Capitolo 25

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Rain.

Wendy

Si è finalmente decisa a dirmi la ragione dietro il suo strano comportamento. Ne sono in qualche modo sollevata anche se, qualcosa dentro la sua esitazione mi colpisce. Si alza dal letto e comincia a camminare avanti e indietro dentro quella stanza che, al momento, anche a me sembra piccola e non ne capisco il motivo. Quando si ferma e mi guarda, noto qualcosa che non mi piace, è come se si sentisse in colpa. Apro la bocca per dirle che può fidarsi di me ma lei mi precede. "Non dovrei dirtelo." Incalza con voce tremante. "Ho promesso a Josh di tenere la bocca chiusa ma non ci riesco, sei mia sorella e lui non può farti questo." Dice poco dopo, un istante prima che io mi renda conto che è proprio come pensavo, non riguarda lei ma me.

"Lui, chi? Bryan?" Chiedo, pretendendo inutilmente di non essere arrivata proprio a lui.

Lei annuisce ma esita. Mi studia e mi vede per quello che sono: uno straccio vulnerabile. Non è nulla mi dico, qualsiasi cosa stia per dirmi non potrà rompermi, non sarà nulla che io non avessi già preso in considerazione sul suo conto.

"Bryan lui..." comincia e poi si ferma. "Josh non mi ha detto tutto ma... sembra che lui abbia la fedina penale sporca." Parla piano, pronunciando le ultime parole in un sussurro. Fa una pausa guardandomi attentamente.  "Wendy, lui è stato accusato di tentato omicidio."

Cala il silenzio in quel istante in cui le parole sembrano metterci un'eternità a raggiungermi. "Cosa? È uno scherzo? Non è divertente, Emily." Sbatto velocemente le palpebre per quel umidità che si crea senza nemmeno che io abbia il tempo di scacciare via quel mix di stupore e confusione.

Non può dire sul serio...

Le parole sembrano non avere alcun senso e sono tentata a non prenderle sul serio ma lei rimane seria. "Sembra che sia questo il motivo per cui si è arruolato." Sussurra ma sto ancora aspettando che dica che è tutta una farsa. Il silenzio sembra infinito e le poche parole vengono lentamente digerite dalla mia mente e continuo a ripetermi che non è possibile che stia parlando proprio di lui.

Mi siedo sul letto con il cuore che batte forte, impedendomi di formulare, di dare vita a qualche mio pensiero.

Che...che vuole dire con tentato omicidio? Lui non è un criminale...non lo è...me lo avrebbe detto...

"Wendy?" Mia sorella cerca di strapparmi alle infinite domande che mi passano per la testa.

Che cosa dovrei fare?

Avrebbe dovuto dirmelo. Questo non è qualcosa che dovrebbe rimanere nel passato. Non è qualcosa della sua famiglia o qualcosa di stupido. Tutto questo tempo, tutte queste mezze parole che non sembravano così urgenti. Non ci voleva tempo per questo ci voleva coraggio... "Perché non me lo ha detto?" Mormoro con voce tremante, sentendomi presa in giro. Non può essere vero, potrebbe essere solo un malinteso.

"Mi dispiace, Wendy." Emily mi abbraccia ma io non so se quello potrebbe aiutarmi.

Forse...sta ancora aspettando il momento giusto per dirmi questa informazione...

"Che cosa farai?" Chiede lei, cercando i miei occhi ma mi sento persa. Ho così tante cose per la testa che potrei esplodere. Devo dare un senso a tutto ma non trovo un filo conduttore di tutto ciò.

In un secondo punto gli occhi nei suoi. "Ne sei sicura? Emily, per favore, non farmi questo." Dico disperata ma lei lentamente scuote la testa.

"Josh non mi direbbe mai una cosa del genere per scherzo." Ammette e io le credo. Le credo ricordando, mio malgrado, quella conversazione avuta con lui. Quindi è questo ciò che intendeva. Gli aveva dato retta, pensando, stupidamente, che si trattasse di altro ma non questo.

La Cerbiatta Innamorata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora