Insopportabile.
Bryan
Parcheggio la macchina dietro l'angolo del Leo's diner e spengo la radio fermando una canzone che nemmeno stavo ascoltando. Sospiro rilassandomi completamente sullo schienale della macchina e chiudo gli occhi per qualche attimo. Preso dall'entusiasmo di tornante a Charleston ho dormito solo due ore prima di partire e il tragitto di dieci ore in macchina mi ha prosciugato tutte le forze. Fortunatamente l'incarico di scorta si è accorciato per la partenza improvvisa del vecchio. Ho pensato di dare la buona notizia a Wendy ma l'idea di farle una sorpresa era più allettante.
In fondo ne vale la pena perdere tutta l'energia, se so che fra poco vedrò quella piccola cerbiatta, quel suo sorriso luminoso e stare ad ascoltarla mentre parla del più e del meno. Ancora una volta mi ritrovo a pensare come accidenti io abbia cambiato tutti i miei piani solo incontrandola. Non ricordo nemmeno quand'è stata l'ultima volta che ho sorriso così tanto. Con l'esercito pensavo di aver perso il mio senso dell'umorismo, la capacità di provare gioia sembrava qualcosa che non faceva più parte di me e invece tutto quello che ci voleva, è la persona giusta.
Fuori è quasi sera e il suo turno dovrebbe finire fra tre orette, forse dovrei prima passare da casa e togliermi la divisa e poi farmi vedere ma non riesco a trattenere la voglia di riabbracciarla. Voglio riempirmi i polmoni del suo odore femminile fino a farmi venire l'acquolina alla bocca e sentire quel suo corpo elegante contro il mio come se fosse l'ultimo giorno che lo faccio. Non sono mai stato così debole dietro una femmina ma in lei c'è qualcosa di diverso, qualcosa che va aldilà delle apparenze, qualcosa che vorrei non fosse così forte.
Sospiro pesantemente e apro gli occhi, lanciando una veloce occhiata sulla schermata del telefono ancora fra le mie mani. Leggo l'ultimo messaggio di André ed è sempre la stessa storia che va avanti da quando ho deciso di allontanarmi da Boston e iniziare la mia vita. Vuole che metta fine al conflitto fra me e nostro padre, vuole che io dimentichi qualcosa che per quanto io ci abbia provato mi è impossibile cancellare. Ho nascosto i miei sentimenti come se portassi davvero una maschera e ora pensano tutti che io non provi nulla ma in quel angolo, in quella parte molto profonda dentro di me sento ancora l'amarezza, l'odio e l'angoscia che mi porto dietro con un peso permanente.
Tengo molto a mio fratello anche se non riesco ancora a comprendere a pieno il coraggio che ha avuto di perdonare nostro padre e soprattutto il coraggio di chiedermi di fare lo stesso pur sapendo con che facilità mi ha messo a repentaglio la vita.
Metto via quel maledetto cellulare e afferro con eccessiva furia il mazzo di fiori dal sedile posteriore, stringendo troppo e mi blocco ricordando a me stesso di calmare i miei demoni prima di vedere lei. Wendy è più tenace di quanto sembri e in qualche modo riesce a leggermi dentro anche quando penso di mascherare bene quei stupidi sentimenti che mi divorano. Non voglio che mi guardi con pietà, voglio che conosca la parte più vera di me senza dover scovare troppo in profondità e toccare le mie ferite. Potrebbe essere sbagliato ma la voglio felice, lontana dai miei rimorsi.
All'interno della tavola calda, i tavoli sono quasi tutti occupati e occhi indiscreti mi guardano un po' troppo incuriositi dal mio passaggio fra i tavoli. Ignoro uno ad uno e cerco di non fissare nessuno sapendo benissimo di non avere l'espressione facciale adatta a mettere a loro agio le persone. Il mio unico obbiettivo si trova in cucina, nel suo piccolo paradiso. Immagino già il suo viso concentrato con quel labbro inferiore pieno di succulenta carne morso dai suoi denti a forza di preparare deliziose ricette.
Mi perdo in una breve fantasia mentre immagino quel labbro. Lo morderei all'istante solo per sentire il suo piccolo gemito e vedere le sue guance assumere il colore rosso più carino che abbia mai visto. Un brivido impaziente mi attraversa e mi fermo davanti alla porta e mi impongo ancora una volta di rilassare la presa su quel povero mazzo di rose rosse. Spero le piacciano. L'anziana signora ad aver messo insieme i fiori mi ha ripetuto più volte che le farà perdere la testa anche se non vorrei proprio quel effetto. Mi basta vederla sorridere e lasciarmi quel immagine vivida di lei impressa nella mia mente come un qualcosa di proibito.
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La Cerbiatta Innamorata.
ChickLit➡️ La storia revisionata è disponibile su Amazon. (Ebook, cartaceo e kindleunlimited.) Wendy Miller è una giovane cuoca che lavora al Leo's Diner, il locale di suo zio, dove coltiva il suo più grande sogno: aprire un ristorante tutto suo lontano dal...