Il lunedì pomeriggio James varcò l'ingresso del bar nel quale lavorava con una faccia da funerale.
Teddy lo aveva lasciato davanti al vialetto di casa e se n'era andato sgommando via e senza averlo nemmeno salutato con un bacio sulle labbra.
James aveva finto sorrisi davanti alla sua famiglia e poi alla sera era giunta nonna Molly con la sua torta di compleanno.
James desiderava solo buttarsi nel letto e piangere.
Quando raggiunse lo spogliatoio, trovò Nika già lì che si stava aprendo la camicia bianca della divisa da lavoro.
"Jamie!!" Disse il ragazzo tutto felice e correndo per abbracciarlo. "Allora? Com'è andata?!" Chiese il ragazzo con un sorriso.
Le braccia di James si chiusero attorno alla sua vita e scoppiò in un pianto disperato, lasciando basito e confuso Nika.
"Non è la reazione che mi aspettavo. È stato così brutto?!" Chiese il biondo accarezzandogli dolcemente la schiena.
James continuò a piangere tra le braccia dell'amico, la sua bocca che emetteva solo singhiozzi disperati.
Nika era scioccato e basito.
"James .. parlami. Che diavolo è successo?!" Chiese l'amico e il moro si allontanò da lui per guardarlo in faccia.
I suoi occhi erano arrossati e gonfi.
Nika non riuscì ad impedirsi di accarezzargli la guancia.
"Io... non lo so... lui .. è stato freddo. Sempre. Una volta mi ha preso sul tavolo della cucina e poi se n'è andato via per due ore! L'ho chiamato al telefono e non rispondeva. Squillava e squillava. E poi.... Mai una coccola... non mi ha nemmeno salutato con un bacio quando sono tornato a casa e sono sceso dalla macchina..."
Nika lo guardò con la preoccupazione nello sguardo e sospirò.
"Mi dispiace così tanto. Eri così felice..." disse l'amico rammaricato.
"Ho sbagliato a fidarmi di lui. Credevo fosse diverso. Era sempre con me tutti questi anni... speravo fosse importante fare questo passo con lui. Si sarebbe messo in mezzo se avesse saputo le mie intenzioni. Me lo sarei trovato sotto casa. E... io non sarei più uscito perché lui quando mi guarda mi fa impazzire. Mi fa perdere il lume della ragione! Basta che schiocchi le dita ed io solo ai suoi piedi!" James si sedette sulla panchina.
Nika lo fissò preoccupato quando l'amico di strinse i capelli tra le dita.
"Non dovresti essere qui, dovresti essere a casa. Parlo io con il capo e gli dico che non stai bene..."
"No! Ti prego Nika no. So che il mio bisogno è quello di chiudermi in casa e fissare il muro in silenzio, lo so. Ma ci stanno i miei a casa adesso e sarebbe peggio. Mi innervosiscono solo... " disse James prima di iperventilare e portarsi una mano al petto.
Sentiva una voragine.
Nika si inginocchiò accanto a lui.
"Guardami James. Non allontanarti. Guardarmi. Sono con te"
"Mi fa male lo stomaco, il petto. Brucia, non respiro...." Disse rantolando James.
"No. Guardami. Sei con me adesso. Non sei da solo. Va tutto bene...."
Nika fissò l'amico terrorizzato.
Aveva assistito solo una volta ad una sua crisi e si era cagato sotto. Quando James urlava e spaccava tutto era ingestibile. Diventava cieco.
Gli occhi di James erano pieni di lacrime. Si sentiva uno schifo. Sentiva l'impulso di vomitare. Se avesse vomitato si sarebbe sentito meglio.
Strinse la mano di Nika nella sua.
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⁓Jeddy⁓ Paradise
Fanfiction⭐ COMPLETA⭐ TRAMA: che cosa vuol dire che vuoi perdere la verginità con una prostituta? CATEGORIA: Teddy/James PERSONAGGI: James Sirius Potter, Teddy Lupin, Harper Zabini, Alexander Queen, Thorfinn Wood, Hugo Wesley , Nika Anastas, Zac Andrews GENE...