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Teddy stava dormendo beatamente quando all'improvviso venne svegliato da un peso sul suo corpo e percepì la mano di James sotto la sua maglietta.

Non si mosse, curioso di scoprire fin dove si sarebbe spinto il suo compagno. Lo sentì sollevare la mano verso l'alto, spogliandolo della maglietta che aveva addosso e subito dopo sentì le sue labbra morbide sul corpo.

James si mosse lentamente sul suo petto, baciando ogni porzione di pelle fino a scendere verso il ventre e baciare il suo ombelico.

Lentamente salì con la testa per tornare nuovamente verso il petto. Sollevò una mano per accarezzarlo e poi posò le labbra su un capezzolo che prese a leccare.

A quel punto per Teddy fu difficile cercare di restare impassibile. Aprì gli occhi e puntò il suo sguardo sul compagno che non si era ancora accorto di lui.

Rimase imbambolato a fissarlo per un tempo infinito, James aveva gli occhi chiusi mentre con le labbra e la lingua rendeva i suoi capezzoli turgidi e sensibili.

Teddy stava impazzendo e anche il suo corpo reagì a quegli attacchi.

Sollevò una mano per portarla tra i capelli di James che sollevò gli occhi su di lui, stupendosi di trovarlo sveglio.

Teddy gli sorrise dolcemente e James continuò a tormentare entrambi i capezzoli del compagno che ormai si stava strusciando contro di lui per un po' di sollievo.

James abbandonò il petto del maggiore per abbassarsi verso il ventre che baciò e leccò con adorazione.

Teddy sospirò re socchiuse gli occhi.

James portò entrambe le mani verso l'elastico dei suoi boxer mentre si abbassava con la testa per baciare il profilo del suo membro coperto dal tessuto.

Teddy gettò la testa sul cuscino, fissando il soffitto mentre James mugolava qualcosa e poi sentì la bocca bollente attorno alla punta sensibile.

Inarcò la schiena contro il suo viso, in modo inconsapevole. Senti James stringere la base con la mano e continuare a muoversi su e giù con la testa, tormentandolo anche con la lingua.

Teddy sospirò di piacere.

"Amo i tuoi risvegli" disse Teddy sorridendo e abbassando la testa.

James si era infilato la mano nei boxer e si stava toccando senza smettere di succhiarlo.

Teddy gli accarezzò i capelli.

"Vieni qui" gli disse il maggiore, voleva occuparsi personalmente della sua erezione.

James invece non rispose, allontanò la bocca dal suo membro e lo lasciò andare. Poi si inginocchiò sul letto, si sfilò i boxer da dosso e li lanciò alla cieca sul pavimento, seguiti poi dalla t-shirt che indossava.

Teddy stava fissando il compagno assorto, era imbambolato. Era maledettamente bello.

Lo vide sporgersi verso il comodino, afferrare il lubrificante che avevano utilizzato quella notte e poi portarsi una mano dietro la schiena.

Teddy non poteva vederlo ma sapeva cosa stava facendo. Quella notte ci avevano dato dentro a lungo e James era già pronto per lui. Infatti, come se gli avesse letto nel pensiero, allontanò la mano dal suo corpo e si sollevò appena sulle ginocchia, finché l'erezione di Teddy non fu nel solco tra le sue natiche.

Il maggiore lo guardò sconvolto ed eccitato e James lo fissò a sua volta mentre lo accoglieva dentro di sé. I due si fissarono in silenzio finchè il barista non prese a muoversi su di lui. Teddy era ammaliato da lui, lo fissava con l'adorazione dipinta nello sguardo. James lo fissava a sua volta, posando i palmi sul suo petto per bilanciare i movimenti.

Si sentiva nudo e indifeso sotto quelle occhiate, amava Teddy con tutto il cuore, ma sapeva che non sarebbe mai potuto essere suo.

Avrebbe dovuto viversi il momento, godersi il presente, senza fare pressioni o costringerlo a scelte assurde. James non avrebbe mai chiesto a Teddy di scegliere tra lui e il figlio, non era un essere così meschino.

"Jamie..." gemette all'improvviso Teddy, distogliendolo da quei pensieri cupi.

teddy allungò un braccio verso di lui e James si trovò con il viso premuto contro quello del maggiore, impegnati in un bacio infuocato.

Entrambi i ragazzi gemettero nel bacio mentre le loro lingue si rincorrevano epoi Teddy invertì le posizioni, facendo sbattere la schiena di James sul materasso e prendendo il controllo.

James gemette quando Teddy si posizionò meglio tra le sue cosce e i movimenti furono da subito rapidi e profondi.

James urlò gettando la testa all'indietro e si ritrovò a nascondere il viso accaldato sotto il cuscino.

Teddy glielo tolse dalle mani e lo gettò alle sue spalle, fuori dal letto e lo fissò intensamente.

I due giovani si fissarono negli occhi per tutto il tempo e poi fu Teddy a unire nuovamente le loro labbra in un bacio che portò entrambi al piacere.

"Ti amo" sussurrò il maggiore mentre dava le ultime spinte nel corpo di Potter e poi crollava sfinito sulla parte di letto libera.

James aveva gli occhi nocciola sbarrati e fissava il soffitto in silenzio.

Cosa aveva detto Teddy? Aveva sentito male?

Si, molto probabilmente. Magari era stato preso dall'entusiasmo del momento. Un risveglio del genere non era da tutti, James sapeva di essere un diavolo tentatore in quelle cose, ma non doveva e poteva farsi troppi film sulla situazione sua e di Teddy.

C'era un figlio di mezzo e i figli non portavano mai niente di buono. Non agli amanti come era lui. Quello sarebbe per sempre stato James agli occhi di Teddy, l'altro.

Quello che avrebbe visto quando aveva tempo libero, per sfogarsi...

Venne distolto da quei pensieri dalla mano di Teddy che gli passava un fazzoletto sulla pancia sporca del suo piacere.

"A che pensi?" chiese Lupin.

"Ai monumenti che ho visto ieri... Londra è bellissima" mentì James con un sorriso.

"Già.. magari potremmo pranzare fuori e vedere qualcosa insieme, che te ne pare? Abbiamo il treno stasera, se ti va puoi restare a dormire da me..." disse Teddy accompagnando quelle parole da una carezza dolce sul suo viso.

James lo fissò imbambolato.

"Ho il turno di mattina domani...." disse il castano triste.

Teddy lo fissò in silenzio e poi si mise a sedere sul letto.

"Andiamo a farci una doccia. Mi insaponi la schiena?" chiese il maggiore scomparendo dietro la porta del bagno.

James rimase immobile nel letto, si sentiva strano e incredibilmente triste.

Quanto sarebbe durata quella pace?

"Allora?" lo chiamò Teddy dall'altra stanza, l'acqua prese a scrosciare nella doccia.

"Vengo, vengo" disse James alzandosi.

"Sei insaziabile Jamie!" lo prese in giro Teddy spingendolo nella doccia e baciandogli le labbra.

Solo in quel momento James capì la battuta oscena e avvampò senza impedirsi di stringersi maggiormente al tatuatore. 

⁓Jeddy⁓ ParadiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora