Guardai Can salutare tutti e sorrisi io avevo raggiunto la mia pace interiore ormai e avevo deciso di restare ad Istanbul, Elena mi aveva fatto vedere una prospettiva diversa si poteva cambiare bastava volerlo...
Can salì sul SUV e lo guardai...
- niente cellulare lo sai vero?
- ahhh Max ahhhh!
Risi e avviai la macchina...
- due mesi Max...senza vedere o sentire Sanem e i bambini!
- non morirai e nemmeno lei rilassati su!
- e tu?
- restò con te sta tranquillo!
- ah ok!Risi parecchio nel vedere Can uscire dalla sala di preparazione i capelli erano corti e la barba molto meno folta si potevano vedere i suoi lineamenti..
- ah ma allora c'era un uomo sotto tutti quei peli!
- ti ucciderò,ma mi hai visto?
- certo e vedo un bell'uomo e mi costa dirlo eh!
- dormi con un occhio aperto stanotte!
- lo faccio sempre mio caro Divit!
Il primo mese più o meno passò tranquillo ma il secondo vedevo Can sempre più insofferente,era finito in isolamento già due volte...
- datti una calmata Can!
- Max...mi manca mia moglie i miei figli!
- si me lo dici ogni giorno e diventi pure noioso!
- non passano mai le giornate!
- sei qui per uno scopo e anche per Sanem e i bambini..se raggiungi lo scopo sarai più utile a te e a loro...se devi affrontare Dilan devi mantenere l'autocontrollo!
Il mio discorso sembrò funzionare e per un po' Can rigò dritto arrivammo quasi alla fine quando lo vidi agitarsi, finimmo di meditare e c'era l'ora libera lo guardai aveva lo sguardo perso verso il nulla...
- Sanem!!
- e bastaaa sei in fissa?
Mi girò il viso verso l'albero
- oh porca miseria è lei!
- fammi uscire da qui o salta ne sono sicuro!
- non puoi uscire è pazza mio dio siete due pazzi seguimi!
Mi seguí e lanciai ogni tipo di improperio verso Sanem arrivammo ad una piccola porta
- hai 40 minuti poi se ne accorgeranno e finirai in una cella!
Lo guardai schizzare fuori e scossi la testa assurdo erano la coppia più strana che avessi mai visto tra loro c'era qualcosa che io non capivo qualcosa che trascendeva ogni comprensione restai lì ad aspettare e ripensai ad Elena al suo corpo minuto forse non l'avrei nemmeno più rivista e un po' mi spiaceva tornò mezz'ora dopo col fiatone e richiusi la porta...
- spero ti sia soddisfatto per bene così da non distrarti più eh!
- ma tu non lo sentì mai il bisogno di avere qualcuno al tuo fianco?
- a volte Divit ma poi passa!
Risi e lui mi spintonò,portammo a termine quel periodo e in effetti Can sembrava più rilassato...
- e adesso viene il difficile!
Passarono settimane prima di fare cadere in trappola Dilan Ozgür era stato difficilissimo convincere Can a non togliere le videocamere che aveva piazzato Ozgür a casa loro e che avevo rintracciato quasi subito dopo essere tornato dal Giappone,ci piazzammo con un furgone con le ambientali vicino alla villa e quella sera la trappola scattò Can corse in casa io restai sotto nel furgone uscii solo quando vidi volare in piscina Ozgür e dietro di lui Can che fu il primo a riemergere e uscire ma come uscì Ozgür lo stesi col calcio della pistola...
- guastafeste!
Mi disse e sorrisi..
- non volevo rovinasse il tuo bel visino!
- lo portò via io e stavolta per sempre!
Lo assicurai in mano ai miei ragazzi e salutai Can...
- vieni qui che ti abbraccio!
- Divit sei fradicio non ci tengo,stammi bene Can e tratta bene Sanem!
- non ci rivedremo più?
Mi ricordai la frase di Elena...
- la vita è strana assai... chissà Divit chissà!
Sorrisi guardandoli nel loro giardino erano davvero una bella coppia ma davvero finiva così?
Con un misero e vissero felici e contenti?
Non ero certo fosse quello che entrambi volessero ma per ora solo per ora mi godevo quel bel quadretto seduto su un cornicione a guardare quello che ritenevo la cosa più vicina ad un amico o forse più un fratello mi ricordai la citazione di un film stupendo Into the wild
“C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso…”
Era adatto alla situazione?
Non lo sapevo ma per me era adatto a quei due...non avevo mai visto un amore così grande così vero e così totalitario Sanem viveva per Can e Can respirava grazie a Sanem,era bello vedere tanta felicità ma io?
Io non l'avevo mai trovata troppo preso a salvare il mondo non avevo mai pensato di salvare il mio dopo la morte dei miei genitori e di mia sorella avevo chiuso il cuore dentro una scatola ma vedere loro mi aveva dato speranza che forse la felicità non era un utopia scesi dal cornicione e me ne andai,si ma dove?
Presi un aereo e alla biglietteria mi venne in mente solo il Giappone ma cambiai subito idea non era il caso non potevo anzi non volevo innamorarmi e soprattutto far del male a Elena restai ad Istanbul e mi immersi nel lavoro quando mi chiamarono in Europa e vidi il nome della donna rapita mi ricordai che era stata legata a Can,avevo tutto su una cartella nel PC...
Erano giorni che giravo a vuoto non sapevo come dire a Can che avevo bisogno di lui in Europa avevano rapito Polen e lui la conosceva sapeva i suoi " giri" mi aprì la porta uno splendore...
- salve!
- salve chi devo annunciare?
- Max incantato cerco Can Divit!
- glielo chiamo si accomodi!
Wow e questa chi era?
Ci eravamo appena rivestiti quando Ela bussò...
- Can ti cerca un certo Max!
- oh è ancora vivo?
Can mi fissò
- posso darti tutte le informazioni ma non viaggerò più soprattutto senza Sanem !
- si tratta di pochi giorni!
- no Max mi spiace!
- ma sei noioso però!
- ma come faccio a dire a Sanem parto a salvare la mia Ex?
- perché no?
- perché non va a me lei direbbe vai!
- e allora?
- non insistere non lascio Sanem sola!
- se la cava eh !
- si lo so non voglio io!
- cosa ti spaventa così tanto?
- niente mi spaventa amo mia moglie voglio stare con lei è difficile capirlo?
- si lo è per me non capisco !
- non sei mai stato innamorato ecco perché non capisci!
- chiamami quando sarai a Londra e ti dirò ciò che vuoi!
- ok non insisto più ma mi spiace!
- per cosa?
- ah lascia stare ci sentiamo allora!
Si io non lo capivo e aveva ragione non ero mai stato innamorato però che amore è se resti incatenato e non puoi nemmeno muoverti?
Non capivo perché non volevo capire io e l'amore eravamo come sole e luna due opposti,misi le mani in tasca e me ne andai...
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My Life before Istanbul. Prima Parte
FanficMassimiliano Arcuri nasce e cresce in un quartiere difficile come lo zen a Palermo i suoi genitori fanno mille lavori per permettergli una buona educazione e un titolo di studio che gli permetterà una vita migliore,cresce e si laurea in legge ma non...