Mi alzai allegro avevo preso un regalo a Diana per il suo primo giorno di scuola ero così felice di poterle cantare di nuovo la ninna nanna con la chitarranfermai l'auto al semaforo prima della villa dei miei e per poco un cretino che era passato col rosso non si schiantava bloccandomi il passaggio non potevo tardare e ripartii ero così felice mentre entravo nel vialetto ma trovai strano che Diana non mi stesse aspettando forse non voleva sporcare il suo bel vestitino rosa presi il peluches per la piccola e scesi dalla Mercedes mi
incamminai verso la porta che stranamente era socchiusa qualcosa non quadrava spinsi la porta e mi bloccai c'era papà a terra con la faccia riversa al pavimento poco distante mamma che aveva una posizione innaturale era protesa verso qualcosa sollevai lo sguardo e vidi Diana in una pozza di sangue l'abitino rosa era ormai rosso vivo, restai lì senza muovere un passo era un incubo volevo svegliarmi mi mancava l'aria e solo allora realizzai l'odore del sangue un odore che non avrei più dimenticato avevo la testa confusa non riuscivo a ragionare feci un passo indietro e il peluches cadde a terra l'aria fresca mi diede tempo di pensare e feci il 112 l'operatore mi faceva mille domande riuscivo solo a dire mandate qualcuno e l'indirizzo non realizzai nemmeno quanto tempo fosse passato dalla chiamata alle sirene che sentivo non riuscivo a muovermi Diana mamma e papà mi turbinava in testa quella scena orrenda,mi trascinarono via o li seguii?
Il generale Maurizi mi stava parlando dovevo sparire?
Ma la mia vita era già finita lì quel giorno un nodo mi chiuse la gola e mi presentarono questo uomo che sarebbe stato il mio gancio o il mio angelo custode la mia vita era in pericolo e lui mi avrebbe fatto sparire e protetto,mi scosse...
- ehi...mi sta ascoltando?
- io? No mi scusi!
- comprensibile direi sono Mike...Mike Ozgür e sarò la tua ombra sino a che si calmeranno le acque!
- si calmeranno? La mia famiglia è morta!
- lo so Massimiliano!
- Max...sono Max!
Lui annuì e mi fece entrare in un SUV nero e mi guardò con occhi compassionevoli...
- non la voglio la tua compassione!
- non so nemmeno cosa sia la compassione certo è che mi dispiace!
- non sei italiano!
- no...sono turco ma vivo in America da anni per te hanno voluto il meglio eri già sotto protezione hanno sottovalutato che tu avessi una famiglia!
- ah...hanno sottovalutato eh...e ora cosa vogliono da me?
- tu sei una risorsa preziosa dei servizi segreti!
- ma a me non frega un cazzo dei servizi segreti,torna indietro non voglio sparire voglio affrontarli uno ad uno voglio trovare chi mi ha tolto la mia figlia!
- ok ecco la fase rabbia...no mi spiace non posso portarti indietro moriresti in circa due ore!
Divenni serio e i miei occhi fessure..
- ti ho detto fermati!
- e se mi fermo torni a piedi? Se vuoi lo faccio ma devi stendere me per andartene!
Lo guardai con odio..
- cazzo fermati voglio vedere Diana mia madre!
Mi resi conto che le lacrime uscivano senza che riuscissi a fermarle e lui mi lanciò dei fazzoletti...
- è dura è doloroso ma se vuoi vendicarti iniziamo col restare vivi!
Stavolta non obbiettai e lo lasciai fare dopotutto era il lavoro che io avevo scelto però quelle immagini mi avrebbero tormentato per tutta la vita...
- mi dici un nome in codice?
- in che senso?
- nel senso che quando parleremo dovrò usare un nome in codice io ad esempio sono Wolf!
Lo fissai e mi venne spontaneo..
- Fenix!
- la fenice rinasce dalle sue ceneri complimenti mi piace caro Fenix!Passai un mese con Wolf imparai ad apprezzarlo poi mi lasciò e girai in incognito per mezza Europa...in Russia mi fermai più del dovuto ero una persona diversa fredda e dura una persona che io stesso non riconoscevo mi ubriacavo spesso come lo ero ora cercai una donna in quel bar dove bazzicavano prostitute e la vidi era la stessa ragazza che avevo pagato in Italia per non destare sospetti ero ubriaco ma la mia memoria non era del tutto annebbiata la presi per la vita..
- vieni con me?
Lei probabilmente mi riconobbe e sorrise...
- Italia giusto?
Annuii..
- ancora non vuoi sapere il mio nome?
- si stavolta dimmelo!
- Ania!
- ok Ania quanto vuoi?
- facciamo che ti accompagno in albergo e per stavolta lo farò per puro piacere!
- bella prospettiva andiamo!
Entrai nella mia camera e la trascinai dentro baciandola...
- aspetta ti serve un caffè!
- mi servi tu!
La stavo spogliando e non mi servivano chiacchiere la buttai sul divano e sfogai tutta la mia voglia lei non poteva che subire tutta la mia irruenza e la usai per buona parte della notte zittendola più volte se osava dire qualcosa le lanciai delle banconote e me ne andai a letto incurante di come stesse lei ma tornò ogni sera e ogni sera era il mio sfogo per più di un mese poi le dissi che sarei ripartito e non mi aspettavo le lacrime ma non me ne curai più di tanto e non mi feci scrupoli a partire...
Wolf mi chiamò sul cellulare usa e getta mi aspettava a Belgrado e lo raggiunsi in giornata..
- sei stato troppo a Mosca che combini Fenix?
- e allora?
- allora ti hanno trovato e la ragazza che ti sei sbattuto per settimane è morta!
Lo fissai e scossi le spalle...
- sono dettagli!
- Max...riprenditi non la stai affrontando bene!
- non la voglio proprio affrontare Wolf non essere paternalista!
- sei sotto la mia responsabilità non ho mai fallito una missione non sarai tu il primo!
- sembri mio fratello maggiore!
- considerami tale..ti serve la babysitter!
- mi canterai anche la ninna nanna?
Ma quel pensiero mi colpì come un pugno nello stomaco mi ricordò Diana e lo feci accostare vomitai l'anima e lui restò a guardarmi...
- dovresti affrontarlo il dolore Fenix!
- e come si affronta il dolore?
- lasciandolo entrare tu lo hai chiuso fuori fai come non fosse mai successo niente però basta un ricordo ed eccoti qui a vomitare!
Mi pulii la bocca ma non gli risposi e risalii sul SUV arrivammo in un piccolo aereoporto non chiesi niente salii in silenzio e lo lasciai partire chiusi di nuovo il dolore in un angolo del mio cuore...
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My Life before Istanbul. Prima Parte
FanfictionMassimiliano Arcuri nasce e cresce in un quartiere difficile come lo zen a Palermo i suoi genitori fanno mille lavori per permettergli una buona educazione e un titolo di studio che gli permetterà una vita migliore,cresce e si laurea in legge ma non...