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JAMES

James aprì gli occhi e si guardò attorno. Sentì il braccio di Teddy sulla sua vita e senza pensare cominciò ad accarezzare la pelle tatuata con la punta delle dita.

Era tutto finito. Aveva denunciato Patrick ed era stato arrestato. Era finalmente libero.

Sentendo una felicità improvvisa si voltò nel letto e osservò il profilo ancora addormentato di Teddy. Aveva la testa rivolta verso sinistra e stava dormendo. Il suo petto coperto da una t-shirt a maniche corte bianca, si alzava e abbassava lentamente.

James lo fissò in silenzio, sentendo il desiderio pervaderlo. Voleva Teddy, voleva essere suo, amarlo e farsi amare.

Lentamente prese ad accarezzargli il braccio e poi si portò una mano alle labbra, baciandogli dolcemente il dorso. Sentiva l'eccitazione scorrergli nelle vene. Voleva baciare e abbracciare Teddy.

Si mosse verso di lui e gli si buttò addosso, strofinando la guancia sul suo petto, poi sollevò la testa per baciargli il collo. Era il suo punto sensibile, quello sotto l'orecchio.

James gemette mentre afferrava tra le labbra il lobo e prese ad accarezzarli il petto, infilando la mano sotto la maglietta.

"Eddie" sussurrò contro la sua guancia mentre strofinava il bacino contro il fianco del ragazzo che lentamente aprì gli occhi.

"Buongiorno" disse Teddy con un sorriso e a quel punto James gli sollevò la maglia rivelando il petto nudo.

Prese a baciare e leccare ogni centimetro di pelle, stuzzicando infine i capezzoli.

James sollevò lo sguardo sul compagno che lo stava guardando a sua volta, poi sospirò di piacere e gli accarezzò la schiena con la mano.

"Ti amo così tanto" soffiò James prima di infilare una mano detto i boxer del compagno, osservando il membro duro.

James abbassò il viso, leccandogli la pelle tesa e sensibile.

Teddy singhiozzò eccitato e ora lo stava fissando con sguardo rapito.

James allontanò il lenzuolo dal suo corpo, abbassando i boxer lungo le sue gambe. Li gettò fuori dal letto mentre portava nuovamente la bocca sulla sua erezione, tornando a succhiarla tra le labbra.

Teddy si contorse sul letto, portando una mano tra i capelli di James che sollevò gli occhi sul compagno. Il tatuatore sorrise e un attimo dopo la sua espressione mutò: spalancò le labbra e gemette mentre il piacere si riversava nella bocca di James che ingoiò tutto.

Teddy lo attirò sul suo corpo, baciandolo in modo profondo, mentre gli accarezzava le spalle.

"Sei fantastico" disse mentre James si sistemava meglio tra le sue gambe, strusciando la sua erezione contro Teddy che lo fissò serio.

"Scordatelo" gli disse il maggiore, perentorio.

James sbuffò.

"Che palle che sei. Prima o poi il tuo culo sarà mio" disse con una smorfia eccitata sul volto.

Teddy lo fulminò con lo sguardo ma la sua espressione mutò non appena James lo accolse dentro il suo corpo.

"Cazzo" sussurrò Teddy portando le mani sui fianchi magri del compagno che si stava già muovendo su di lui.

"Non sai cosa ti perdi..." disse James guardandolo malizioso.

Teddy boccheggiò e aiutò James con le spinte. Andarono avanti per parecchio tempo, finché il maggiore non prese il comando, ribaltando le posizioni. Afferrò le cosce del compagno con le mani e si portò entrambe le gambe sulle spalle, muovendosi con forza.

James aveva il viso arrossato e gli occhi sbarrati, gemeva e ansimava il suo nome ad ogni spinta profonda nel suo corpo. Sì contorceva per il piacere e gli graffiò le spalle e il petto mentre le spinte diventavano sempre più serrate.

"Non smettere" lo supplicò il più giovane mentre cercava di spalancare maggiormente le gambe.

"Non lo farò" disse Teddy abbassandosi per baciargli le labbra.

James gli strattonò i capelli con le mani e mentre si scambiavano un ultimo bacio, James venne sporcando i loro corpi uniti.

Teddy continuava a spingere nel suo corpo, il piacere ad un passo anche per lui. James lo stava fissando con adorazione: gli passava le mani tra i capelli rossi e osservava la vena del collo, le spalle muscolose, per non parlare del petto tatuato e delle braccia.

"Sei così bello" sussurrò James incantato.

Teddy spostò gli occhi su di lui e venne in quel preciso istante mormorando un "ti amo" prima di collassargli addosso.

James lo strinse tra le braccia, accarezzandogli la schiena umida, mentre sentiva il suo corpo fremere per il piacere.

"Sono felice" disse James all'improvviso e Teddy sollevò il viso per guardarlo in faccia.

"Anche io sono felice" disse il maggiore.

"Ti amo anche io" disse all'improvviso James, le guance che prendevano colore.

Il cuore di Teddy prese a battere con forza nel petto e sia lui che James, che era sotto di lui, sorrisero.

Teddy gli accarezzò una guancia.

"Scusa se non te l'ho detto prima... avevo paura di non essere ricambiato.." disse il castano abbassando la testa.

"Sono anni che ti osservo..." disse Teddy.

James lo guardò.

"Anni?" Chiese confuso il moro.

"Eh..." disse Teddy mentre i suoi capelli diventavano rosa e si allontanava dal corpo del compagno.

James lo fissò mentre sentiva un calore piacevole avvolgerlo.

Il suo sguardo cadde sulla sveglia e sbarrò gli occhi quando si accorse che era in ritardo per il lavoro.

Entrò in bagno di corsa e si infilò sotto la doccia già occupata da Teddy che lo guardò confuso.

"Sono in ritardo, cazzo! Perché non me lo hai detto?" Chiese James mentre si insaponava di fretta e poi si sciacquava.

Teddy scrollò la testa mentre restava sotto l'acqua.

~*~

"Mi dispiace un sacco! Non ho sentito la sveglia!" Disse James entrando nel bar dove lavorava.

Il suo capo so voltò verso di lui e sorrise.

"Sei in perfetto orario, stai tranquillo.." disse l'uomo mentre finiva di pulire i tavoli del locale. "C'è da pulire dietro il bancone, mentre tu te ne occupi io vado a prendere delle cose dal retro..." disse l'uomo.

James annuì e cominciò a sistemare le varie cose dietro il bancone. Aprì la lavastoviglie e sistemò i bicchieri sul piano del bancone.

Stava per recuperare la scopa quando un tonfo violento e delle scatole che cadevano al suolo lo fecero sobbalzare.

"Signore, tutto bene?" Chiese non ottenendo risposta.

Si mosse verso il retro e aprì la porta.

"Signore? Ho sentito delle scatole cadere, sta bene?" Continuò a chiedere James mentre osservava gli scaffali.

Ad un tratto, si accorse del braccio dell'uomo spuntare sotto uno scatolone e urlò mentre si avvicinava all'uomo.

"Che cosa è successo? Signore mi sente? Sta bene?" Chiese James.

Il suo padrone lo guardò con gli occhi sbarrati e si portò una mano ad afferrare con forza il petto. 

⁓Jeddy⁓ ParadiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora