American style

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Non avevo mai girato tanto,ero come un randagio senza fissa dimora Mike mi aveva lasciato girare solo per la grande mela avevo sognato tante volte come ogni 20 enne di sbarcare in America,si ma quel sogno non rispecchiava la realtà se a Palermo ci si salutava ogni mattina incontrandosi per stradaninvece a New York sembrava che tutti avessero fretta girovagavano stile zombie con quel cavolo di bicchiere con un miscuglio indescrivibile e lo chiamavano caffènera una brodaglia lo vieni a dare a me italiano D.O.C ?
Mi presi un cornetto che però avrei mangiato a rate perché anche quello era XXL guardai il cielo plumbeo...
- si rifiuta persino il sole di illuminarvi!
Se quello era stato un mio sogno assomigliava più ad un incubo una città frenetica e senza anima risposi al cellulare...
- Fenix dove cavolo sei sparito?
- porca miseria Wolf a saperlo a me pare tutta uguale sta città!
- vedi un incrocio c'è scritto il nome della strada!
- ah funziona così?
Mi diressi all'incrocio
- Lexington Avenue!
- ok...sta fermo lì non muovere un muscolo arrivo in 15 minuti!
- volerai? Wow sei meglio di Superman!
- cretino!
Agganciai ridendo e mi poggiai ad un palo di uno dei lampioni avevo almeno ripreso il mio senso dell'umorismo, era già molto mi passò di fianco una donnina minuta con uno di quei carrellini della spesa e sorrisi lei ricambiò ah allora esistono anche qui persone cortesi poi vidi un tizio spintonare la donnina e strapparle la borsa e scattai verso il coglione scavalcai due auto e mi tuffai ad afferrarlo rotolammo a terra e gli tolsi la borsetta e lo sollevai spingendolo via..
- sparisci!
Il mio inglese era perfetto tornai dalla signora e mi meravigliai di vederla ancora per terra nessuno si era fermato nessuno la guardava ma che città era?
La aiutai ad alzarsi..
- grazie figliolo!
Era persino commossa mi sentii toccare una spalla e mi girai pronto a stendere chiunque e Mike fece un balzo indietro...
- we we Fenix relax!
La signora ringraziò e si incamminò tornai a guardare il mio angelo custode..
- a te dire sta fermo è inutile vero?
- e dovevo lasciar scippare una nonnina?
Mike sorrise...
- Fenix...hai ancora il portafoglio?
- ma...ovvio!
Misi la mano in tasca era sparito...
- no cazzo mi hanno rapinato!
- la cara nonnina era d'accordo con lo scippatore ti hanno fregato!
Guardai tutto intorno e iniziai a ridere ero stato un allocco...
- portami a fare denuncia va per fortuna i documenti non erano li c'erano solo 200 dollari!
- beh ti è andata bene lascia perdere la denuncia allora è inutile!
- che... idiota!
- ah sì concordo!!
Guardai Max ero felice stesse meglio e  anche se doveva ancora nascondersi almeno aveva ritrovato parte della sua serenità ma la strada era ancora lunga e lui lo sapeva...
- vieni a casa mia dai!
- dovremo convivere?
- si... esattamente!
- spero che tu non russi!
- spero lo stesso di te!
Per diversi mesi restammo a New York e la convivenza non era nemmeno male Mike era un ottimo compagno di viaggio era quasi un anno che scappavo e non avevo nemmeno dato l'addio alla mia famiglia non ero riuscito ad assistere ai funerali e questo era il mio più grande rammarico...
- Max  torni a Palermo sei libero hanno catturato ogni esponente delle famiglie che ti volevamo morto resterai a Palermo?
Scossi la testa
- no... Milano sarà la mia nuova città!
- resterai nell'arma?
- ancora non lo so!
- pensaci Max!
Lo fissai e mi sorrise...
- agenti come te non ce ne sono molti!
- come me incoscienti?
- coraggiosi...su sorridi la tua fuga è finita!
- e tu?
- io....questo era il mio ultimo incarico sono stato promosso a capitano dei servizi segreti americani spero di poterti rivedere un giorno!
- wow capitano complimenti...lo spero anch'io e forse succederà,sai la vita è strana!
- verissimo...abbi cura di te prepara le tue cose!
Ci fissammo e dopo quasi due anni mi dispiaceva e lo abbracciai e lui ricambiò...
- mi diventi sentimentale?
- sia mai capitano!

Ripartii con un pezzetto di cuore in meno Mike Ozgür era stato decisivo per potermi riprendere per star meglio il viaggio mi fece ripensare a Diana e ai miei genitori scesi a Palermo solo per poter vedere dove li avevano sepolti comprai un enorme mazzo di rose che non mi aiutavano a lenire i miei sensi di colpa non mi aiutavano a stare meno male perché era colpa mia se loro non c'erano più entrai nel cimitero comunale e seguii le indicazioni del guardianonla tomba in marmo rosa che probabilmente aveva scelto mio cugino Alfredo in onore di Diana che amava il rosa guardai i nomi e le foto e mi vennero le lacrime posai le rose e mi ritrovai in ginocchio a singhiozzare fu l'unica e ultima volta che lasciai fluire in me il dolore mi alzai e tornai serio li imparai a chiudere i sentimenti a usare il mio sguardo come scudo e divenne come doveva essere ghiaccio...niente e nessuno mi avrebbe più scalfito non mi sarei mai legato a nessuno mi era bastata quella sofferenza,me ne andai da Palermo da quella città che mi aveva visto nascere e crescere giocando tra le sue vie,me ne andai per non tornarci mai più avevo lasciato ad Alfredo l'incombenza di pulire e portare fiori...

Salii sul treno senza guardarmi indietro senza più pensare a Palermo gioia e dolore restò tutto lì la mia vita sarebbe cambiata totalmente sarei stato avvocato ma solo all'apparenza ero e sempre sarei stato un poliziotto...

Milano mi accolse con la nebbia e resto già mi diede i brividi...
- ok Milano sono pronto anche se mi sembri Silent Hill con tutta sta nebbia!
Il mio capitano mi aspettava in stazione era un uomo di mezza età che tutto sembrava fuorché un poliziotto..
- ciao Arcuri ti ho trovato un appartamento da single non preoccuparti paghiamo tutto noi!
Mi accompagnò e mi lasciò solo guardai l'appartamento tutto vetri e molto futurista non proprio il mio genere ma lo era per l'avvocato Massimiliano Arcuri e quello bastava mi resi conto che in me c'erano due persone l'avvocato e il poliziotto l'uomo e le sue ambizioni lo chiusi in fondo al cuore,non poteva e non doveva esistere...

Iniziai a lavorare per un noto avvocato che non immaginava chi io fossi realmente,sentii anche Metin che a Istanbul era molto richiesto ma lavorava prevalentemente per una famiglia e la sua azienda...


My Life before Istanbul.   Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora