Capitolo 19: Fili

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Angolo autore realmente importante!

Patafrolli miei sono addolorate nel dirvi che ho perso tutto sul PC, quindi per non darla vinta ho deciso di riscrivere la storia in questione che ovviamente sarà diversa da quella originale e qui vi voglio! Mi son detta, va beh Marta capita ma perché non facciamo un pizzico di follia in più? Ordunque in alcuni capitoli che poi specificherò nell'angolo autore, voglio la vostra partecipazione di idee, ambientazioni per Yumè e combriccola bella però dando un senso tra il capitolo precedente, che ve ne pare? Così voi vi divertite e io sclero nello scrivere! Almeno passiamo questo periodo insieme no? Ditemi la vostra sotto i commenti! Detto ciò via alla storia!


A.M (Pov):

Ancora mi sorprendo nel vedere come ella si evolve, riesce sempre a stupirmi non c'è che dire. Erano passate tre ore dall'incidente in questa Accademia e ripensandoci era prevedibile, il suo stato psichico muta ed è instabile certo molto di meno quando era ancora una bambina e il fatto che in lei il virus sia mutato adattandosi al suo corpo la rende un soggetto ancora più prezioso. Mentre mi avvio verso il mio ufficio per fare rapporto alla mia superiore, si riaffiorano i giorni in cui trascorsi dieci anni in quella struttura e al mio primo incontro con Leon e le sue idee folli ma comprensibili. A volte mi chiedo cosa spinge un umano a fare tali atti solo per lo scopo di superiorità, o beh non mi devo stupire dato che nella mia lunga vita ho visto di peggio ed ancora riescono in qualche modo ad affascinarmi. Tradimenti, stupri, omicidi, suicidi e altri lati oscuri degli umani mi lasciano quel piacevole brivido nella schiena di cui anche se volendo, non posso farne a meno e il desiderio di vedere di più fa lievemente ricordare a una sorta... Di droga se vogliamo dire. La corruzione umana è qualcosa di stupendo, basta solo poche parole o pochi eventi ed essi mostrano il loro lato migliore a mio modesto parere, le loro grida di disperazione sono orchestre per il mio udito, le scene più atroci di sofferenza e morte ai miei occhi sono come il più bello dei dipinti.
A meno di un metro dal mio ufficio, sulla parete noto una figura maschile che aspetta, mi avvicino e riconosco il maschio in questione, l'Hero Eraiserhead non ché l'amico del mio capo, mi sorge il dubbio che egli voglia qualcosa da me notando la leggera tensione dei suoi muscoli che cerca in qualche modo di nascondere oltre ovviamente una enorme carenza di sonno visto le percettibili occhiaie che ha sotto gli occhi, quando gli sto accanto egli apre gli occhi e sobbalza vedendomi così vicino a lui.
<Serve qualcosa mio buon signore? Deduco che non è qui per puro caso e so per certo che non vuole una visita medica>
<Esatto, volevo solo farle alcune domande se è possibile>
<Prego accomodatevi nel mio ufficio così ché possiamo conversare senza essere disturbati>
Apro la porta e lo faccio accomodare per poi entrare, mi dirigo verso la mia scrivania e gli faccio cenno di sedersi sulla sedia difronte a me. Mentre cammina lo osservo, passo deciso, postura eretta, sguardo incerto e teso.
Vedo che i suoi occhi guardano con curiosità il mio ufficio e noto le sue pupille stringersi quando i suoi occhi cadono sulla parete dietro di me dove i miei numerosi attestati, meriti e lauree sono appesi.
<Allora sir. Eraiserhead in che posso aiutarla?>
<Aizawa>
<Pardon?>
<Chiamami Aizawa, non c'è bisogno che venga chiamato con il mio nome da Hero>
Faccio un cenno co la testa per invogliarlo a continuare il che non ci pensa due volte ad andare al sodo.
<Ho visto come ha curato uno dei miei studenti e la sua Unicità è molto diversa da quella che io ho mai visto, per farla breve è la prima volta che vedo una Unicità così forte da poter guarire le ossa rotte e rigenerare la pelle senza lasciare alcuna traccia>
<Capisco e immagino che voi volete sapere che tipo di Unicità possiedo immagino>
<Sì e no>
<Ah, allora le dico subito, non ho usato nessuna Unicità solo magia>
<Magia?>
<Esatto, può sembrare alquanto inusuale se non ché impossibile ma fidatevi, ho avuto il privilegio di studiare e padroneggiare la magia nella mia gioventù signor Aizawa>
I muscoli del suo viso si contraggono, è sorpreso e percepisco un lieve acceleramento del suo battito cardiaco, nasconde altro.
<Non credo che voi siete venuto qua solo per chiedermi questo dato che di sicuro il mio capo ne avrà già parlato>
<Capo?>
<Esatto, il mio superiore e colei che voi chiamate Mother e nei suoi relatori avrà di sicuro messo delle annotazioni su di me>
<Più o meno, ero al corrente che i questa Accademia eccelle un ottimo medico però non pensavo che foste voi>
Mente...
Stiamo al gioco
<Mi lusingate signor Aizawa, però la devo smentirvi, le mie doti non sono pressoché paragonabili a quelli che possiede il mio superiore>
<Comunque, se quella è magia voi possedete una Unicità?>
<Curioso vedo, oh sì! La posseggo anche se non l'addopero mai, essendo inutile per la carriera che ho intrapreso, certo sotto alcuni aspetto però in estrema necessità si rivela... Utile, per così dire>
Sento che tra noi la tensione aumenta, per meglio dire sento lui in tensione, avanti so che sei curioso di chiedermelo non mordo, almeno non ora.
<... ... Sarebbe?>
Mi scappa un lieve ghigno da sotto la maschera.
<Vedete, la mia Unicità si manifesta attraverso le mie mani per questo uso i guanti appositamente create dal mio superiore. La mia Unicità si chiama Tocco della morte e mi auguro che voi sappiate cosa sia no?>
Deglutisce, le sue pupille sono ancora più ristrette, il suo respiro è irregolare ma allo stesso tempo calmo, i muscoli delle sue braccia si contorgono segno evidente che sta avendo i brividi e sul collo, piccole gocce di sudore iniziano a farsi strada e un odore a me famigliare si dilaga per tutta la stanza.
L'odore della paura.
<Come... Come fate avere questa Unicità? Se ricordo male è ereditaria e il suo ultimo possessore non aveva figli.>
<Oh signor Aizawa, semplice come il giorno: l'ho rubata>
Sussulta da tale mie parole e il suo nervosismo si nota sempre di più, non nego che questa situazione sta iniziando a deliziarmi. Le paure degli esseri umani sono estremamente squisite.
<Ru...rubato?! Come è possibile! Che io sappia quella persona è morta da oltre settant'anni!>
<Temo che questa informazione è riservata signor Aizawa. Se non ha altro da chiedermi io tornerei al mio lavoro se permette>
<Sì, ci sarebbe un'ultima cosa>
<Avanti dica>
<Quanto conoscete Yumè Lancaster?>
Oh, questa non me l'aspettavo! Dove volete arrivare signor Aizawa?
<Del tutto sincero?>
Accenna con la testa.
<Da quando ella era una bambina>
<Quindi conoscete la sua...
<Unicità? Ovvio che sì, anche se devo correggerla, l'incidente di poco fa non era causato dall'Unicità della signorina Lancaster ma di qualcosa ancora più profondo e pericoloso e prima che voi lo chiediate la risposta è no, non sono autorizzato a rivelate informazioni estremamente riservate e con questo signor Aizawa la pregherei di uscire, purtroppo ho molto lavoro da svolgere e visitare i miei pazienti, arrivederci>
Rimane a bocca asciutta per così dire, so e lo percepisco che vuole di più da me e di certo non gli concedo questo privilegio anche se è un Hero. Dopo che si è dileguato chiudo a chiave il mio ufficio e mi tolgo la maschera, porto la mia mano sui miei capelli e mi abbandono sulla mia sedia, tutto tranquillo fino a che...
<Cosa hai in mente Aramanthis?>
<Oh? Non dovevi essere dormiente mio caro amico?>
<Non prendermi in giro, prima o poi uscirò dal tuo maledetto incantesimo e subirai la mia funesta ira!>
<Che paura... Sto tremando tutto>
<Insolente, vedi di rispondere più tosto>
<Vedi mio caro vecchio amico, attualmente non ho in mente nulla anche se forse... Uhmm.. credo che farò una visita a un certo scienziato di mia conoscenza, morirà dalla voglia di rivedermi ~!>
<Un altro viaggio temporale... Non ti smentisci mai vero?>
<Che dire, detesto stare in prima linea e all'idea che gli eventi futuri verrano modificati, mi mettono in allegria>
Rimetto la maschera sul mio volto e con uno schiocco delle dita apro un portale, però prima di entrarci il mio sguardo si posa sulla grande finestra. Lo percepisco, la grande prigione sta arrivando. Detective Lancaster, mi domando se si ricorderà di me? Dopotutto sono stato io a togliergli il polmone. Entro nel portale e arrivato dall'altra parte, vedo un uomo di circa sessant'anni seduto a guardare un monitor mi avvicino a lui che non si è accorto della mia presenza, è tempo di giocare un po'.
<Ciao Leon>

Angolo me~

Carissimi lettori e lettrici
A voi le ipotesi!
Sorprendetemi!
Detto questo, vi saluto e vi mando un caloroso abbraccio per il brutto periodo che stiamo passando! Tenete duro mi raccomando!
Un abbraccio
~Himpera.

- L'apparenza inganna -  Bakugou Katsuki BNHA x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora