- L'apparenza inganna - Bakugou Katsuki BNHA x OC

Capitolo 17: Uno scontro del tutto "normale"

~Aehm! Capitolo leggermente lungo dato che ci sono vari punti di vista!~

Shoto (POV)

Eravamo entrati nella arena noi tre e già non appena abbiamo messo piede la tensione era alle stelle, presto detto tutti e tre volevamo scontrarci contro Requiem. Non abbiamo avuto tempo di formulare un piano ben preciso che subito venimmo attaccati, dall'alto piombò una ragazza corvina con una lunga coda di cavallo, per un pelo l'abbiamo schivata ma nel punto in cui ha dato il pugno, il terreno si era deformato. Senza ombra di dubbio, era forte.

<Tsk, almeno siete veloci ve lo concedo bimbi della Yuei, eh sarà un gioco da ragazzi farvi a pezzi>
La guardai meglio e la riconobbi come la ragazza che nella corsa si era piazzata seconda battuta per un pelo da Requiem, mi pareva che si chiamasse Ysgadril?
<HEY DIMMI DOVE SI TROVA LO STRONZO!>
Mi girai a guardare sconcertato Bakugou che come al suo fare la minacciava tutto arrabbiato... Tipico però come pensavo non vedeva l'ora di scontrarsi contro di lui... Però qualcosa non inquadrava, questa ragazza era fin troppo sicura senza contare che ne di lui e l'altra ragazza erano presenti. Dopo un po' dalla sua mano destra si creò un grande spadone azzurro e bianco... Perché a quella vista mi viene in mente quei occhi dolci? Shoto rimani concentrato!

Senza perdere tempo ci caricò e a fatica schivammo, era abile con la spada e i suoi affondi erano rapidi e fin troppo precisi per i miei gusti, prima che noi la contrastammo la sua espressione cambiò: da determinata di trasformò in un ghigno e in un attimo il suo spadone si trasformò in un enorme martello che aveva aria tutt'altro di essere leggero e con un movimento deciso lo scaraventò in terra creando un onda d'urto da farci perdere l'equilibrio e con la coda dell'occhio mi pareva che il cielo si oscurasse fino a che Midorya non gridò:
<Attenti!>

Guardai immediatamente in alto, tante, troppe anzi migliaia di frecce erano sopra di noi! Corremmo come fossenati per schivarli tutti!
<MA CHE CAZZO FANNO?!>
<ZITTO QUANDO CORRI!!>
<AH MORIREMO!!!!>
<E STAI ZITTO DEKU DI MERDA!!>
<KACCHAN SMETTILA DI GRIDARE!>
<STAI GRIDANDO TU SCEMO!>
<PERCHÉ DIAMINE STIAMO GRIDANDO TUTTI?!>
Se questa non era iella... Per peggiorare la situazione a dir poco comica quando stavamo prendendo fiato il terreno iniziò a tremare...
<E ora che cazzo succede?!>

Dai punti in cui erano piantate le frecce che per miracolo siamo riusciti a schivare, delle enorme barriere di ghiaccio troppo chiari per essere normali sbucarono, alla sprovvista siamo andati nel panico e quello fu il nostro errore, ci siamo divisi e capì... Era il loro stratagemma. Sarà stata lei a creare tutto ciò? Al solo pensiero per un attimo il mio cuore iniziò a battere forte facendomi sentire caldo, per un breve lasso di tempo nella mia testa intravidi quel sorriso sgargiante che diede e quella pura ma al contempo stessa dolce risata che mi aveva regalato... Mi sto ammalando? Sarà di sicuro lo sforzo per correre così... Sì deve essere così.

Furono le incessanti esplosioni sulla mia destra e le implicazioni di Bakugou a farmi tornare in me, giusto in tempo per vedere la scoccata che stava arrivando, per fortuna la schivai però riuscì a strappare un po' di tessuto sulla mia spalla.
<Che c'è? Ti vedo deconcentrato, paura?>
Avanza e ride prendendomi in giro, la guardai male e preparai ad attaccare ma prima che la congelai udì una musica e qualcosa la protesse, erano... Petali? Si riudì la melodia ed era più chiara, era in violino e vedendo la faccia rossa dalla rabbia Ysgadril si voltò di scatto indietro.
<Levati di mezzo Lancaster! Lui è mio!>
A passi lenti vidi Requiem che teneva la testa china e mi colpì quello che teneva stretto vicino al collo: un violino nero con sfumature violacee con delle decorazioni che sembravano un teschio e quando era a qualche metro di distanza da noi mi venne un brivido su tutta la mia schiena quando alzò lo sguardo su di noi.
<Scordatelo... Lui è mio>
Mi si gelò il sangue, il suo sguardo... Era il suo sguardo a darmi i brividi, predatori ma soprattutto assassini, qui si metteva male...