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NIKA

Nika aveva appena chiuso la porta di casa che Zac gli fu subito addosso, stringendogli il viso con entrambe le mani ed infilandogli la lingua in bocca.

Il ragazzino gemette e prese a oscillare i fianchi contro quelli del barista. Ce l'aveva duro da troppo tempo e ora voleva solo Nika e soddisfare la sua voglia.

Si strusció contro i suoi fianchi, premendolo con forza contro la porta di ingresso.

Gli tirò i capelli con entrambe le mani ansimando nel bacio mentre Nika gli stringeva la vita.

"Ti prego, ho bisogno di te" disse con tono disperato Zac succhiandogli le labbra e poi il mento.

Desiderava Nika da impazzire o sarebbe letteralmente esploso dalla voglia.

Si era preoccupato tantissimo quel giorno, temeva che Nika si fosse sentito male, che avesse bisogno di aiuto.

Quando glielo disse, Nika lo fissò con dolcezza e gli accarezzò le guance.

"Mi dispiace averti fatto preoccupare, giuro che non dimenticherò mai piú il cellulare a casa, se capitasse chiamami al bar. O ti chiamo io. Ma tu devi stare tranquillo ok? Tu sei nei miei pensieri sempre, intesi?"

Zac annuì sorridendo.

"Fai l'amore con me" gli disse mordendosi poi il labbro.

Nika lo trascinò in camera da letto e prese a spogliarlo velocemente. Desiderava vederlo nudo quanto prima.

Gli sfilò i pantaloni e quando si accorse che Zac non indossava intimo, deglutì eccitato.

"Vuoi farmi morire?" Chiese Nika mentre si inginocchiava a terra e accoglieva il membro duro del compagno tra le labbra.

Zac lanciò un grido eccitato e gli strinse i capelli con entrambe le mani.

Lo fissò a lungo, fissando le labbra rosse e bagnate attorno alla sua asta dura.

"Sei maledettamente eccitante così..." Disse Zac poi socchiuse gli occhi e gemette quando la sua mente gli mostrò un desiderio che lo stava tormentando da tempo.

"Voglio venire con te" disse Zac interrompendo Nika che si allontanò da lui e lo fissò.

Il giovane fece alzare il barista e prese a spogliarlo.

Ogni indumento che sfilava dal suo corpo, posava un bacio sulla sua pelle.

Quando gli sfilò la maglia dalla testa, si avventò con le labbra sui suoi capezzoli, leccandoli finché non furono turgidi.

Nika gemette e ansimò a quell'attacco. Gli accarezzò la schiena con entrambe le mani mentre il suo membro spingeva con forza contro la cerniera dei pantaloni.

"Zac" mormorò, sperando che il giovane si allontanasse dal suo petto, invece gliene succhiò uno tra le labbra, mentre l'altro veniva stuzzicato dalle dita della mano.

Nika singhiozzò eccitato. Sentiva il sangue pulsare nelle vene. Abbassò lo sguardo e osservò Zac dedicarsi ai suoi capezzoli con devozione.

Il maggiore gli accarezzò i capelli.

"Zac" mormorò ancora, ma questa volta perché le gambe stavano per cedere. "Spostiamoci sul letto...."

Zac si sedette sul letto, stringendo la vita del compagno con le mani e senza mai smettere di torturargli i bottoncini di carne reattivi.

Nika aprì i pantaloni che aveva indosso, sospirando quando la pressione sul suo membro diminuì.

Zac si portò una mano libera tra le gambe a stimolarsi il sesso duro, più mosse la mano per abbassare i pantaloni del compagno e denudarlo.

⁓Jeddy⁓ ParadiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora