Capitolo 37

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L'alba stava sorgendo, la brina risplendeva poco a poco che i raggi caldi la toccavano e una brezza piacevole si alzava. Pian piano tutti coloro che abitavano negli alloggi dell'Accademia si stavano svegliano e ognuno con i propri pensieri: chi cercava di ricordarsi se aveva fatto i propri compiti, chi era indeciso cosa farsi per colazione, chi implicava per andare a lavorare ma tutti questi pensieri si dissolvere  quando in ognuno di loro vennero pervasi da una comune sensazione: l'eccitazione poiché oggi finalmente sarebbe iniziato il Torneo Europeo delle Unicità e ogni studente era pervaso da una frenesia di non solo vincere ma di farsi valere. 

Capitava una volta ogni cinque anni, dove studenti dal primo fino al quinto anno si sfidavano tra di loro per stabilire chi era il migliore e avere una grande possibilità di divenire ufficialmente sidekick e quindi immergersi completamente nel mondo degli Hero e dei Pro-Hero, il sogno di ogni aspirante Hero in poche parole. Senza contare che in questa occasione molti famosi e importanti Pro-Hero sarebbero venuti a vedere l'evento e la notizia che era sulla bocca di tutti, l'arrivo del Pro-Hero n°3 Mastro di Chiavi e tutti i membri di Forte Sagass. Ora soffermiamoci in questo punto che le spiegazioni sono leciti, perché sono così famosi? Insomma è vero che gestiscono con gran efficacia i peggiori dei Villians oltre che serial-killer, boss mafiosi e la peggior feccia però è il fatto che non tutti sono in grado di far parte di Forte Sagass infatti chi vi ci lavora sono conosciuti come il corpo dell'Élite e non è un caso che appena varchi le porte le parole incise "lasciate ogni speranza o voi che entrate" non sono per decorazione. Ciò che succede a Forte Sagass rimane a Forte Sagass e solo il Pro-Hero n°3 ha l'autorità e il pieno controllo della struttura, è forse anche per questo che un posto nella grande fortezza è molto ambito tra molti aspiranti oltre che divenire l'aiutante dell'ammiraglio è il sogno proibito di molti. Per ora basta così con le spiegazioni e torniamo alla nostra storia, concordate? Or dunque:

Nella piccola casa a due piani i nostri giovani ragazzi erano ancora nelle braccia di Morfeo, il primo a svegliarsi con un dolore sull'addome fu Kazu e d'stinto scalciò qualsiasi cosa bavosa dal suo petto, neanche il tonfo bello forte riuscì a svegliare Yazu che mettendo la sua lunga coda accanto non se l'abbracciò e mugolando cose senza senso e ovviamente la sua ossessione verso la sua padrona, già a quella scena Kazu aveva il voltastomaco quindi si alzò dal divano stiracchiandosi fino a sentire le ossa scrocchiare e quindi si preparò per la giornata.

<Sei proprio la disgrazia di ogni demone Yazu...>

Andò verso la cucina e mettendosi il grembiule iniziò a preparare la colazione per tutti oltre ovviamente il pasto "speciale" per la sua dolce protetta, mentre tagliava la carne finemente per evitare la immensa fame di Gaulenis, gli venne in mente così dal nulla il giorno in cui i due si incontrarono per la prima volta 6 anni fa... Un sorriso malinconico gli sfuggì, vero aveva stretto un patto con Yumè ma non per i motivi che ella credeva... Lui sapeva benissimo chi era e le sue intenzioni iniziali erano tutto purché amichevoli in fin dei conti è pur sempre un demone ed è proprio della loro natura fingere, mentire, manipolare pur di arrivare al loro scopo, cosa che pian piano svanì. Un tabù per i demoni è soprattutto provare sentimenti ai contraenti, cosa che fece Kazu senza batter ciglio. Per lui Yumè è sua figlia, i sentimenti che prova e che un tempo erano marciti del tutto si sono riaffiorati e si promise che l'avrebbe protetta a qualunque costo anche di sfidare il suo stesso RE  che aveva più volte sfidato la sua autorità specie quando si venne a sapere del patto.

-Flashback-

Nelle vie piovose di Londra un varco si stava aprendo, un giovane e ambizioso demone era arrivato nel mondo degli umani con un unico obbiettivo: divorare un'anima in particolare e ambire al trono. Dovette cambiare aspetto e le sue corna con le fiamme nere e blu si dissolsero, nonostante provò ad avere un abbigliamento decente la sua temperatura corporea essendo molto elevata non lo consentiva e quindi sbuffando proseguì la sua ricerca. Aveva sentito delle voci quando era nei meandri dei cerchi inferiori del Nifheain che l'attuale regnante aveva avuto una relazione con una umana e che questa molto probabilmente stesse aspettando la sua prole, uno dei più grandi tabù era appunto accoppiarsi con gli esseri umani ma negli ultimi secoli le femmine oltre a scarseggiare stavano divenendo infertili e quindi la procreazione stava prendendo una piega drastica. Pur di avere una prole molti demoni sia della cerchia superiore, sia della cerchia inferiore cercavano di accaparrarsi più femmine possibili anche se queste avessero un compagno, si era arrivati a tal punto di immischiare le specie e quindi anche di compromettere il lignaggio puro ma ad arrivare ad accoppiarsi con gli esseri che per loro erano più che altro visti come "pasto" era impensabile, d'altronde però Abbadon era stato cresciuto in segreto e allevato per parte della sua vita dagli umani quindi era comprensibile un tale gesto da parte sua. Scuotendo la testa Kazu prosegui la sua ricerca, non era certo su quel che avrebbe incontrato o se lo avesse trovato ma era ferreo a stipulare un patto con l'umana in questione per poi avere l'arma per rovesciare l'attuale Re, potere, rispetto, femmine, qualsiasi cosa pur di arrivare in cima Kazu era disposto a farlo ma non si sarebbe immaginato che il suo futuro sarebbe drasticamente cambiato. 

Continuava a piovere drasticamente e per il demone serpente non dava fastidio anzi, siccome negli inferi nel cerchio dove era nato la pioggia era praticamente inesistente la sensazione era piacevole, continuò la sua ricerca: umano dopo umano, femmine dopo femmine ma nessuno aveva lontanamente traccia dell'odore o che avesse avuto contatti con un suo "simile". Stava perdendo le speranze quando dalla via principale non si sentì urlare "AL LADRO!" neanche facendo in tempo di guardare la direzione che venne colpito al petto e un tonfo nel bagnato si sentì, guardò in basso e vide lei: una ragazza di poco più di 10 forse 11 anni tutta bagnata per via della pioggia, vestiti logori ed estremamente magra ma due erano gli elementi che lo colpirono i suoi occhi eterocromatici, l'occhio destro di un colore chiaramente non naturale tendente al dorato e il lieve odore di demone e anche di carne umana. Teneva stretta tra le sue esili braccia un tozzo di pane e un ghignò malefico si palesò nel volto di Kazu: l'aveva trovata e quindi senza perdere tempo prese il braccio della ragazzina e scappò dal loro inseguitore. Per tutto il tempo la ragazza era in silenzio e nella mente di Kazu stava pianeggiando come ingannarla e stipulare un patto per poi divorargli l'anima, quando si sentirono al sicuro lasciò la ragazza che tremava dal freddo e si inginocchiò mentre con la mano e un falso sorriso l'assicuravano.

<Beh è stata fortuna averti trovata no? Ma guardati, tutta bagnata, dimmi piccola dove abiti?>

La ragazza non disse nulla, si limitò invece a fare un lieve inchino e si prestò ad andarsene, di certo Kazu non poteva farla sfuggire quindi per non inimicarsela la seguì, camminarono per quasi 30 minuti e ogni tanto la ragazza si girava infastidita dato che non si fidava minimamente e perché lei aveva già capito a insaputa di Kazu che cosa egli realmente fosse. Dopo tanti cuniculi e zone malfamate della bassa Londra la ragazza alla fine si fermò davanti a una baracca, Kazu rimase sorpreso di quel che aveva davanti a se, in quella lurida e fatiscente baracca c'era un'altra umana che si vedeva da lontano che era in uno stato grave di salute, mal nutrita e tossiva ma nonostante tutto aveva il sorriso sul suo tenero e piccolo volto.

<Buongiorno signore! Ah non mi dire Yumè, quante volte ti ho detto di non rubare?>

<E tu vedi di mangiare che la tua saluta sta peggiorando Lulù...Oi serpente che intenzioni hai? Sei venuto qua per mangiarci le nostre anime? Allora fallo in fretta ma solo me e risparmia lei>

Kazu rimase sorpreso, lei sapeva che cos'era e non solo gli stava chiaramente regalando la sua anima a patto che salvasse l'altra ragazza? Di certo gli era suscitato interesse vedendo quello sguardo così spento e privo di vita ma allo stesso tempo fiero e forte. Quel giorno qualcosa cambiò dentro Kazu inconsapevolmente e di certo non avrebbe avuto rimpianti.



<Oi viscido di un serpente che ti fissi così il muro come un ebete?>

<Eh? Oh nulla soltanto un vecchio e caro ricordo, a differenza tua cagnaccio da quattro soldi>

Rispose Kazu con un innocente sorriso verso Yazu che si era appena alzato e di certo aveva colpito il nervosismo di quest'ultimo, prima però che controbattesse Kazu si tolse il grembiule e uscì dalla cucina:

<Ora se non ti dispiace vado a svegliare gli altri dopotutto oggi è il grande giorno per la nostra padrona non trovi? Con permesso>

Nonostante i vecchi ricordi Kazu era felice quella mattina, sapeva che aveva tradito la sua specie per seguire i sogni di una umana che a detto fatto aveva sofferto più di chiunque altro e che per giunta la considerava come la sua stessa prole, per questo è sempre stato protettivo e aveva assunto un ruolo paterno, la stimava, la amava, gli avrebbe anche regalato il mondo se lo volesse. Bussò piano alla sua porta aspettando di rivedere quel viso così angelico che tanto amava e quando aprì...

<COSA CAZZO STA SUCCEDENDO?!>



-Angolo me!-

Eh lo so carissimi lettori e lettrici, cliffanger o come se scrive... Sono un po' bastardella lo ammetto ma ho notato che il capitolo stava divenendo fin troppo lungo quindi per la scena eh dovete aspettare il prossimo capitolo che si spera entro la settimana esca.

Comunque come sempre lasciate un commento, una stella e se non lo avete fatto aggiungete nella vostra biblioteca di fiducia! Ao e fatemelo sto piacere su su! 

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Un abbraccio

Himpera

- L'apparenza inganna -  Bakugou Katsuki BNHA x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora