18.

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JAMES

"Hanno arrestato Teddy ieri sera"

Il giovedì mattina a casa Potter era cominciata così, con quelle parole pronunciate da James che fissava in silenzio il tavolo della cucina attorno al quale era seduto con la sua famiglia.

"Come hanno arrestato Teddy? Che significa?"

James si morse il labbro. Era stata tutta colpa sua.

"Ieri sera è venuto al locale. Sì è ubriacato e... Il mio capo l'ha buttato fuori. Solo che Teddy ha reagito e gli ha tirato un pugno sul naso. Ed è stato denunciato..."

Harry era in silenzio.

"Perché non ne sapevo nulla? Chi lo ha arrestato?" Chiese Harry mentre afferrava il cellulare.

"Ah, non so... Erano due poliziotti... Con la R... Non ricordo molto altro" disse.

Harry annuì.

"Penso di aver capito chi sono" disse alzandosi poi dalla sedia. "Tanto devo andare stamattina. Parlerò con loro e poi andrò a vedere come se la passa Teddy. Vi farò sapere" disse per poi sporgersi verso la moglie per lasciarle un bacio sulle labbra.

James sospirò e sollevò gli occhi nocciola su sua madre che lo stava fissando pensierosa.

James si voltò verso il padre.

"Se posso fare qualcosa..." Disse James.

Sì sentiva tremendamente in colpa. Era stata colpa sua se era successo quel casino.

"È tutto sotto controllo, non preoccuparti..." Disse con un sorriso il padre. "Puoi prendere la moto? Accompagno Albus a scuola" disse.

James annuì.

Non amava le moto, ma quel giorno era bel tempo e poi avrebbe lavorato il pomeriggio.

Ginny si avvicinò al figlio e lo guardò in faccia.

"Che succede?" Chiese preoccupata, afferrandogli una mano.

James si voltò verso il padre e Albus che stavano uscendo e solo quando furono fuori guardò sua madre.

"Non lo so... Sono preoccupato per Teddy. Non l'ho mai visto così..." Disse.

Ginny sospirò e gli accarezzò una guancia.

"Mi dispiace che tu abbia dovuto vedere quelle scene. Sono certa che ti avranno sconvolto, povero tesoro..." Disse per poi abbracciarlo.

James non disse nulla. Sì. Lo aveva turbato molto vedere Teddy e Patrick litigare, ma non aveva mai visto Teddy perdere il controllo in quel modo. Mai. Perché? Cosa stava succedendo? Perché non gli parlava?

~*~

TEDDY

Teddy era seduto tra due detenuti nella cella nella stazione di polizia di Black Angel City.

Quando vide uno dei due poliziotti che lo avevano arrestato la sera prima si avventò sulle sbarre, stringendole tra le dita.

"Sì può sapere che succede?" Chiese guardando il poliziotto che nemmeno si degnò di rispondergli ma passo dritto.

Teddy lo guardò sconvolto.

"Hey! Non ho fatto nulla!" Disse e si voltò per cercare qualcuno finché non si accorse di Harry Potter avanzare verso di lui insieme ad un uomo biondo.

"Teddy. Puoi uscire" disse facendo cenno ad un poliziotto dietro il bancone di legno che fece il giro e aprì la cella con un grosso mazzo di chiavi. "Lui è il tuo avvocato Theo Zabini.."

⁓Jeddy⁓ ParadiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora