NIKA
Nika controllò per l'ennesima volta l'orologio che teneva al polso. Mancava ancora un'ora alla fine di quella giornata. Il suo capo, Patrick, era dietro il bancone a servire i clienti e a farli pagare.
James era partito per Londra insieme a Teddy ma Patrick questo non lo sapeva. Nika sospirò mentre andava al bancone a ritirare i caffè o i cocktail da servire ai clienti presenti.
Per lui James stava giocando con il fuoco. Gli aveva più volte detto di smettere di giocare sia con Teddy che con Patrick, soprattutto con quell'ultimo dato che era il suo capo.
"Tavolo venti" disse l'uomo con tono monocorde mentre posava un cappuccino su di esso.
Nika sospirò e si recò al tavolo da servire.
Prese la tazza dal piattino e la posò sul tavolino. Solo a quel punto alzò la testa sul cliente e il suo respiro si mozzò in gola.
"Hey" disse Zac con un sorriso triste che non arrivò nemmeno agli occhi.
Nika avvampò, sentendo il cuore battere fusiosamente nel petto.
Purtroppo per lui non era finito proprio un bel niente. La notte quando chiudeva gli occhi vedeva sempre e solo le labbra e gli occhi dI Zac.
"C-ciao" disse balbettando il ballerino, per poi stringere il vassoio al petto come se quello potesse aiutarlo a non affogare. "C-come stai?"
"Sto di merda. Mi manchi" disse il ragazzo e Nika sentì il petto squarciarsi dal dolore.
Vedeva quanto quella situazione facesse soffrire l'altro e sapere di essere lui la causa di tutta quella sofferenza era terribile. Se solo fosse stato capace di tornare indietro nel tempo...
"Da quello che vedo anche tu stai di merda. Ti manco anche io, vero?" chiese in un sussurro il castano per poi portarsi la tazza alle labbra.
Nika non rispose, lo fissò imbambolato. Voleva fare tante cose a Zac, tipo prenderlo e baciarlo davanti a tutti, ma non lo fece.
Zac lo fissò.
"Perché non dimentichiamo tutto e cominciamo da capo? Ti prego" disse Zac e Nika sentì gli occhi pizzicare.
"Senti.. io sto per finire di lavorare tra poco. Riesci a resistere ancora un pò? Anche io ho delle cose da dirti" disse Nika.
"Ti ho chiamato e scritto per settimane e non mi hai mai risposto... Non mi merito tutto questo" disse il giovane e Nika annuì.
"Lo so.Me ne pento di questo in un modo che nemmeno immagini" disse. "Ti porto io a casa, va bene? Resisti, ti prego" disse Nika, osservando dei clienti entrare.
Zac annui, pensieroso.
Nika distolse lo sguardo dalla sua dannata ossessione e cercò di concentrarsi con i clienti appena arrivati. Li fece sedere ad un tavolino vicino la vetrata del locale e poi prese le loro ordinazioni.
Quando fece dietrofront il suo sguardo cadde nuovamente su Zac che stava giocherellando con il cucchiaino.
Il suo sguardo così perso e triste lo annientava.
Cosa ci faceva Zac li?
Cosa voleva dirgli?
Cazzo. Nika stava pensando seriamente di mandare a fanculo la ragione e chiedergli di mettersi con lui, anche in segreto, non gliene sarebbe fregato nulla, voleva Zac e quella distanza forzata che aveva obbligato ad entrambi lo stava facendo morire.
Ma come avrebbe fatto a convincere Zac? Soprattutto dopo quello che gli aveva detto l'ultima volta?
Pensava che Zac sarebbe riuscito ad andare avanti, che potesse rifarsi una vita con un suo coetaneo, ma gli era bastato guardarlo in faccia per capire che stava di merda tanto quanto lui.
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⁓Jeddy⁓ Paradise
Fanfiction⭐ COMPLETA⭐ TRAMA: che cosa vuol dire che vuoi perdere la verginità con una prostituta? CATEGORIA: Teddy/James PERSONAGGI: James Sirius Potter, Teddy Lupin, Harper Zabini, Alexander Queen, Thorfinn Wood, Hugo Wesley , Nika Anastas, Zac Andrews GENE...