Capitolo 36

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Yumè era circondata dai ragazzi, chi era felice che si era ripresa e chi sotto sotto voleva di più e nel frattempo solo una persona non era entrata nello studio e con un lieve sospiro si avviò verso l'uscita

<Mio signore? Non volete stare con vostra sorella?>

Davanti a Marton apparve un ragazzo vestito in modo molto elegante, un abito blu scuro con merlettature di color argento, pelle pallida capelli anch'essi blu scuro e un occhi magenta, un neo posto sul lato destro delle sue sottile labbra pallide ma specialmente  sulla sua fronte il numero romano I.

<No, non è il caso. Se mi vedesse sono sicuro che proverebbe a combattere e si deve ancora riprende. Ci proverò un altro giorno ad avvicinarmi>

<Mio signore chiedo venia però state mentendo. Non è questo il vero motivo>

<Che cazzo Altitudo fatti gli affaracci tuoi! E poi guardala, in questo momento è felice ed è questo quello che importa>

<Mio signore....>

<Dai andiamo che di sicuro testa di latta sarà preoccupato>

Nonostante Marton dava le spalle a Altitudo, chi lo guardasse da davanti avrebbe di certo notato il sorriso malinconico che aveva. Però diceva la verità, vedere sua sorella felice era per lui il dono più prezioso e avrebbe protetto quel sorriso a ogni costo e così si avviò verso Forte Sagass senza guardarsi indietro anche se era tentato nel farlo.

Nel frattempo:

<Oi basta ad abbracciarmi! E levatevi di dosso!>

<Requieeeeeeeem!>

<O no, no, no, no, Lulù ti prego non piangere!>

<Non per fare il guastafeste ma ormai è abbastanza tardi, ci conviene ritornare a casa e sono sicuro che il Sig. Kazu sarà preoccupato per la nostra assenza>

Mi girai subito e se avessi il potere gli avrei ringhiato e sbranato, chi cazzo si crede il bastardo a metà?! 

<Che è tutta questa confidenza con il MIO Kazu?! Zitto un po' bastardo a metà!>

<Requiem! Per favore è chiedere tanto essere gentile o almeno decente con i nostri amici?>

<Amici un corno! Mi rifiuto a fare amicizia con sta feccia! Già mi tocca sopportare il riccio esplosivo qua e la dice lunga!>

<OI STRONZO COSA CAZZO DICI?!>

<SEI SORDO O CHE?!>

Ci siamo dati una capocciata mentre ci lanciavamo le occhiatacce mentre gli altri si misero a ridere, strano nonostante era palese che mi dava fastidio la loro presenza non poté non notare che l'atmosfera era calda, rilassante quasi e un tiepido e piacevole torpore man mano si faceva strada nel mio petto. Detestavo ammettere per via del mio ego però... Mi stavo affezionando a loro specie al riccio che con quei occhi rubini pieni di determinazione ma anche di sofferenza, stavano ... no mi correggo... erano già entrati nella mia vita e un pensiero doloroso arrivò. Non dovevo affezionarmi a loro poiché prima o poi le nostre strade si sarebbero comunque separate dopotutto lui viene dal Giappone... Al solo pensiero che dopo questo torneo non avrei più rivisto il suo sguardo o la sua irritante faccia tutti i giorni... Faceva male... Non sono fatta per gli adii e tanto meno per gli arrivederci.

<Oi... Piantala di piangere>

<Eh?>

Lo guardai e sentì la sua mano sulla mia guancia, con il pollice mi accarezzò intorno all'occhio e sentì il liquido che stava scendendo. Perché stavo piangendo? Mi morsi le labbra e distolsi lo sguardo dal suo, nella mia mente riaffioravano quella dolorosa separazione e dentro di me temevo che a breve se avrei continuato per questa strada si sarebbe ripetuto e non volevo diamine.

- L'apparenza inganna -  Bakugou Katsuki BNHA x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora