così chiaro e persistente nel tempo, era ciò che mi dava tutte le forze necessarie.

Dopo quel pomeriggio, accarezzavo il fianco nudo di Macarena. Lei era attaccata al mio corpo, di spalle, e sentivo ogni sua curva aderire perfettamente sulla mia pelle. Guardavamo il tramonto dalla finestra della camera da letto, e io spesso mi chinavo a baciarle la spalla o il collo, o semplicemente ad annusarla perché cazzo, ero preda dei suoi profumi. Notai come guardava ancora la sua mano snella, ora ornata di quell'anello che avevo scelto dopo giorni e giorni di indecisione. Rizos mi aveva seguita nella gioielleria consigliandomi quale fosse quello più adatto e, sebbene fosse una ragazza di troppe parole, avevo apprezzato infinitamente il suo aiuto.

"Te gusta..mi amor?"

Le chiesi, spostandole i capelli dal collo e baciandola la zona.

"Claro... tutto questo mi piace, sembra ancora un sogno"

Disse. Si voltò e mi accarezzò il viso.

"Non vedo l'ora di spendere la mia vita con te"

Quasi mi commossi per le sue parole. Non le risposi, decisi solo di abbassarmi abbastanza da afferrare le sue labbra con le mie. Iniziammo di nuovo a scontrarci tra noi, Macarena si sedette su di me gemendo nella mia bocca. Avremmo continuato se la suoneria irritante del suo cellulare non avesse interrotto tutto. Le stringevo il sedere e la sentivo su di me, poi decisi di mugugnare sulle sue labbra.

"Prendi il cellulare"

Sospirai, ma lei si gettò nuovamente su di me, inziando a strusciarsi sulla mia pelle e provocandomi mille vibrazioni per il corpo. Avrei ceduto, ma quell'aggeggio del cazzo continuava. La notizia del suo avrà già fatto il giro di casa sua.

Ma Io Voglio TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora