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NIKA

Zac e Nika raggiunsero la porta dell'appartamento tenendosi mano nella mano.

Poco prima di salire l'ultima rampa di scalini, Nika si era voltato verso il giovane che aveva stretto con forza le dita legate alle sue.

"Nervoso?" Chiese il maggiore guardandolo.

"Un po'" disse Zac prendendo un respiro profondo.

"Cosa ti senti?"

Zac scrollò la testa.

"Agitazione, stomaco chiuso, ansia" disse in un sussurro il moro che chiuse gli occhi quando le dita di Nika entrarono in contatto con i suoi capelli.

Zac gli si buttò addosso, posando la guancia sul suo petto muscoloso.

"Non devi, andrà tutto bene, io sono tranquillo... Non vedo l'ora di conoscere tua madre" disse baciandogli dolcemente i capelli.

"Vomiterò, me lo sento" disse con tono disperato Zac.

Nika sollevò gli occhi al cielo.

"Non farai nulla. Andrà tutto bene. Siamo insieme, ok? Farò di tutto per farmi accettare dai tuoi genitori. Ci tengo da morire a te e questa occasione non me la farò scappare per niente al mondo. Ho deciso di combattere e restare per te. Intesi? Andiamo o si preoccuperanno" disse Nika trascinando con sé il compagno.

Fu facile trovare l'appartamento di Zac, la porta era già aperta e sulla soglia c'era una ragazza in piedi che li stava fissando.

In un primo momento il suo sguardo fu confuso, poi quando notò Zac, il suo viso si illuminò rapidamente, guardando Nika che era rimasto immobile sul pianerottolo, le dita intrecciate con quelle di Zac.

"Ciao!" Disse Nicole Taylor, rivolgendosi al cameriere che afferrò la sua mano per stringerla.

Nicole era bionda platino, aveva grandi occhi azzurri e aveva palesemente le labbra rifatte. Nika si ricordò che Zac gli aveva spiegato fosse transgender.

Nika cercò di non guardarla troppo per non metterla in imbarazzo ma tutto sommato era davvero una bella ragazza, ricordava una piccola Barbie.

Poco dopo aver chiuso la porta giunse in salotto Anne Wallace che non appena vide il figlio sorrise e spostò gli occhi verso Nika che ora la fissava con timore.

Non aveva mai conosciuto i genitori dei suoi amici, quella era una esperienza tutta nuova e sentiva le mani sudare per l'agitazione.

"Mamma, lui è Nika, Nika, lei è mia madre, Wally.." disse il ragazzino mordendosi poi il labbro.

Nika sorrise e allontanò la mano che teneva stretta a quella di Zac per stringere quella della donna che ricambiò la stretta.

"Zac mi ha parlato di te... Sono felice di conoscerti" disse la donna.

I due si scambiarono qualche convenevole, poi annunciò che la cena stava per essere servita e andò in cucina, lasciando Zac e Nika in da soli in salotto.

Mentre Zac se ne andò per andare in bagno, Nika si ritrovò a fare vagare lo sguardo lungo la parete di fronte a lui su cui c'erano appese delle foto e sulla mensola sopra il camino elettrico.

Riconosceva un Zac bambino in compagnia della madre, di un uomo che doveva essere il padre e un'altra bambina riccia sorridente.

Era perso nella contemplazione delle foto che non si accorse dell'arrivo di Zac.

"Chi è questa bambina?" Chiese Nika quando sentì la mano di Zac infilarsi sotto il suo braccio.

Lo studente sospirò.

"È mia sorella, Avril..." Disse con tono cupo.

Nika a quelle parole si voltò curioso verso di lui.

"Non me ne hai mai parlato... Non vive qui con te?"

Zac si irrigidì a quella domanda e per un breve attimo si guardò rapidamente attorno, voltandosi verso la cucina.

"Avril... Lei... È morta due anni fa" disse il ragazzino e Nika sentì un peso sul cuore.

"Cazzo. Io... Perdonami, non immaginavo"

Zac scrollò le spalle.

"Non te l'ho voluto dire perché... È stato un fottuto casino e... Mio padre non si è ancora ripreso..."

Nika stava guardando sgomento Zac che parlava come se non fosse realmente li.

"Perdonami, non avrei dovuto..." Disse in un sussurro per poi stringere in un abbraccio Zac che gli graffiò la schiena con le unghie.

"Non lo sapevi. Non ci ho pensato a parlartene... Io... Ecco io cerco di non pensarci... Anche se la notte è difficile. Ogni volta che chiudo gli occhi ho sempre il terrore di sentire il telefono squillare nel pieno della notte. Sento sempre la voce di mia madre... Lei... Non l'ho mai vista piangere. Sarà che odia la gente che lo fa in pubblico... Ma... Al funerale non è voluta venire. L'abbiamo lasciata sul divano e quando siamo rientrati dalla cerimonia l'abbiamo trovata nella stessa posizione, gli occhi vuoti che fissavano il vuoto. È... È stato devastante..."

Nika strinse con forza le braccia attorno alla vita di Zac e gli baciò i capelli ricci.

"Non oso immaginare..." Commentò.

Nicole entrò in salotto, rompendo quel momento triste e i due si staccarono rapidamente per guardarla.

Nicole sorrise felice all'indirizzo di Nika.

"Cosa sono queste facce? Non sarai mica teso di incontrare mia moglie, no? Le ho già parlato io. È tutto ok..." Disse la bionda guardando il ballerino.

Nika sorrise.

"Zac mi ha raccontato che anche tu hai combattuto per sua madre..."

Nicole alzò gli occhi al cielo.

"Combattuto è riduttivo. Prima di riuscire a farle aprire gli occhi ci ho messo anni. Non mi degnava di uno sguardo. Lei diceva che era per via della mia età... Avevo solo sedici anni quando l'ho conosciuta... In realtà non riuscivo a staccarla da Jackson. Nonostante lui si fosse sposato con mio fratello...."

"Non ero attaccata a Jack, lo sai... E poi anche io ti ho notata subito. Solo... Non sapevo come dirti che mi interessavi..." Rispose all'improvviso Wally mentre portava il cibo a tavola.

Nika guardò estasiato il cibo italiano che aveva davanti.

"Ah, mia madre è italiana. Realmente italiana... Quindi... Ti avviso che è parecchio gelosa e possessiva..." Disse Zac sorridendo a Nika che deglutì.

"Possessiva verso di te? La capisco. Anche io sono geloso di te" disse Nika voltandosi verso di lui.

Zac avvampò.

"Beh, non è necessario. Ho occhi solo per te"

Nika deglutì il groppo emozionato che gli si era formato in gola.

"Aww, come siete carini... Te l'ho detto io che si amavano davvero. Io riconosco quando due persone innamorate lottano per ottenere ciò che vogliono" disse Nicole.

Nika sorrise al suo indirizzo.

"Bene Nika, parlami un po' di te..." Cominciò Wally abbozzando un sorriso.

Nika guardò Zac che gli toccò la gamba con una mano sotto il tavolo, sorridendogli incoraggiante.

Nicole prese a fare i piatti mentre Nika cominciava a raccontare cosa faceva nella sua vita. 

⁓Jeddy⁓ ParadiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora